Tim Sweeney a favore del cross-platform tra console e PC

Il trambusto generato dalla posizione presa da Sony riguardo il cross-platform su Minecraft  (il colosso giapponese ha negato la possibilità ai giocatori su Playstation di giocare insieme a quelli su Xbox o PC) sta indignando parecchie personalità del mondo videoludico.
Di recente, Tim Sweeney di Epic Games si è congratulato su Twitter con Psyonix Studios e con Nintendo elogiando il fatto che Rocket league godrà del cross-platform:




Dirt 4

Trascorsi 6 anni dal predecessore Dirt 3, e quasi 2 anni da Dirt Rally, Codemaster torna alla ribalta facendo mostra della comprovata esperienza nel campo e proponendo Dirt 4, un titolo che sembra puntar dritto al trono come miglior simulatore di rally sul mercato. Gli anni di stop molto probabilmente hanno giovato alla struttura del gioco, che adesso pare più solida e strutturata, rendendo Dirt 4 molto più fruibile anche agli amanti della guida simulativa, come la maggior parte degli ultimi racing game. Il gioco sembra esser stato progettato per dare il massimo utilizzando volante e pedaliera, possibilmente anche con un pedale frizione, vista la presenza in-game di alcune funzioni specifiche come lo stacco frizione per una partenza perfetta.

Mangiare la polvere

Gli sviluppatori non sembrano essersi risparmiati nei dettagli: il comparto grafico di Dirt 4 gode, infatti, di ottimi modelli poligonali, texture di alta qualità e shader che rendono incredibilmente realistica ogni superficie. Gli effetti particellari (come fumo, acqua, polvere, ghiaia, terra, neve…) la fanno da padrone, donandoci un’ottima esperienza visiva, e tutto ciò si nota ancor di più nei replay, nei quali, senza dover stare attenti alla gara, possiamo apprezzare l’intero environment.

Simulazione per passione

Alcune delle nuove peculiarità di Dirt 4 rendono il gioco molto più avvincente e simulativo del precedente capitolo:

  • Danni: adesso molto più caratterizzati (incideranno sensibilmente sull’esperienza di guida).
  • Foratura gomme “dinamica”: una volta forata la gomma sarà la nostra abilità alla guida a far sì che non esploda il copertone, lasciandoci poi con il cerchio scoperto.
  • Riparazioni: avverranno a ogni intermezzo tra una gara e l’altra, grazie agli ingegneri della squadra che potranno essere più o meno capaci nel risolvere i problemi.
  • Condizioni climatiche variabili: a volte ci renderanno difficile abituarci al fondo dei tracciati.
  • Commissari di gara: si dovrà interagire con loro a ogni finale di tappa.
  • Partenza con stacco: usufruendo della frizione di una pedaliera, si potranno effettuare partenze brucianti al centesimo di secondo.
  • Regolazione assetto: decine e decine di impostazioni – anche abbastanza complesse – per creare il vostro preset ideale per ogni tipo di gara.

Inutile sottolineare chem per godere a pieno del gioco, è consigliabile escludere gli aiuti alla guida e impostare la modalità simulativa.
Sarà necessario capire sin da subito se si preferiscono le auto 4WD (a trazione integrale) o le 2WD,  anche se è consigliabile avere dimestichezza con entrambe, visto che offrono due esperienze di guida totalmente diverse.
Inizialmente verrà un po’ dura abituarsi al controllo dell’automobile ma, grazie ai primi tracciati (composti per lo più da curve larghe) e alla Dirt Academy (che ci impartirà le prime lezioni di guida sportiva), affonderemo già le basi della nostra carriera in Dirt 4.
È interessante e altrettanto innovativa la parte manageriale del gioco: potremo sin da subito fondare il nostro “team corse”, impostando nome, colori e livrea personalizzata, tra le poche – purtroppo – disponibili. Da qui in poi potremo iniziare a creare la nostra squadra: ci serviremo di diverse figure, tra cui ingegnere capo, ingegneri e PR che ci procacceranno sponsor e nuovi contatti per lo staff; più alto sarà il rango del nostro staff, più alti saranno i costi per mantenerlo, ma anche i benefit che avremo saranno direttamente proporzionali. Sviluppare una base operativa ci darà accesso anche ai nuclei di ricerca, che provvederanno a fornirci nuovi componenti sempre più performanti.

Rumoroso è bello

Non è da meno il comparto audio del gioco: non c’è nulla di più bello che ascoltare, a volume sostenuto, degli effetti sonori ben riprodotti: rombi da paura, con motori aspirati che urlano o turbinati che sibilano, accompagnati da tutti i vari scoppi delle valvole a farfalla (tipico delle auto da rally), ghiaia che sdrucciola sotto i copertoni, asfalto che stride a ogni derapata e tanto altro (chiunque abbia mai visto una vera corsa di rally sa di cosa sto parlando).

Una campionato tira l’altro

Dirt 4 offre uno svariato numero di contenuti che lo rendono alquanto longevo. Escludendo le modalità “multiplayer” e “gioco libero”, fini a se stesse, ci rimangono a disposizione:

  • Carriera: la principale, nella quale affronteremo moltissimi campionati con ognuna delle 4 diverse discipline:
    • Rally
    • Land Rush
    • Rally Cross
    • Historic Rally
  • Competizione: tramite la quale avremo accesso a eventi giornalieri, settimanali o mensili sempre diversi.
  • Dirt Academy: qui potremo imparare le nozioni di guida.
  • Asso del volante: per superare le sfide “prova a cronometro” e “autoscontro”.

Il punto della situazione

Insomma Dirt 4 ci terrà impegnati sicuramente per parecchie ore, senza lesinare divertimento e frustrazione in egual misura. Vi capiterà sicuramente di esplodere in qualche esultanza completando una gara senza commettere errori, facendo un tornante perfetto o una frenata a pendolo, sono momenti che vi faranno essere fieri di voi stessi: godeteveli fino in fondo.




Shawn Layden: PlayStation 5 sarà una vera next-gen

Durante l’E3 di quest’anno il mercato delle console è stato scosso dalla presentazione della nuova console Microsoft: Xbox One X.
La nuova console è un concentrato di potenza, infatti riesce a far girare titoli in 4K a 60FPS. Ma Sony, dopo la mossa di Microsoft, non starà con le mani in mano, e prima o poi dovrà presentare una console che possa veramente competere, sul piano dell’hardware, con il top di gamma della casa di Redmond.
Il sito tedesco Golem.de ha intervistato Shawn Layden, presidente del CEO di Sony, il quale, alla domanda se ci sarà un gioco che girerà solo su PS4 Pro e non sulla PS4 standard, Layden risponde: «Non accadrà mai: Playstation 4 Pro offre solamente alcuni vantaggi, quali risoluzioni 4K e HMD (Head-Mounted Display, compatibilità con VR) per i giocatori che possono utilizzarla e vogliono utilizzarla. Inoltre un frame rate più stabile e un ingente spazio su disco. Ma chi ha una PS4 standard, non ha svantaggi reali. Ognuno dei nostri giochi continuerà a girare su PS4 e forse un po’ meglio sulla Pro».
E, inoltre, Layden ha dichiarato che PlayStation 5 sarà una console true next-gen, non come PS4 Pro, ma una console nuova, potente e con nuove tecnologie. Vedremo AMD, Vega e Ryzen sulla nuova PlayStation 5? Di certo questo sembra significare che i giochi della prossima console di casa Sony non saranno compatibili con le attuali PS4 e PS4 Pro, segnando un’ulteriore frattura con il cammino intrapreso da Microsoft, che ha invece optato per un passo in continuità con l’attuale sistema Xbox One, nella quale i titoli pensati per la console più recente non escludono comunque la precedente (come era già stato fatto da Sony con PS4 Pro).
L’idea di Sony potrebbe essere quella di lanciare sul mercato una nuova console prima del 2019.




The Evil Within 2: nuove indiscrezioni

The Evil Within 2, il nuovo progetto di Bethesda, secondo alcune indiscrezioni non sarà diretto da Shinji Mikami, che avrà solo la veste di produttore in questo sequel presentato All’E3 2017.
Al suo posto troveremo John Johanas, che ha diretto i due DLC del gioco (The Assignment e The Consequence), e che, pur con un ruolo minore, ha lavorato nel primo capitolo di The Evil Within.

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Dreadnought – Closed Beta

Dopo la Beta dello scorso anno su PC, Dreadnought approda sulla console ammiraglia Sony sulla quale abbiamo avuto la possibilità di provare la closed beta.

Dreadnought è uno shooter sviluppato da Yager Development e Six Foot, e pubblicato da Grey Box Games, che ci permette di metterci al comando di enormi navi spaziali da guerra con la possibilità di potenziarle e personalizzarle; il sistema solare sarà il nostro campo da battaglia, con il suo marasma di asteroidi, pianeti e paesaggi ampi, freddi e oscuri. Il gameplay si basa molto sulla strategia e sulla collaborazione tra i vari componenti della squadra: è possibile scegliere vari tipi di navi d’attacco, dalle più lente, dotate di artiglieria pesante, alle più veloci, equipaggiate di cannone dai colpi potenti, fino a quelle capaci di rendersi invisibili e quindi di permettere una modalità di gioco stealth; in parallelo, avremo a disposizione anche navi da supporto in grado di riparare i danni subiti delle altre navi amiche.

Le navi in gioco sono 55, tutte personalizzabili, mentre i 3 alberi produttore (Arms Jupiter, Akula Vektor e Oberon) contengono dalle 17 alle 20 navi ciascuno; tra queste ci sono anche le “Navi Eroe“, navi leggendarie dal design unico che danno accesso ad armi avanzate. Ogni nave appartiene a un livello specifico (da I a V) e, per ottenere l’accesso alle navi di livello superiore, bisogna sbloccarle attraverso i tre alberi del produttore. Ogni nave ha anche un proprio albero della tecnologia in cui è possibile ricercare e acquisire armi e moduli. Durante gli scontri si potrà scegliere, grazie al touch pad, se giocare d’**attacco** e conferire alla propria nave un boost che le permetterà di spostarsi più velocemente e far sì che le armi facciano più danno, o se giocare maggiormente in difesa e proteggersi, creando uno scudo, dai colpi dei nemici. Grazie a tutte queste meccaniche, Dreadnought pone le fondamenta del suo gameplay sulla comunicazione con i compagni di squadra, al fine di escogitare strategie e attacchi a sorpresa che possono portare il proprio team alla vittoria.

Durante la beta per PlayStation 4 le modalità di gioco presenti sono:

  1. Versus, che comprende Team Deathmatch, comune deathmatch a squadre da 5 giocatori;
  2.  Team Elimination, una modalità a eliminazione nella quale i giocatori avranno il compito di eliminare le flotte avversarie per vincere il turno, con l’obiettivo di imporsi per 3 volte e ottenere la vittoria dell’intera partita;
  3. Coop vs. IA, che comprende solamente la modalità Havoc, modalità in cui un gruppo di due giocatori dovrà scontrarsi contro flotte infinite di navi comandate dall’IA, con l’obiettivo di resistere il più a lungo possibile.

Il gioco è molto impegnativo, ma allo stesso tempo divertente e appagante: riuscire a sconfiggere una corazzata o a sgominare la flotta avversaria entusiasma non poco, e il gioco guadagna tantissimo se giocato con un gruppo di amici.
Dopo ogni partita, si guadagnano XP e crediti, i primi spendibili per sbloccare armi e moduli dall’albero tecnologico di ogni nave, mentre i secondi (che sono sostanzialmente una forma di valuta), si possono acquistare oggetti per l’estetica della nave, per le Navi Eroe e per altri oggetti che possono dare alcuni vantaggi.




Hitman: rimosso il sistema di sicurezza Denuvo

IO Interactive ha definitivamente rimosso il sistema di sicurezza Denuvo per la versione PC di Hitman. È stata rilasciata una nuova patch per PC dove, oltre alle modifiche all’interfaccia e ai vari livelli, viene rimosso definitivamente il DRM.
Inoltre ricordiamo che da ieri è gratuito il primo episodio di Hitman, scaricabile da Pc, Xbox One e PlayStation 4




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La saga di Horizon: Zero Dawn avrà un sequel

Durante un’intervista rilasciata al Telegraph, il Presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment America, Shawn Layden, ha tracciato un personale resoconto dell’E3, parlato di Death Stranding, affermando di averlo già provato in anteprima, e di tanto altro riguardo il futuro del console gaming e di Playstation. In particolare, a spiccare è stata la seguente affermazione:

«The reception for the game has been fantastic. [Guerrilla Games head honcho] Herman Hulst has got a very keen mind on where he wants to take Horizon and what the roadmap is – and that roadmap is expressed in multiple years. I think we’ll be in the Horizon business for a long time.»

Traduzione:

«L’accoglienza nei confronti del gioco è stata fantasticaHerman Hulst ha bene in mente dove vuole condurre Horizon e quale sia il tracciato, e questo sentiero comprende molti anni a venire. Penso che investiremo in Horizon a lungo»

Risulta chiaro come Sony abbia intenzione di mantenere vivo il brand e di non fermarsi al DLC di Horizon: Zero Dawn recentemente annunciato, The Frozen Wilds. Una buona notizia per tutti i fan di Aloy.




Shadow of the Tomb Raider: Lara torna a far parlare di sè

Nei mesi passati abbiamo sentito vociferare di possibili leak e notizie non molto fondate. Ma oggi abbiamo qualcosa di ufficiale tra le mani. L’agenzia di marketing Takeoff USA ha pubblicato in queste ultime ore un immagine che ritrae degli artwork con annesse varianti del logo del gioco in questione: Shadow of The Tomb Raider.

Di Lara all’E3 neanche l’ombra, ma questo lo sapevamo già grazie alle dichiarazioni rilasciate dalla Senior Community Manager del franchise Maegan Marie che ha rassicurato comunque i fan dicendo di star preparando una grossa sorpresa per loro. Ancora è incerto se Square Enix sarà affiancata dai ragazzi di Eidos Montreal oppure se la palla rimarrà nelle mani della Crystal Dynamics, anche se entrambe in ogni caso risulterebbero essere impegnate con il nuovo gioco degli Avenger.
Ad ogni modo sappiamo per certo che non vedremo alcun Tomb Raider  prima del 2018. Anno in cui uscirà anche il nuovo lungometraggio che vedrà l’attrice Alicia Vikander, vestire i panni di Lara Croft. L’uscita del film è prevista per il 16 Marzo.

Che possano quindi presentare il gioco in concomitanza con l’uscita del film?




La realtà virtuale arriva su Skyrim

In quest’ ultimo E3, durante la conferenza Playstation, è stato presentato Skyrim VR: attualmente esclusiva del visore Sony, ha lasciato a bocca aperta i numerosissimi amanti della saga The Elder Scrolls.Il nuovo pacchetto di The Elder Scrolls V: Skyrim VR sarà inclusivo di tutti i DLC usciti finora anche se, con grande delusione di chi ha già acquistato la copia classica, il prodotto verrà venduto separatamente con un pre-ordine di 60 dollari.
Sarà giocabile sia con il DualShock4 che con il PlayStation Move, non si sa ancora se il gioco rimarrà un esclusiva PlayStation ma ci aspettiamo di vedere un’agguerrita corsa all’oro da parte dei visori competitori.

La data di uscita è stata annunciata per novembre 2017.

Quì il trailer:




Speciale E3 – Annunciato un titolo PSVR: Moss

Sony, durante la sua conferenza ha annunciato una nuova IP per il suo VR, il gioco in questione è Moss, un action-adventure puzzle game single player, il cui protagonista sarà un topo che esplora grotte, foreste e rovine piene di reperti antichi e creature misteriose. Il titolo uscirà durante le prtossime vacanze natalizie per PS VR.