La storia di Championship e Football Manager

1° settembre 1992: data di uscita del primo Championship Manager, sviluppato interamente in casa dai fratelli Paul e Oliver “Ov” Collyer. Ma la storia, in realtà comincia nel 1985, come narrato da loro stessi:

“Eravamo appassionati di titoli calcistici come Mexico ‘86 e l’originale Football Manager sviluppato da Kevin Toms per ZX Spectrum. Giocavamo davvero qualsiasi gioco di calcio che ci capitasse in mano e, nell’arroganza tipica della gioventù, pensammo di poter fare meglio di tutti gli altri.”

Ci vollero tanti anni per trasformare l’ambizione in realtà, visto che Paul e Ov all’epoca erano studenti universitari: il titolo prese vita nel 1991 e l’anno successivo venne pubblicato dalla Domark, publisher poi passato a Eidos,  e ora facente parte di Square-Enix.
Il primo Championship Manager, uscito per Atari ST, Amiga e successivamente MS-DOS, era un titolo rozzo, programmato in BASIC, senza licenza e munito solamente di schermate testuali al contrario di giochi dell’epoca, come The Manager o il già citato Football Manager di Toms: il gioco ricevette pure alcuni rifiuti da publisher come Electronic Arts proprio per le tante mancanze e un gameplay lento e poco vicino all’azione. Ma tutto ciò non fece demordere i Collyer, e CM divenne un piccolo fenomeno di culto in Inghilterra, oltre a essere pubblicato anche in paesi come Francia (sotto il nome di Guy Roux Manager, derivato dal leggendario allenatore dell’Auxerre), Norvegia e Italia, anche se queste ultime due versioni differivano dal gioco principale per la presenza dei giocatori reali.

Proprio il nostro paese gioca un ruolo fondamentale per la crescita del fenomeno Championship Manager, o Scudetto, come è noto ai più da noi: ai tempi la Serie A era il campionato calcistico più famoso al mondo, e nel 1993, arrivò la volta di Championship Manager ‘93 e di Championship Manager Italia, i primi sotto l’effige Sports Interactive, co-fondata proprio dai fratelli Collyer: abbandonato il BASIC, si passò al linguaggio C, e il titolo ottenne un grande successo, grazie all’arrivo dei giocatori reali e, nel caso di CM Italia, la possibilità di giocare i campionati di Serie A e B.
CM ‘93 era solo la prima pietra per il successo della serie, che arrivò nel 1995, con Championship Manager 2 e le seguenti espansioni per le stagioni ‘96/’97 e ‘97/98. Oltre a varie migliorie tecniche, venne aggiunto anche il campionato scozzese, oltre alla telecronaca a cura di Clyde Tyldesley, all’epoca cronista della BBC, che risultò essere uno dei motivi particolari per il quale viene ricordato il titolo. Ma CM 2, principalmente la versione ‘96/’97, viene ricordata per l’introduzione della Sentenza Bosman, che permette il trasferimento a costo zero di un giocatore con il contratto scaduto, o di un pre-contratto gratuito, nel caso non restino più di sei mesi di contratto con la precedente squadra, com’è successo nel recente caso di De Vrij, passato dalla Lazio all’Inter.

Tra i punti fondamentali del successo di CM, secondo i Collyer, vi è la possibilità di creare un intero universo calcistico con ogni salvataggio, pur basandosi sulla realtà, e l’incredibile lavoro di scouting interno a cura di Sports Interactive. Quest’ultima detiene possibilmente la rete più numerosa al mondo, con centinaia di ragazzi facenti parte dei gruppi di ricerca che monitorano i giocatori di circa 4.000 squadre sparse in 51 nazioni, come accade nella nostrana RIO (Ricerca Italiana Official).
A tal proposito non sorprende sapere di apprezzamenti verso il lavoro di SI da parte di allenatori come Andre Villas-Boas od Ole Gunnar Solskjaer, oltre a racconti che creano del vero proprio folklore interno, come la storia del figlio di Alex McLeish che consiglia al padre un giovane Leo Messi o dell’Hoffenheim che acquista Firmino proprio grazie alle statistiche registrate dalla rete di scouting del gioco.

Dopo il successo di CM 2, arrivò il turno di uno dei titoli più amati dai fan, ovvero Championship Manager 3, in particolare la versione 01/02 che viene tutt’ora giocata e supportata da una community attivissima che non smette di aggiornare le rose di tutto il mondo: tutto questo grazie anche al fatto che Championship Manager 01/02 sia stato reso disponibile gratuitamente dal 2009 .
Ma i problemi arrivarono nel 2003, con il rilascio di Championship Manager 4: nonostante sia stato il titolo più venduto al lancio su PC, CM 4 era afflitto da bug e mal programmato a causa delle continue pressioni da parte di Eidos. Gli utenti si lamentarono dell’engine 2D, che sembrava programmato di fretta, oltre che della pesantezza delle richieste hardware rispetto ai titoli precedenti. Per non parlare del mercato irrealistico e di squadre dilettantistiche che costruivano stadi da 850.000 posti. Non bastò CM 03/04 ad aggiustare i numerosi problemi del titolo precedente e la fine del rapporto tra Sports Interactive e Eidos divenne inevitabile, con Jacobson e i Collyer che tenettero gli asset del gioco, e il publisher che tenne i diritti del nome Championship Manager.

La storia ci insegna che Sports Interactive ha avuto ragione: la serie di Championship Manager è di fatto morta nel 2011 dopo una serie di titoli inadeguati a cura di Beautiful Game Studios, mentre Football Manager vende milioni di copie anno dopo anno, e ha ormai scolpito il suo nome nell’immaginario dei giocatori amanti del genere manageriale, oltre che dei fan del calcio, e degli adetti ai lavori: libri, spettacoli di stand up comedy e addirittura un documentario uscito nel 2014 con persone che narrano del loro amore verso il titolo SI, come ex calciatori e star dello spettacolo. Alla fine è proprio come ha detto l’ex Take That Robbie Williams, recente protagonista della cerimonia d’apertura dei mondiali di Russia 2018: «è il miglior gioco che sia stato mai creato… è un gioco, vero?»




Double Kick Heroes

Come dice un blog che seguo appassionatamente da anni, «la gente non sa cosa si perde a non essere metallari»: devono essere dello stesso avviso anche gli sviluppatori francesi di Headbang Club, autori di questo Double Kick Heroes, inizialmente creato per la Ludum Dare 34 a fine 2015, e poi arrivato in early access su Steam da circa un mese.

Il titolo si presenta come un rhythm game misto a shoot ‘em up, un particolare ibrido che ben si sposa con l’atmosfera apocalittica e decadente, ispirata dai lavori cinematografici del regista americano Robert Rodriguez: infatti qui l’ispirazione viene principalmente dal seminale Dal Tramonto all’Alba. Quindi aspettatevi tonnellate di zombie e soprattutto una colonna sonora trascinante e potente: ma andiamo per gradi.

All’avvio di Double Kick Heroes, oltre alle opzioni, vedremo le tre modalità del gioco: arcade, storia e editor, e la modalità inferno da sbloccare una volta completata la modalità storia.
La modalità arcade ci presenta i vari livelli del gioco in modo separato, affrontabili in quattro difficoltà di grado ascendente: si va dal rock, più facile e con un solo strumento da gestire, a estremo, più complicato avendo tre tracce e tutti gli strumenti della band da suonare. La modalità arcade è formata da 18 livelli, più uno in arrivo nel prossimo futuro; gli stessi presenti nella modalità storia, che riprende i livelli della modalità arcade, ma ci aggiunge delle cutscene disegnate in una pixel art di buona fattura. La storia è quanto di più semplice si possa pensare: è scoppiata un’apocalisse zombie e bisogna salvare la pellaccia. Cosa che ricorda, fra l’altro, il recente video di Ten Thousand Ways to Die degli Obituary, leggendario gruppo death metal statunitense.
Durante il nostro viaggio, faremo conoscenza dei personaggi che fanno parte del gruppo dei Double Kick Heroes e, andando avanti nei livelli, affronteremo boss che sembrano usciti proprio da alcuni b-movies della Troma, e incontreremo alleati che prendono spunto da musicisti o attori: è il caso di Marlene Branson, citazione del celebre anticristo del rock americano, Marilyn Manson, oppure troveremo anche James Hetfield dei Metallica, nel ruolo di co-capo di una prigione insieme al celebre attore di film d’azione Danny Trejo.

Il gameplay è quanto di più intuitivo ci possa essere: basta seguire le note che si trovano in basso sullo schermo e andare più a tempo possibile. Più si azzecca il timing delle note, e più aumenteremo il nostro punteggio e la possibilità di ottenere armi più potenti come il fucile, che ha uno sparo più ampio, come nelle più classiche delle spread gun, o un potente cannone.
I livelli tradizionali sono ben strutturati e offrono delle buone sfide, soprattutto alle difficoltà più elevate. Rivedibile, a mio avviso, la meccanica dei boss: ho trovato abbastanza confusionario il fatto di poter spostare la direzione della Gundillac, ovvero la nostra Cadillac armata di tutto punto, mentre dovevo fare attenzione alle note da azzeccare e al raggio d’azione degli attacchi nemici. È un’idea che magari offre più profondità al titolo, ma rende il tutto più complicato da giocare, visto che bisogna tenere d’occhio non solo la parte bassa dello schermo, dove troviamo le note, ma anche la parte superiore dove troviamo i nostri eroi e l’armata di zombie e mob.
Menzione d’onore per la colonna sonora, come ogni buon rhythm game che si rispetti: tutto a cura del compositore francese Fredric Elmobo Botte, già autore delle musiche di titoli come i due Nightmare Creatures o Pac in Time, che qui ritroviamo a spaziare dal rock da classifica fino a generi più pesanti come death e black metal, il tutto coadiuvato da alcuni musicisti della scena francese.

Ci manca da analizzare solamente la modalità editor: quella che, poteva essere un grandissimo punto a favore del titolo, si ritrova, alla fine, a essere un’opera incompiuta. Il tutto funziona importando il nostro file mp3 preferito, da unire al livello e i nemici scelti sempre da noi: peccato che il gioco non offra un’analisi automatica del file, come viene fatto da titoli procedurali come Beat Hazard Ultra o Audiosurf. Invece, Double Kick Heroes ci propone tre alternative: creare le note da zero, seguendo il brano di nostra scelta (ipotesi che, francamente, trovo folle sotto ogni punto di vista), importare un file MIDI (cosa che, sì, funziona, ma non benissimo come dovrebbe), oppure controllare se si trova qualcosa di già pronto sul workshop di Steam. Peccato che quest’ultimo sia letteralmente deserto, ma voglio pensare che sia dovuto allo status early access del titolo che altro.

In conclusione, l’opera prima di Headbang Club presenta degli alti ma anche dei bassi: l’atmosfera del gioco è ben congegnata e si sposa perfettamente con le musiche di Elmobo. Il gameplay, per quanto buono nella sua base, avrebbe bisogno di una leggera sistemata, così come l’editor dei livelli, davvero scomodo e poco user friendly. Diciamo che Double Kick Heroes è come la prima demo di un gruppo formato da pochi mesi: acerbo, ma con del potenziale che può uscire fuori magari in un prossimo lavoro. E in tal caso, li aspetteremo con impazienza!




Euro Truck Simulator 2

Ognuno di noi ha dei sogni nel cassetto, strani o meno che siano: il mio è quello di battere un camionista in una mangiata di carne, per poi prendere la sua consegna e onorarne la sua morte dopo la sconfitta. Ah no, quella è una puntata dei Simpson.
In ogni caso, la ceca (nel senso di “Repubblica”, sono di Praga, come Tomáš Rosický) SCS Software, ormai sei anni fa, venne alla ribalta con Euro Truck Simulator 2, uno dei tanti sim-game che vanno forte in nazioni come la Germania e che non fanno della qualità il loro punto d’eccellenza, come per esempio, il primo Euro Truck Simulator, un titolo che, nel migliore dei casi, potevate trovare nei cestoni “tutto a cinque euro”. Allora com’è possibile che questo seguito sia diventato un titolo di culto, giocato e apprezzato in tutto il mondo? Andiamo a vedere!

Truck Drivin’ Song

Lo scopo del titolo è incredibilmente semplice: da umili novizi del settore dovremo compiere varie consegne in giro per l’Europa, così da utilizzare i soldi guadagnati per creare la nostra ditta con tanto di sedi e dipendenti assunti. Praticamente il sogno di ogni piccolo capitalista delle quattro ruote.
Ma Euro Truck Simulator 2 è molto più di un semplice gioco dove dovremo consegnare un trattore dal punto A al punto B. È un simulatore sotto ogni punto di vista.
Bisognerà stare attenti alla strada e ai suoi abitanti, come se guidassimo un vero camion: fare attenzione ai segnali stradali, ai limiti della velocità e soprattutto agli altri camion e macchine. Anche perché l’IA di queste ultime diciamo che non è proprio eccellente, avendo la tendenza a interpretare il codice della strada a modo suo.

Graficamente, ETS 2 offre ancora un buon colpo d’occhio, nonostante l’uscita ormai datata: usando settaggi alti è possibile vedere gli scorci delle autostrade europee e dei monumenti più importanti delle rispettive città, come il Colosseo di Roma, con dettagli che fanno ancora la loro figura dopo sei anni. Soprattutto se si sfrutta il photo mode incluso nel gioco, capace di offrire fotografie di ottima caratura.

Il sonoro è forse la vera pecca del gioco: il motore del proprio autotreno non romba del tutto, e risulta parecchio artificioso. Niente che non possa essere sistemato da qualche mod disponibile online o sul workshop di Steam, anche se sarebbe preferibile un miglioramento sotto questo punto di vista. L’unica traccia musicale originale è quella del menù, un pezzo simil-lounge che introduce bene all’atmosfera rilassata del titolo. Per il resto è possibile importare i propri mp3 preferiti o, addirittura, sfruttare gli indirizzi RMTP delle radio online in diretta!

Riguardo al gameplay, i sistemi di controllo sono molteplici: si può scegliere di circolare sulle strade europee con l’accoppiata tastiera e mouse, oppure usando un joypad o, se si coltiva davvero il sogno di fare l’autotrasportatore, adoperando volante e pedaliera, per un’esperienza di guida il più possibile vicino alla realtà.

Il punto forte del gioco di SCS Software è indubbiamente la longevità: ETS 2 è un titolo letteralmente infinito, oltre a essere perfetto per staccare la spina con un rilassante viaggio tra le nazioni europee. E al carico si aggiungono anche le centinaia di mod disponibili online e i tanti DLC usciti in questi anni, tra semplici pack estetici ed espansioni che aggiungono paesi e città non presenti nel titolo base come Going East!, Scandinavia, Vive la France e il recentissimo Italia. Il tutto coadiuvato da un supporto costante da parte degli sviluppatori e alla frequentatissima community di World of Trucks, sito che riunisce tutti gli appassionati del gioco e che offre anche delle consegne esclusive sia per Euro Truck Simulator 2 che per il suo corrispettivo yankee, ovvero American Truck Simulator!

On the road again

Tirando le somme, giocando a Euro Truck Simulator 2 si capisce perché sia diventato un gioco di culto nella comunità PC, aprendo la strada ai simulatori di ogni tipo: i camion delle varie compagnie sono ricreati con una grande cura per i dettagli, così come le strade e le città. Non benissimo il lato sonoro e l’intelligenza artificiale degli altri veicoli, ma si può chiudere un occhio visto quanto il gioco sia supportato dallo sviluppatore e dalla community.
Quindi vi consiglio di armarvi di joypad o pedaliera e volante, mettere su un po’ di sano blues e lanciarvi alla volta delle autostrade europee, in uno dei titoli certamente più caratteristici del panorama videoludico moderno.




Speciale E3 2018: PC Gaming Show

A cavallo tra la conferenza Ubisoft e quella Sony, trova spazio il PC Gaming Show, giunto al suo terzo anno di vita. Quest’anno si è deciso di cambiare obiettivo, puntando più sui giochi e meno sull’hardware: andiamo a vedere quali titoli sono stati annunciati!

Lo show è stato inaugurato da Satisfactory, titolo di Coffee Stain Studios che ci vedrà alle prese con una gigantesca macchina da usare come una catena di montaggio.

Si passa, quindi, al trailer di un titolo indie quale Neo Cab, che ci metterà nei panni di un tassista alle prese con delle scelte importanti per il proseguo del gioco, e ambientato in un mondo a metà tra il futuristico e il noir.

Si cambia radicalmente genere con Maverick’s Proving Grounds, che, come si può intuire dal titolo, è un battle royale dalla smodata ambizione, visto che punta ad avere 1.000 giocatori in una singola mappa!

Dopodiché arriva il momento di The Forgotten City: popolare mod di The Elder Scrolls V: Skyrim, che adesso verrà “promosso” a titolo standalone. Il gioco avrà qualche miglioramento audiovisivo e uscirà per il 2019.

È il turno di Star Control: Origins, ambizioso strategico fantascientifico che offrirà un massiccio supporto alle mod. La beta è già disponibile su Steam al prezzo di 34,99€.

Si è visto anche Hunt: Showdown, FPS horror in prima persona di Crytek che presenta nuove armi, come un coltello da lancio e vari tipi di balestra. Il titolo è già disponibile su Steam al prezzo di 29,99€ e uscirà dallo stato di early access il 17 luglio.

Si è fatto rivedere anche il fu Call of Chtulhu, ora conosciuto come The Sinking City. Si è visto anche qualche spezzone del titolo di Frogware, ispirato all’omonima storia dello scrittore horror H.P. Lovecraft, oltre a qualche aggiornamento riguardo lo sviluppo del gioco.

Buona notizia per tutti gli appassionati di Warframe: il popolare free to play riceverà un’espansione chiamata The Sacrifice entro la fine di giugno 2018.

Viene successivamente mostrata una carrellata di giochi SEGA in arrivo su Steam: tra i titoli troviamo Shining Resonance: Refrain, le remaster dei due capitoli di Shenmue, e tre novità: Valkyria Chronicles 4, e, per la prima volta su PC, Yakuza Kiwami e Yakuza Zero!

Arriva un’espansione anche per l’apprezzato FPS Killing Floor 2: questa volta dovremo vedercela con un branco di clown assetati di sangue. L’espansione, chiamata The Summer Sideshow: Treacherous Skies è già disponibile gratuitamente.

Sempre a cura di Tripwire Interactive, arriva il particolare Maneater, un open world dove controlleremo uno squalo mangia uomini. Il titolo è attualmente in sviluppo e non ha una data d’uscita.

Si cambia genere con Bravery Network Online, particolare mix tra MMOstrategico a turni con una grafica cartoonesca e una colonna sonora composta dalla musicista jazz Mickie.

Overwhelm è un platform in stile retrò ambientato in un mondo horror. È già disponibile su Steam al prezzo scontato di 6,55€

Arriva quindi il momento del particolare Morning Star: simulatore di fattoria post-cyberpunk, sviluppato da Untitled Publisher, dove i computer e i dati informatici prendono il posto della terra e dei semi.

Secondo titolo ambientato in un taxi questo Night Call: le somiglianze con Neo Cab, presentato in precedenza, finiscono qui, visto che il gioco di Raw Fury, in uscita per il 2019, sembra più dark e con un taglio artistico molto più vicino ad una graphic novel.

Aggiornamento in arrivo per Star Citizen, immenso MMO fantascientifico di Cloud Imperium, che si prepara all’arrivo dell’alpha 3.2.

Viene presentato Sable, un’avventura coadiuvata da un art design che ricorda i lavori dello Studio Ghibli. Il titolo di Shedworks è in arrivo per PC e console per il 2019.

Nuova espansione anche per Don’t Starve, apprezzatissimo survival di Klei EntertainmentDon’t Starve: Hamlet uscirà per l’inverno del 2018 e aggiungerà una serie di nemici alla caccia del protagonista, lo scienziato Wilson.

Irrompe sulla scena Team 17: il popolare sviluppatore di titoli come Worms torna indietro nel tempo con un FPS fantascientifico, che ricorda un’altra hit degli sviluppatori britannici, come Alien Breed.
Questo Genesis Alpha One uscirà a settembre per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Buone notizie per gli amanti di The Walking Dead: infatti, è stato presentato l’attesissimo Overkill’s The Walking Dead, che, al contrario dell’avventura grafica di Telltale, è un FPS con alcuni elementi gestionali.
Il titolo uscirà in Nord America il 6 novembre 2018, e, due giorni più tardi, nel resto del mondo.

Ottime notizie per tutti i fan dei gestionali e di una gemma del genere come Theme Hospital: infatti è stato presentato il successore spirituale Two Point Hospital con dei divertenti spezzoni di gameplay che ricordano molto lo storico gioco di Bullfrog.
Il titolo è in uscita su Steam per l’autunno del 2018.

Torna, dallo scorso E3, Noita: platform bidimensionale che ricorda Terraria, e che ha la particolarità di applicare una fisica realistica per ogni pixel del gioco. Il titolo non ha ancora una data d’uscita, e sarà disponibile, a detta di Nolla Games, “quando sarà pronto”.

Ooblets, sviluppato da Double Fine, è un colorato e pacifico titolo che sicuramente farà la felicità degli amanti di titoli come Stardew ValleyPokémon.

Ennesimo battle royale in arrivo, questa volta con i personaggi delle popolari strisce fumettistiche di Cyanide and Happiness, catapultate in un universo 3D isometrico.
Rapture Rejects, questo il nome del titolo, è sviluppato da Galvanic Games ed è attualmente disponibile in alpha su RaptureRejects.com.

Lo show si conclude con l’annuncio di Hitman 2, popolare saga stealth pubblicata da Square Enix. È stato annunciato che il titolo non sarà più diviso in episodi, e che uscirà il 13 novembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.




Speciale E3 2018: la conferenza Devolver Digital

Dopo il successo dello scorso E3, torna quella banda di matti di Devolver Digital, con la promessa di fare una conferenza più esagerata e soprattutto più violenta dello scorso anno. Promessa mantenuta, ma andiamo con ordine.

La solita esageratissima e sboccatissima Nina Struthers, ci introduce al primo gioco, SCUM, un open world surival sviluppato da Gamepires in collaborazione con Croteam, che sarà disponibile in early access su Steam a partire da agosto 2018.

Il prossimo “titolo” annunciato è Lootboxcoin: le virgolette sono obbligatorie, visto che si parla di una moneta di plastica in vendita sul sito di Devolver Digital e che cambia di valore dopo ogni ora. Chiaro riferimento al mondo selvaggio delle criptovalute, oltre che alle amate/odiate lootbox, il tutto condito dalla solita ironia degli americani.

Ma torniamo subito in carreggiata con My Friend Pedro, un frenetico twin stick shooter in arrivo per Nintendo SwitchPC che ricorda molto le sparatorie viste nei film di John Woo.

Arriviamo quindi all’ultimo annuncio della conferenza, condita sempre dal solito piglio ironico dei texani, dove dal Devolver Digital Entertainment System Classic, la loro prima retroconsole (che in realtà è un Sega Dreamcast, ma non ditelo alla Struthers) esce fuori Metal Wolf Chaos XD, remaster del titolo cult a cura di From Software che arriverà entro la fine dell’anno su Xbox OnePlaystation 4PC, supportato dal geniale dominio internet mechamericagreatagain.com, chiaro riferimento allo slogan elettorale dell’attuale presidente americano Donald Trump.

Che dire di Devolver Digital, a parte che si conferma come l’editore più folle ma anche più attento alle novità del mondo indie, e non solo, in circolazione?
Abbiamo avuto due novità, nella forma di SCUMMy Friend Pedro, oltre all’atteso remake di Metal Wolf Chaos. Forse l’unica pecca della conferenza è stata l’assenza del titolo cardine della libreria dei texani, ovvero Serious Sam 4, ma considerando che sarà giocabile in fiera, attendiamo con fervore.

Detto questo, l’appuntamento è per il prossimo anno, dove troveremo una Nina Struthers ricostruita dopo l’attacco da parte dello stagista che ha perso il braccio lo scorso anno. E chissà quali altre sorprese ci aspettano…




Speciale E3 2018: nuovo trailer e modalità Battle Royale per Battlefield V

Durante la conferenza di Electronic Arts all’E3 2018 sono state svelate alcune novità per Battlefield VInnanzitutto una nuova modalità single player, chiamata Nordly Wars Stories, più incentrata sulle storie dei protagonisti della seconda guerra mondiale.
È stato ribadito che non vi saranno loot box e season pass, nonostante la possibilità di acquistare oggetti cosmetici per la personalizzazione del proprio avatar, ma, al contrario di quanto vociferato negli scorsi mesi, ci sarà una modalità battle royale, compresa di veicoli.

Il resto delle novità, verrà svelato domani, durante la conferenza Microsoft.




Ubisoft annuncia Assassin’s Creed: Odyssey

Proprio poche ore fa, Ubisoft ha postato sul proprio account Twitter un piccolo teaser video dove viene svelato Assassin’s Creed: Odyssey, nuovo capitolo della celebre saga.

Il gioco segue le vicende successive ad Assassin’s Creed: Origins, e sarà ambientato nell’antica Grecia. Dovrebbe uscire entro la fine dell’anno fiscale 2019 e pare che avrà più elementi ruolistici rispetto al predecessore.
Ne sapremo sicuramente di più durante la conferenza Ubisoft dell’E3 2018, che si svolgerà lunedì 11 giugno, alle ore 22.00.




Disponibili i titoli di Twitch Prime per giugno

Sono stati resi pubblici i nuovi giochi disponibili gratuitamente per gli abbonati a Twitch Prime. I titoli sono:

  • The Banner Saga, gioco di ruolo con elementi tattici ambientato nell’era vichinga;
  • The Banner Saga 2, secondo gioco della trilogia;
  • Strafe, FPS dai toni retrò, pubblicato da Devolver Digital;
  • Tumblestone, colorato puzzle game;
  • Treadnauts, arena game in 2D con dei carri armati;

Per ottenere tali giochi, bisognerà essere abbonati ad Amazon Prime e, successivamente, collegare il proprio account AmazonTwitch per poi riscattarli cliccando sull’icona della corona.

https://www.youtube.com/watch?v=dJJQgma4OLs




Microsoft annuncia l’Xbox Adaptive Controller

Microsoft ha presentato l’Xbox Adaptive Controller, pensato principalmente per le persone con disabilità motorie. Il prodotto presenta due grandi pulsanti programmabili e ben 19 jack che possono essere usati per collegare una vasta gamma di joystick, tasti e switch per facilitare l’uso per chi voglia giocare su Xbox One e PC con Windows 10.
Ne parla a proposito Solomon Romneylearning specialist di Microsoft nato senza dita nella sua mano sinistra:

«Posso personalizzare l’uso dell’Xbox Adaptive Controller esattamente come voglio. Se voglio giocare usando i miei piedi, posso farlo. Posso far sì che i controlli si adattino al mio corpo, ai miei bisogni e posso cambiarli a mio piacimento. Puoi collegarci ciò che vuoi ed essere subito pronto per giocare, non ci vuole molto. È davvero un controller semplice.»

L’Xbox Adaptive Controller verrà messo in commercio entro la fine dell’anno, al costo di 99,99$.




Grand Theft Auto V ha venduto quasi 95 milioni di copie

Durante l’ultima conference call di Take Two, è stato annunciato che Grand Theft Auto V è vicino all’incredibile risultato di 95 milioni di copie vendute.
Stando all’azienda statunitense, parte del successo è dovuto ai continui aggiornamenti gratuiti di GTA Online, che non smette di mietere successo e che si appresta a vivere il suo anno più remunerativo di sempre.

Il titolo ha portato guadagni pari a 6 miliardi di dollari nelle casse di Take Two, e risulta essere uno dei titoli di più successo nella storia dei videogiochi, tanto da apparire ancora nelle classifiche dei giochi più venduti in America e nel Regno Unito dopo 5 anni dall’uscita.