Lo aveva promesso tempo addietro e adesso pare stia muovendo i verso una direzione ben precisa: Atari ha costituito una partnership con LGBT Media, società proprietaria della social app LGBTQutie, per produrre applicazioni indirizzate: l’accordo prevede che LGBT Media acquisisca e “rilanci” il city-building game, sviluppato da Atari, Pridefest, avvantaggiandosi dei suoi collegamenti con la comunità LGBTQ e del suo potere sul piano social. Entrambe le società sperano di creare un “nuovo standard” di gioco per una fetta di utenti ancora insoddisfatti da questo punto di vista.
Entrambe le società mirano a due obiettivi: Atari vuole accaparrarsi un mercato in qualche modo sottovalutato. Witeck Communications ha stimato nel 2013 che la comunità LGBTQ abbia un potere d’acquisto globale di circa 830 miliardi di dollari e Atari spera dunque di arrivare per prima. Per LGBT Media, d’altro canto, è una possibilità di aumentare la propria portata associando al proprio un marchio “iconico”. del gaming e della cultura pop mondiale.
Siamo ancora agli inizi, ma questa joint venture è certamente da seguire attentamente per i risvolti che potrà avere il frutto della collaborazione su un mercato al quale ancora in pochi si sono rivolti.
Atari punta al mercato LGBT
Gero Micciché
Legge all'età di 3 anni e mezzo su un Commodore 64 la sua prima parola: LOAD. Da allora fino alla generazione 64 bit colleziona compulsivamente tutte le principali console sul mercato. Amante delle grandi storie, scrive di videogame come forma d'arte, e per questo decide di fondare GameCompass. Ha affidato a Pac Man la raccolta fondi per l'acquisto di un PC gaming.