Telltale Games è sinonimo di avventura grafica a episodi, e grazie a Playstation plus (per gli abbonati nel mese di luglio 2017) abbiamo avuto modo di giocare al titolo dedicato alla celebre opera di George R. R. Martin: Game of Thrones (nome del primo volume della serie A Song of Ice and Fire).
Il gioco si basa sull’omonima serie televisiva, e nei 6 episodi da cui è composta questa prima stagione assisteremo a numerosi colpi di scena e momenti di pura tensione come ci ha abituato il buon vecchio George.
Iron from ice
Questo è il motto del casato Forrester (brevemente menzionato nei libri) i cui membri saranno i protagonisti del gioco, sebbene ci sia la presenza di volti noti al pubblico della serie tv (doppiati dagli attori originali), la storia è totalmente inedita e non intacca minimamente la trama dell’opera principale.
Il gioco inizia durante il Red Wedding (evento che si colloca nella terza stagione della serie tv), i Forrester sono alleati di Robb Stark e assisteremo alla morte del lord Gregor Forrester e alla fuga del suo scudiero Gared Tuttle a cui Gregor aveva affidato la propria spada per consegnarla al suo erede al castello di Ironrath (proprietà del casato Forrester).
Qui verremo a conoscenza del giovane Ethan, erede in quanto i fratelli maggiori Rodrick e Asher non sono disponibili (il primo creduto morto in battaglia, l’altro esiliato per un crimine commesso in gioventù), della sorella Talia e del piccolo Ryon.
C’è anche la sorella maggiore Mira, ancella di lady Margaery Tyrell, la quale cercherà di aiutare la propria famiglia sfruttando le proprie amicizie nella nobiltà.
Il lavoro svolto dal team californiano è di prim’ordine, la storia è ben scritta, e la recitazione e il doppiaggio non hanno nulla da invidiare a quelli della serie tv, con scene di forte impatto emotivo che colpiscono come un pugno allo stomaco; l’unico neo è la totale assenza della lingua italiana, quindi se non si è in grado di comprendere l’inglese sarà impossibile capire quanto accade.
Gameplay
Il gioco è la classica avventura grafica che Telltale ci ha sempre proposto: ci sono i soliti quicktime events, dialoghi a scelta multipla, si può interagire con qualche oggetto, osservare l’ambiente, ma non c’è molta libertà; anche le decisioni che si prendono non sono così incisive nei confronti della trama, più o meno i risultati sono sempre gli stessi, la difficoltà è pressoché inesistente, chiunque può portare il gioco a termine, a patto di conoscere la lingua inglese.
Tutto sommato comunque è un gioco che si lascia giocare e non annoia mai, gli amanti del genere avranno modo di passare alcune ore in tranquillità e godersi l’ottima trama senza alcuna frustrazione.
Comparto tecnico
Sebbene il gioco giri su qualsiasi dispositivo, anche mobile, non si può certo dire di trovarsi davanti a qualcosa di bello da vedere: il motore grafico è lo stesso che gli sviluppatori californiani usano da sempre, la conta poligonale è bassa, la modellazione dei personaggi approssimativa, textures slavate, frame rate pessimo anche su macchine performanti, animazioni che risulterebbero brutte anche su una ps2, non regge di certo il confronto con giochi dello stesso genere come Until Dawn.
Di tutt’altra pasta è invece il comparto sonoro: le musiche comprendono ottimi brani originali e alcuni presi dalla serie tv, come la bellissima sigla che è presente all’inizio di ogni episodio del gioco.
Gli attori hanno svolto un egregio lavoro di doppiaggio e gli effetti sonori delle battaglie sono ben studiate.
Conclusioni
Game of Thrones è un buon gioco che offre diverse ore di intrattenimento grazie all’ottima trama e recitazione, ma non raggiunge l’eccellenza a causa di un comparto tecnico datato che non rende giustizia a quanto di buono è stato fatto dagli sceneggiatori.
Se siete amanti del genere e conoscete l’inglese non fatevelo scappare; se invece date importanza alla grafica e al tasso di sfida ignoratelo assolutamente.