Recentemente in Arizona, come ogni anno, si è tenuta la conferenza del Credit Suisse, in cui diversi importanti dirigenti dell’industria dei videogame hanno condiviso le loro personali riflessioni sullo scandalo delle Loot Box.
Tra questi troviamo il presidente di Take-Two, Karl Slatoff che, durante la manifestazione, alla richiesta di commentare le recenti controversie; Slatoff ha puntato il dito sui game designer e sui publisher, i quali hanno il compito di stimolare la fidelizzazione dei giocatori attraverso i contenuti.
Secondo il presidente di Take-Two, non è possibile forzare un consumatore a comprare qualcosa, ma è possibile creare il miglior contenuto possibile per incentivare il coinvolgimento dei consumatori. «Così è, e così sarà sempre», ha aggiunto.
Slatoff ha anche parlato di GTA V, prendendolo come esempio, e di come il team abbia rilasciato aggiornamenti gratuiti per la campagna e le varie attività per poi spostare l’attenzione, gradualmente, a GTA Online.
Le parole di Slatoff sono molto decise, su un tema, quello delle microtransazioni nei videogiochi, al centro del dibattito negli ultimi tempi.
Karl Slatoff sulle microtransazioni: «è impossibile forzare qualcuno all’acquisto»
Dario Gangi
Appassionato di videogiochi, informatica, anime e manga, comincia la sua carriera videoludica all'età di 4 anni con la sua prima console, la PlayStation 2. Dopo qualche anno acquista Nintendo DS e Nintendo Wii e, di recente, PlayStation 4 e PC. Generi preferiti: FPS e RPG. Gioco preferito: Kingdom Hearts, Destiny e The Last Of Us