L’EA Play è stata anche l’occasione per vedere per la prima volta Need for Speed Payback, annunciato solo qualche giorno fa.
Nel primo gameplay mostrato abbiamo potuto saggiare le molte novità che il titolo propone, a cominciare dalla “Modalità Rapina“, che per molti aspetti ricorda quanto visto nel primo Fast & Furious dove, su un’auto elaborata (in questo caso una fiammante Koenigsegg Regera), si va all’inseguimento di un camion con un carico prezioso.
Capiamo subito che l’intento di Criterion è quello di realizzare un open world ricco d’azione e quasi indistinguibile dai lungometraggi di genere, soprattutto grazie all’incalzare delle musiche e dei continui dialoghi tra Jess e Tyler, due dei tre protagonisti del gioco. Proprio loro sono la sorpresa del reveal: ognuno dei tre personaggi ha abilità uniche e una maggiore propensione all’utilizzo di determinate vetture come – da quanto ci è apparso – le Hypercar per Jess e le Muscle car per Tyler. Del terzo character non si è visto nulla, ma anche lui sarà controllabile dal giocatore, anche se non è chiaro se sarà possibile operare una scelta tra i personaggi, come visto in GTA V, oppure se questa sarà del tutto arbitraria in base agli eventi. Una cosa che salta all’occhio è l’utilizzo dei ralenty in stile Burnout 3: Takedown, sviluppato sempre da Criterion nel 2004, che sicuramente enfatizza alcuni momenti spettacolari ma rischia anche di spezzare l’azione se utilizzato senza moderazione.
Oltre a quanto si era venuto a conoscenza precedentemente, vedere questo primo gameplay ci ha fatto notare come l’utilizzo del Frostbite sta di anno in anno migliorando: tutto risulta più pulito e dettagliato e soprattutto le luci fanno la parte del leone.
Appuntamento ai prossimi aggiornamenti che sicuramente non tarderanno ad arrivare.
Speciale E3 – Primo gameplay per Need for Speed Payback
Marcello Ribuffo
Amante di videogames e altre cose da nerd, passando da Nintendo a Playstation fino al PC. Bisogna apprezzare sia i capolavori come Bioshock che oscenità come Alien Colonial Marines... Perché solo il male rende possibile riconoscere il bene.