Il mercato dei videogiochi sta cambiando, i tempi di sviluppo si allungano, il lavoro da parte degli artisti per creare contenuti in Full HD o, ancora peggio, 4k è immensamente aumentato, e tutto questo non fa altro che accrescere i costi di produzione. Un’altra grande scommessa per i prodotti che arrivano sul mercato, e ovviamente lo è ancora di più per quelli che si basano sul multiplayer, è la partecipazione da parte dell’utenza. Un gioco multiplayer online senza base d’utenza è un gioco morto. Sappiamo benissimo che molti titoli rilasciati negli ultimi anni hanno sofferto la presenza di numerosi problemi tecnici, problemi che, in alcuni casi, sono stati corretti da patch rilasciate mesi e mesi dopo la data di lancio. Problemi che , se aggiunti all’incognita di come verrà recepito il titolo da parte dei media di settore e da parte dei videogiocatori, rendono l’investimento una vera e propria roulette russa.
Per ovviare a tutto ciò e cercare di abbassare la percentuale di rischio economico, una grande idea è certamente quella di allargare il bacino di possibile utenza. Per far ciò i produttori di console e i publisher di videogiochi hanno deciso di scendere a compromessi perdendo un po’ del proprio controllo diretto sui propri utenti e di permettere il cross-platform play: unire le comunità online delle varie piattaforme in un’unica grande famiglia.
Il primo annuncio fu all’E3 2016 da parte di Microsoft dove, nel corso di un’ intervista, lo stesso Phil Spencer dichiarò che la Microsoft sarebbe stata pronta al dialogo con qualsiasi publisher e sviluppatore interessato al cross-platform play. Tiepidamente Sony rispose tramite un comunicato stampa che il brand Playstation ha implementato il cross-platform play tra PC e le loro console fin dal 2002 con diversi titoli tra cui Final Fantasy XI, e che quindi sarebbero stati disposti a valutare caso per caso qualsiasi proposta e che di sicuro non saranno certo loro a impedirlo.
Fin qui tutto bene ma, purtroppo per i videogamer, non è tutto oro quel che luccica, tenendo, infatti, a mente quanto detto, e spostando l’orologio in avanti sul palco dell’E3 di quest’anno, ci troviamo con Microsoft che annuncia orgogliosamente il cross-platform play su Minecraft. Il gioco permetterà l’interazione tra gli utenti Android, iOS, Amazon Fire OS, Windows 10 PC, Gear VR, Oculus Rift, Apple TV, Windows 10 Phone, ma soprattutto tra quelli di Xbox One S/X e Nintendo Switch. Come si può notare, alla lunga lista manca la Playstation e, prima che insorgiate contro chi scrive, vi dico che no, non è stata una mia dimenticanza: si tratta di una ponderata e voluta scelta da parte di Sony, la quale pare voler tenere “al sicuro”, all’interno del proprio ecosistema, gli utenti Playstation.
La risposta da parte di Sony rilasciata tramite Jim Sterling sul merito della questione è la seguente:
«Dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo verso la nostra base d’utenza. L’eta media dei giocatori di Minecraft, saprete quanto me, varia, ma tra questi molti sono giovanissimi. Abbiamo un contratto con chi utilizza i nostri servizi online (Playstation Network) e abbiamo il dovere di occuparci di loro quando sono all’interno dell’universo Playstation. Esporre quelli che sono in molti casi bambini a influenze esterne non direttamente gestibili da parte nostra, è qualcosa di cui dobbiamo pensare e riflettere con molta attenzione.»
La risposta di Sterling ha subito fatto discutere, e tra gli sviluppatori di Minecraft c’è chi ha subito detto la sua tramite Twitter
We would love to have PlayStation players along with the unified Minecraft, hope that we can. https://t.co/hRGPG8Aj8a
— Aubrey @ E3 (@Chupacaubrey) June 11, 2017
Sembrerebbe quindi che la Sony sia stata costretta a rifiutare il cross-platforms play per mantenere un certo di livello di sicurezza e controllo verso i propri utenti (che pagano per accedere ai loro servizi online, tra cui il multiplayer). Spiace dirlo, ma anche questa volta bisogna stare attenti a prendere le parole con le pinze, in quanto sappiamo benissimo che la Sony ha permesso in precedenza il cross-platform play in titoli come Rocket League, tra l’altro con la piattaforma meno controllata e quindi potenzialmente più “pericolosa” tra tutte: il PC.
Anche gli sviluppatori di Rocket League Psyonix – altro gioco per il quale è stato confermato il cross-platform play tra Microsoft Xbox e Nintendo Switch – rilasciando un’intervista a Polygon hanno riferito tramite Jeremy Dunham che il grosso del lavoro per il cross-platform play fra tutte le console sarebbe praticamente già stato fatto:
«Permettere il cross-platform play tra tutte le piattaforme sarebbe metaforicamente per noi semplice come premere un pulsante»
ha detto, spiegando che, tecnicamente, per fare il tutto basterebbe molto meno di un’ora di lavoro. In realtà, secondo la modesta opinione di chi scrive, il rifiuto da parte di Sony non sarebbe da imputare alla mancata possibilità da parte della società di gestire con poca sicurezza i propri utenti ma – nel caso in cui si accettasse il cross-platform play – di dover permettere sulla propria console il login a un account Xbox Live, cosa che accadrà (ma non sembra che l’idea li stia turbando più di tanto) per tutti gli utenti Nintendo Switch che vorranno giocare Minecraft in modalità online. Avere il logo Microsoft o Xbox live su una console Sony e dover accedere ai servizi di Redmond (la Microsoft è l’unica tra le tre a disporre della struttura adeguata e dunque a poter mettere a disposizione del cross-plaform play i server del proprio servizio Azure) non è vista come opzione praticabile da parte di Sony anche perché la creazione di più utenti accounts Xbox Live alzerebbe immensamente il famoso indice MAU, acronimo che sta per “utenti attivi dei servizi Microsoft“.
A conti fatti, sperando che Sony cambi idea, gli unici a rimetterci in questo caso saranno gli utenti Playstation, i quali soffriranno la mancata possibilità di accedere al cross-platform play con i loro cugini Microsoft e Nintendo.
UPDATE:
Spinta dagli utenti del famoso forum per videogamer Neogaf, è partita una petizione contro il “no” della Sony al cross-platoform play. In meno di quattro giorni più di 2000 firme sono già state raccolte. Qui di seguito il link per poter dire la propria al riguardo:
https://www.change.org/p/sony-minecraft-ps4-crossplay