Annunciato Valkyria Chronicles 4 per Playstation 4, Xbox One e Switch

Sega oggi ha annunciato che l’uscita di Valkyria Chronicles 4 è prevista per la primavera 2018 per Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Valkyria Chronicles 4 è ambientato nella stessa timeline dei precedenti giochi e prende luogo nel 1935, in uno scenario simile alla Seconda Guerra Mondiale che vede da un lato la Federazione Atlantica e dall’altro l’Alleanza Autocratica Imperiale dell’Est.

«Sebbene la Federazione combatte valorosamente contro l’impero, l’implacabile armata imperiale minaccia di distruggerli», legge un rigo della conferenza stampa Sega. «A pochi passi della vittoria, la Federazione da il via all’operazione Northern Cross: un ultimo disperato tentativo per conquistare la capitale e mettere fine alla guerra. Il comandante Claude Wallace con i suoi fedeli amici d’infanzia all’interno della Squad E sono inviati a combattere per il successo della disperata operazione, ma dovranno affrontare un freddo clima ostile, orde di soldati imperiali, una terrificante Valkyria… e fare una scoperta che scuoterà la realtà fino alle fondamenta».

Valkyria Chronicles 4 è ancora un RPG tattico le cui artwork, spiega Sega, saranno “in uno stile vibrante ed evocativo, come una tela in acquarelli che prende vita”.

Il sistema di combattimento in Valkyria Chronicles 4 mischia elementi di strategico a turni, RPG e third person shooter. Le novità in Valkyria Chronicles 4 vedono una nuova classe, il granatiere, insieme a più opzioni di supporto per le corazzate.

Il compositore della saga, Hitoshi Sakimoto, tornerà per comporre la colonna sonora per Valkyria Chronicles 4. Un sito teaser per il gioco è stato aperto ma non c’è molto al suo interno. Per adesso potete solo guardare il trailer nel sito o qui sotto.

La serie di Valkyria Chronicles è cominciata nel 2008 con Valkyria Chronicles su Playstation 3, seguito da un sequel su PSP nel 2010. Il sequel Valkyria Chronicles 3 è stato pubblicato solo in giappone per PSP; non esiste un rilascio ufficiale di una versione in inglese ma i fan hanno tradotto il gioco per conto loro.




RiME

Un mondo aperto circoscritto in un’isola silenziosa, colori vivi e tanti puzzle da risolvere. Non è l’ennesimo epigone di Myst, ma un titolo atto a portarci nella dimensione del sogno. RiME ci introduce infatti al suo mondo con un naufragio: l’avventura ha inizio da una spiaggia dalla quale il giovane protagonista si dirige verso una gigantesca torre che troneggia al centro dell’isola. Sarà l’inizio di un viaggio misterico, irto di pericoli e disseminato di simboli.

Il gameplay richiama fin dagli inizi certi lavori di Fumito Ueda, ICO su tutti: per andare avanti nel gioco dovremo arrampicarci, spostare oggetti, azionare leve, trovare giusti incastri e, in vari casi, giochi di ombre e luce. Inadatti a ogni combattimento, dovremo servirci di un combinato di logica e abilità per superare gli enigmi di un titolo che, pur non risultando eccessivamente astruso, ci metterà spesso alla prova.
RiME è un puzzle game d’avventura in terza persona che fa della narrazione icastica il proprio punto di forza: non sono presenti linee di dialogo, ma la storia si dipana chiara e potente nella sua studiata pentapartizione. Il lavoro di scrittura in questo senso è pregevole, costruito su metafore potenti e allegorie arcane che si adattano alle 5 fasi della rappresentazione, chiaramente basate sulle note teorie della psichiatra Elisabeth Kübler-Ross.Al centro della storia sta infatti l’attraversamento del dolore in ogni suo momento, e già sul piano visivo RiME restituisce ogni passaggio e transizione di questo processo: l’art style si adatta benissimo a queste variazioni, alternando il giorno e la notte come i chiaroscuri e le sfumature cromatiche in un’ambientazione che ricorda molto da vicino The Legend of Zelda: The WindWaker soprattutto negli ambienti aperti, con modelli in cel-shading nei quali si ritrovano le influenze artistiche più disparate, dai lavori di Joaquín Sorolla alla più prepotente presenza surrealista di Salvador Dalì e Giorgio De Chirico. Anche nei personaggi non mancano i richiami ad altre opere videoludiche, dalla figura rossa incappucciata di Journey (con il quale RiME condivide certe atmosfere rarefatte e trasognate, nonché il potente impianto sonoro) alle stesse ombre di chiara ispirazione uediana. Il rifacimento risulta armonico e mai pedissequo, tutto si innesta bene in un quadro che, seppur ricco di richiami, serba una sua propria identità autoriale.Ma, se la forza visiva del titolo risalta fin dalle prime battute, a diventare preponderante nel corso del gioco in un crescendo lento e progressivo è proprio il comparto sonoro: il lavoro compositivo di David García Díaz veste letteralmente ogni scena di sonorità armoniche ed evocative, amplificando l’effetto onirico dell’opera con melodie di grande impatto emotivo. Il richiamo ai lavori di Austin Wintory (autore delle musiche di Journey e Abzû) è lampante, ma la colonna sonora del compositore iberico è ricca di rimandi anche ad artisti al di fuori dell’ambito videoludico, da Joe Hisaishi, storico compositore di alcuni straordinari film di Miyazaki, i cui lavori hanno certamente influenzato anche l’impianto visivo di RiME, a Ludovico Einaudi, di cui si ritrova un certo minimalismo emozionale. Brani come The King e Touching The Stars, nelle loro scale discendenti, sono atti a sublimare le sequenze di gioco in più momenti, in un climax di meraviglia orchestrale che potrebbe consegnarli alla storia fra i grandi temi musicali videoludici.

RiME è un titolo figlio di una gestazione travagliata sia sul piano produttivo che distributivo e, se il porting su Nintendo Switch sembra non aver esordito nel migliore dei modi, la versione per PS4 e Xbox non presenta invece eccessivi problemi, risultando godibile e ben giocabile. Tequila Works regala così al pubblico un poema di carattere allegorico, la cui poesia si dipana in un bellissimo intreccio di armonie sonore e meraviglia visiva che rende trascurabili i piccoli difetti tecnici e alcuni sporadici cali di frame rate. Il messaggio del titolo emerge potente, restituendo attraverso immagini suggestive e paesaggi sognanti una toccante metafora della perdita di ciò che è caro. Il viaggio di RiME è la storia di chi guarda nell’abisso fino a sprofondarvi, il racconto di una “cognizione del dolore” impervia e graduale che, alla fine di un viaggio attraverso le ombre di una notte senza fine, conduce sino alla catarsi di una nuova alba, nell’incessante ciclo circadiano dell’esistenza umana.
Con questo titolo imperfetto Tequila Works ha imbracciato una grande sfida uscendone egregiamente, regalando un videogame degno di essere ricordato e aggiungendo un tassello di poesia al grande mosaico della creatività contemporanea.




THQ Nordic acquisisce il 100% delle azioni di Experiment 101

In un recente comunicato stampa, è stato rivelato che THQ Nordic ha acquisito il 100% delle azioni di Experiment 101 e, con esso, tutti i diritti del loro prossimo titolo, Biomutant che ora fa parte dell’immenso “portafoglio”.

Per coloro che non hanno mai sentito parlare di questo titolo, ecco un piccolo recap: quest’ultimo è stato rivelato solo all’inizio di questa estate alla Gamescom. Si dice che il gioco abbia un sistema di personalizzazione molto libero, un gameplay ARPG( gioco di ruolo d’azione) con una narrazione personalizzabile per la storia.

L’acquisizione di quest’ultimo viene gestita da THQ Nordic, con sede a Karlstad, in Svezia, mentre le attività quotidiane saranno gestite da THQ Nordic GmbH, con sede a Vienna, in Austria.

Biomutant sarà rilasciato su PC, PS4 e Xbox One nel 2018.




Top 7: I peggiori porting della storia

Probabilmente diamo fin troppo per scontato, a volte, che un titolo che funziona perfettamente su una macchina debba avere gli stessi risultati su un’altra. Purtroppo molte volte non è così: i porting, spesso appaltati a terzi, risultano in vari casi mal gestiti, indispettendo l’utenza. Vediamo insieme i 7 peggiori risultati.

#7 Bayonetta (PS3)

Bayonetta fu un fulmine a ciel sereno, approdando su Xbox 360, in tutta la sua micidiale bellezza. Ma quando fu il turno della console Sony, le cose non andarono nel verso giusto: risoluzione non all’altezza della controparte Microsoft e problemi di frame rate impallidivano se confrontati con tempi di caricamento su PS3 così tanto lunghi che sarebbe stato possibile giocare un altro gioco al suo interno.
Il porting, affidato a Nex Entertainment, famosi per aver realizzato Resident EVIL: Code Veronica, fu una scelta azzardata, e il risultato ha semplicemente confermato le aspettative.

#6 GTA IV (PC)

Ci sono videogiochi che ancora oggi faticano a dare il loro massimo. GTA IV è arrivato nel 2008 con tantissimi problemi, a cominciare da requisiti di sistema fin troppo elevati, glitch di varia natura, eccessivi problemi di frame rate, caricamenti biblici tanto altro.

#5 Rime (Switch)

Un pessimo porting fresco fresco per la neonata Nintendo Switch. Tutti pregustavamo l’uscita di un titolo che ben si sposava allo stile della “Grande N” ma, evidentemente, l’abbiamo dato un po’ troppo per scontato. I problemi  sono tanti, a cominciare da eccessivi cali di frame rate, bug e compenetrazioni, comandi che rispondono a targhe alterne e via dicendo. Probabilmente una delle più grosse delusioni del 2017.

#4 Dark Souls (PC)

From Software non è rinomata per la qualità dei suoi porting su personal computer e tutto ebbe inizio dal primo capitolo della celebre saga di Miyazaki: Dark Souls. Il titolo si presentò con una risoluzione bloccata a 720p e devastanti problemi di frame rate, risolti da una singola persona con una patch amatoriale di qualche Mb. Ancora oggi la software house, non sembra aver imparato la lezione.

#3 Resident EVIL 4 (PC)

I giapponesi e i PC sono probabilmente la coppia peggio assortita al mondo. Un’altra vittima è stato il povero Resident EVIL 4, afflitto dai peggiori problemi del mondo, a partire dal rendering, e la fantasiosa gestione delle luci e delle ombre. Inoltre, mancava anche il supporto al mouse… questo sconosciuto. Proprio questo faceva pendant con controlli inutilmente complicati e alla quale SourseNext, che si occupo del porting, non seppe porre rimedio.

#2 Pac-Man (Atari 2600)

Stiamo probabilmente parlando di uno dei videogiochi più importanti della storia, famoso in tutto il globo e pietra miliare delle sale giochi, a partire dagli anni ’80. Immaginate quindi l’euforia della popolazione alla notizia che questo titolo sarebbe stato giocabile comodamente a casa, grazie ad Atari.
Sei settimane. È bastato così poco tempo per rendere Pac-Man semplicemente un’altra cosa con cambiamenti grafici e di gameplay di certo peso come i fantasmi, presenti soltanto uno alla volta.

#1 Metal Gear Solid 2: Son of Liberty (PC)

Un’accozzaglia di scelte sbagliate e un inno alla negligenza. MGS 2 lo conosciamo un po’ tutti e c’è il serio rischio che si cada nella retorica. Fortunatamente in pochi l’hanno giocato su PC, assistendo a bug di un certo livello, da sembrare arte contemporanea fino alla ciliegina sulla torta: in Metal Gear Solid 2 era presente un livello particolare, con sezioni sensibili alla pressione e ben gestite dal Dualshock PlayStation 2. Immaginate la situazione con una tastiera… ingiocabile.
Il tutto per un peso complessivo di ben 7GB, in un mondo dove la normalità era di circa 1,5.




Star Wars Battlefront II

Microtransazioni di Star Wars Battlefront II bloccate da EA

Sono state bloccate le microtransazioni per Star Wars: Battlefront II,  come constatato da alcuni utenti e confermato da EA. Tutto ciò accade dopo molti giorni di indignazione da parte dei fan, i quali sostenevano che EA e DICE avessero implementato un sistema multiplayer che avrebbe agevolato chi usufruiva delle microtransazioni.

«Vi sentiamo forte e chiaro, quindi bloccheremo tutti gli acquisti in-game», così dichiara il general manager della DICE Oskar Gabrielson, «Ora impiegheremo più tempo per ascoltare, aggiustare, bilanciare e mettere a punto ogni cosa. Questo significa che l’opzione per comprare cristalli nel gioco è ora offline, e tutti i progressi saranno fatti attraverso il gameplay. La possibilità di comprarli verrà implementata solo quando avremo fatto dei cambiamenti al gioco. Condivideremo ulteriori dettagli in corso d’opera.»

Quindi le microtransazioni torneranno, ma in forma più gradevole ai fan.

Gabrielson ha aggiunto: «Il nostro obiettivo è quelli di creare il miglior gioco possibile per tutti voi – fan devoti e giocatori – ma ci avviciniamo alla data di lancio globale ed è chiaro che molti di voi ritengono ci siano ancora problemi nel progetto. Abbiamo sentito voci rigurdo svantaggi arrecati ai giocatori, e abbiamo temuto che questo potesse oscurare tutto quel che di buono è presente del gioco. Non è mai stata nostra intenzione. Ci dispiace non averlo fatto bene.»




Ottime vendite per Xbox One X in Nord America

Aaron Greenberg, marketing manager di Xbox, afferma sul suo profilo Twitter che la console ha registrato grandi risultati iniziali con buoni numeri in Europa e vendite in Nord America ancora più alte in termini numerici, attestando “una prima settimana incredibile”.

Lo stesso boss di Xbox, Phil Spencer, ha affermato che c’è stata una fantastica risposta da parte dei giocatori, fino ad adesso
Quel che si auspica dalle parti di Redmond è che Microsoft, con Xbox One X, abbia trovato una formula vincente.

 




XboxOneX

Adesso si possono regalare giochi su Xbox One

Tramite un tweet del dirigente Mike Ybarra, Microsoft ha annunciato la possibilità di regalare i giochi tramite Xbox One Store, così come avviene su Steam.
Per regalare una copia digitale a un vostro amico, basterà selezionare l’opzione “acquista come regalo” e inserire l’email del destinatario.

Ci sono delle piccole limitazioni: se un gioco è scontato, potranno essere acquistate solamente due copie nel periodo di tempo di due settimane. E il ricevente della chiave deve risiedere nella stessa regione dell’acquirente, così da evitare problemi di tassazione e l’acquisto di chiavi a prezzo più basso tramite altri store degli altri paesi mondiali.




EA taglia i crediti per sbloccare eroi in Star Wars Battlefront II

Dopo la grande protesta della community di Star Wars Battlefront II, che ha portato al post più bocciato su Reddit di sempre, Electronic Arts si è occupata del problema in questione con un lungo post sul suo blog. Adesso i numeri di crediti necessari per sbloccare gli eroi più importanti di Star Wars Battlefront II, come Luke Skywalker o Darth Vader, sono stati tagliati del 75% (prima erano 60.000 crediti e adesso saranno 15.000 crediti).

«Sin dall’inizio del progetto, ascoltare i fans è stato un punto cruciale per consegnarvi la migliore esperienza in Star Wars Battlefront II. Abbiamo finito con la versione alpha chiusa, partendo dalla beta lo scorso mese, e il nostro primo gioco di prova. Continueremo ad apportare miglioramenti in base al vostro feedback per il lancio in tutto il mondo questa settimana. Ascoltarvi e fornirvi delle scelte su come giocare sarà sempre il principio con Star Wars Battlefront II. Vogliamo garantirvi che il gioco sia bilanciato e divertente sia per oggi che per il futuro.

Accordarsi è una grossa parte nella creazione dei videogiochi. Ad esempio, oggi abbiamo fatto un cambio sostanziale basandoci su cosa abbiamo visto durante il primo gioco di prova. Ci sono state un sacco di lamentele riguardo ai crediti (e al tempo) necessari per sbloccare alcuni dei nostri eroi, specialmente Luke Skywalker e Darth Vader. Sbloccare un eroe è motivo di grande realizzazione, un qualcosa con la quale i giocatori si divertano nell’ottenerlo. Abbiamo usato i dati ottenuti dalla beta per sistemare i livelli ma è chiaro che più cambiamenti devono essere attuati.

Ridurremo dunque il numero di crediti necessari per sbloccare gli eroi più importanti del 75%. Luke Skywalker e Darth Vader saranno disponibili per 15.000 crediti, l’imperatore Palpatine, Chewbacca e Leia Organa per 10.000 crediti e Iden Versio per 5.000. Basandoci su ciò che abbiamo visto nella prova, questi numeri renderanno l’ottenimento di questi eroi una realizzazione, in una misura in cui sarà divertente per tutti.

È un grande cambiamento e lo si può applicare velocemente. Sarà disponibile da oggi con l’aggiornamento che sta per essere lanciato nel gioco.

Abbiamo tenuto conto delle features che amate nel gioco (come lo Starfighter Assault, le battaglie multiplayer con 40 giocatori, il lancio della spada laser di Darth Maul) così come di quelle che non vi sono piaciute. Sappiamo che i nostri fan più devoti, inclusi quelli del nostro subreddit, si sono espressi e noi vi abbiamo ascoltato. Faremo dei cambiamenti riguardanti il livello dei crediti necessari per sbloccare gli eroi e continueremo a fare dei cambiamenti in modo da migliorare l’esperienza di gioco nel tempo.».

Il post del blog è finito dicendo che gli sviluppatori chiave di Star Wars Battlefront II parteciperanno ad un Reddit AMA questo mercoledì. Con buona probabilità verremo a conoscenza dei miglioramenti in serbo per il futuro e del sistema di progressione.




Albert Penello spiega i titoli al lancio di Xbox One X

Xbox One X è uscita da pochi giorni e alcuni dirigenti di Microsoft, tra cui anche Albert Penello, Marketing Senior Director di Xbox, hanno sottolineato il gran numero di giochi presenti sulla console già al day one.
Sui forum di Resetera, Penello ha risposto ad alcune domande e ha spiegato il perché:

«La maggior parte delle console moderne sono state lanciate con circa 20 titoli al day one. Non sto parlando di retrocompatibilità, sto parlando di nuovi titoli che sfruttano la nuova piattaforma. Possono essere remastered, giochi usciti su old-gen e next-gen, o esclusive per la nuova generazione. Ricerca rapida: Xbox One ne aveva 22. PS4 ne aveva 23, PS4 Pro ne contava 30. Tornando indietro: Xbox 360 ne aveva 18 e PS3 contava su 14 giochi, mentre PlayStation 1 ne aveva 10.
Abbiamo avuto più di 50 titoli ottimizzati per Xbox One X nel giorno del suo lancio; 67 fino a oggi.»

Albert Penello approfondisce la questione in un altro post, scrivendo:

«In ogni lancio della console il numero di titoli di lancio è sempre stato un fattore da prendere in considerazione. Come sapete, stavo facendo una serie di interviste prima del lancio di Xbox One X, e al vertice di molti elenchi di domande c’era: “Quanti sono i titoli al lancio che sfrutteranno la nuova console?” Infatti, molte persone sostenevano che gli sviluppatori non la avrebbero sostenuta. Quindi la mia ipotesi basata sul numero di domande che mi avevano posto era che l’importanza del numero di titoli al lancio era ancora alta.
Ho fatto qualche ricerca e ho capito che avremmo avuto più “titoli al lancio” di qualsiasi altra console.
Ora se doveste contare i “titoli giocabili” l’onore andrebbe a PlayStation 3, avendo la capacità hardware per giocare titoli PS1 e PS2, contando migliaia di giochi.
Se ho mai detto che avevamo più  titoli giocabili, ho fatto un errore. Penso che quello che abbiamo detto è invece che abbiamo avuto più titoli al lancio, è ciò quantificabile, e credo di aver spiegato che cosa intendo con quel numero anche su GB.»

Gli utenti Xbox One X potranno comunque giocare più di 50 titoli ottimizzati per la nuova console, che ha riscontrato parecchio successo dal suo debutto sul mercato.




Star Wars Battlefront 2 riceverà un’espansione della storia gratis

Quando è stato presentato Star Wars Battlefront 2, EA e Dice hanno catturato l’attenzione annunciando che per il gioco non sarebbe stato rilasciato alcun Season Pass e che i vari aggiornamenti sarebbero stati gratuiti.

Per riceverli non bisognerà aspettare ancora molto: il primo aggiornamento sarà rilasciato il 5 dicembre, e sarà aggiunta la possibilità di scegliere da che parte stare, se con il Primo Ordine o la Resistenza, entrambe le parti daranno sfide e a oggetti diversi.

Il 13 dicembre sarà però il giorno del grande aggiornamento, che renderà felice sia i fan del multiplayer sia quelli del single player: saranno disponibili infatti i personaggi di Finn e Capitan Phasma, acquistabili tramite i crediti di gioco. La fazione che otterrà il punteggio più alto durante quella settimana sarà ricompensata con speciali potenziamenti per i nuovi personaggi.

Gli ultimi Jedi uscirà la stessa settimana e gli sviluppatori ne approfitteranno per aggiungere contenuti provenienti dal film, tra i quali una nuova mappa del pianeta Crait, una nuova mappa d’assalto di D’qar, l’accesso al Tallie Lintra RZ-2 A-wing e nuove abilitò segrete per il T70 X-wing di Poe Dameron.

Le avventure di Iden Versio continueranno nell’espansione chiamata Resurrezione. Potremo prendere il controllo di Versio durante i giorni dell’ascesa al potere del Primo ordine.