Last Day of June
Cosa saresti disposto a fare per salvare la persona che ami? Con questa domanda Ovosonico e 505 Games presentano al mondo Last Day of June, nuova avventura tutta italiana che tratta i difficili temi dell‘amore, della morte e del ricordo. Ci sono giochi che lasciano emozioni, altri che le fanno vivere, personaggi per cui si prova simpatia, storie che instillano rabbia, che ci fanno commuovere o a volte disperare. Last Day of June è uno di quei titoli che sul piano emozionale riesce a farci andare al livello successivo in appena tre ore di gioco.
Le vicende
I protagonisti di questa storia sono i novelli sposini Carl, timido e impacciato e June, un’artista dolce e romantica, accompagnati dagli abitanti del villaggio in cui vivono, il bambino, la giovane donna innamorata, il cacciatore e il tenero vecchietto. Il loro idillio d’amore è però rotto da un incidente inaspettato e ogni tentativo di poter rimediare sarà vano, ogni evento porterà inesorabilmente verso un tragico destino. La perdita del partner è lo spezzarsi di un incantesimo, cambia la vita di chi rimane, e così accade al nostro protagonista. Gli sviluppatori di Ovosonico sono stati attentissimi e meticolosi a questo cambiamento anche sul piano contestuale: da un certo punto in poi gli ambienti cambiano radicalmente, i colori dolci tramutano un’atmosfera placida e rilassante in un quadro buio e tetro, che trasuda lo stato d’animo sofferente del protagonista, il quale, bloccato su una sedia a rotelle, si troverà a raccogliere i ritratti degli abitanti fatti da June, tramite i quali potrà cambiare il passato. Un meccanismo che ricorda da vicino il film The Butterfly Effect, in cui il protagonista Evan, interpretato da Aston Kutcher, è costretto ad aggrapparsi ai ricordi per poter cambiare il presente. Una volta raccolto un dipinto ci si trova ad andare indietro nel tempo, nei panni di uno degli abitanti, fino al giorno dell’incidente con qualche ora di anticipo, e si avrà modo di modificare il passato per poter evitare l’accaduto, facendo intrecciare le storie in un grande puzzle di rapporti di causa-effetto.
Gameplay
Il gameplay è scarno ed essenziale, il numero di azioni è limitato ma funzionale alla storia che si vuole raccontare, gli accadimenti si ripetono e a volte le azioni stesse, ma senza ridondanza, restituendo al meglio il disagio e il dolore che inevitabilmente permeano la storia. Questo non significa che ci si potrà adagiare sugli allori: il giocatore dovrà darsi da fare, e risolvere i piccoli puzzle di cui si compone quest’avventura grafica.
Dettagli tecnici
Sul piano tecnico, tutto sembra improntato alla massima resa artistica, e il risultato è assolutamente poetico sul piano visivo, con cromatismi e chiaroscuri che restituiscono ogni singolo stato d’animo e una colonna sonora che traina sapientemente la storia dall’inizio alla fine.
Conclusioni
Last Day of June è una storia che travolge sul piano emozionale, e risulta un’esperienza imprescindibile, che dimostra quanto gli sviluppatori italiani sappiano raccontare storie arrivando a picchi di poesia in aspettata e senza buchi di trama, affrontando tematiche complesse. Il ritorno al passato del titolo di Ovosonico regala al giocatore un intreccio di storie che raccolgono emozioni, morte e amore in maniera armonica ed equilibrata, offrendo al pubblico un’avventura pronta a commuovere i giocatori di ogni età.