Radeon RX Vega: molta richiesta e poche GPU disponibili

Le schede grafiche AMD Radeon RX Vega sono state appena lanciate e pur essendo maggiormente prodotti dedicati al mercato del gaming, sembra che i miners e gli sviluppatori di contenuti siano i segmenti del mercato più interessati alle nuove GPU, dando ai giocatori; questo significa che è un momento difficile per mettere le mani sulle ultime novità di punta di AMD dopo più di due anni di attesa.

Carenza di RX Vega fino a ottobre 2017

La mania del mining ha colpito infatti l’intera gamma di GPU di AMD che vanno da Polaris a Vega. In particolare la serie Vega sembra stia attirando parecchia attenzione da parte di sviluppatori di contenuti che vedono queste GPU come un’opzione migliore rispetto alla Vega Frontier Edition, che arriva a costare anche fino il doppio. Il problema è comunque che le schede grafiche AMD Vega sono state prodotte in pochi lotti e la domanda è alta, talmente alta che molte volte dai preorder non farle arrivano neanche sugli scaffali dei negozi. Secondo Videocardz, nonostante le affermazioni da parte di AMD, la quale afferma che la fornitura di schede grafiche Radeon RX Vega è stata ritardata per fornire un volume superiore al lancio, i numeri sono ancora troppo bassi. Si dice che questo lunedì il Giappone abbia ricevuto il loro primo lotto di schede grafiche Radeon RX Vega e in una quantità che non basterà a contenerne la richiesta. A causa di queste quantità limitate di vendita al dettaglio, i prezzi sono in aumento, il che comporta la scarsa probabilità di riuscire ad acquistare le RX Vega ai prezzi al dettaglio suggeriti da AMD, prezzi che non sono mai stati soddisfatti dopo il lancio. Le schede Radeon RX Vega 64 costano tra le 500 – 670 €, per le varianti raffreddate ad aria. È indicato da alcune fonti che i retailer hanno forti responsabilità riguardo i prezzi più alti, ma i rivenditori non stanno ottenendo una quantità abbastanza grande per sostenere la domanda e AMD non ha spedito abbastanza schede RX Vega, il che significa che non solo c’è una carenza enorme, ma le unità disponibili hanno prezzi alti.

HardOCP ha intervistato Chris Hook, Senior Director del Global Marketing and Public Relations presso AMD, il quale afferma quanto segue:

«Sarò sincero, una parte dei motivi che ci ha portato a lanciare Vega in poche unità è stato che volevamo assicurarci che ogni videogiocatore potesse mettere le mani su Vega, cosa per noi importante. Ora invece dobbiamo compensare le richieste dei miner, che sono alte.»

Di seguito la video intervista:

Ancora sottolineato da Digitimes, la loro relazione afferma che la carenza di schede RX Vega può durare fino a ottobre. Non dicono però se la fornitura ritornerà a uno stato normale, cioè se possiamo aspettarci di vedere la vendita di Vega vicino ai prezzi al dettaglio suggeriti. Mentre AMD è riuscita a chiudere il divario in termini prestazionali rispetto alla GTX 1080 e alla GTX 1070 di nVidia. Le varianti personalizzate di Radeon RX Vega 64 sono in arrivo a settembre, perciò ci si può aspettare qualche problema legato al raffreddamento e alle prestazioni ottimizzate.




AMD: nuove GPU a 7nm con acceleratore Hardware AI

Navi, sarà il nome in codice della prossima architettura grafica di AMD basata sui 7nm. Questa nuova architettura risulta ancora  poco nota, in quanto sia AMD che i vari outlets del settore cercano di mantenere puntati i loro riflettori sui prodotti appena usciti di cui i chip fanno parte della famiglia Vega di AMD che ha già debuttato sul mercato con la RX Vega 64 e RX 56. Novità sulla futura architettura AMD arrivano grazie al sito Fudzilla, il cui riferisce che i nuovi chip grafici saranno caratterizzati da circuiti di accelerazione AI. Questo tipo di accelerazione dovrebbe essere una tecnologia simile al tensor core di NVIDIA, tecnologia che l’azienda ha lanciato con la GPU Volta V100 all’inizio di quest’anno.

I primi acceleratori AI di AMD

Navi è l’architettura grafica di terza generazione di AMD progettata dal gruppo Radeon Technologies. L’architettura grafica si basa sui principi di efficienza energetica di Polaris e Vega. Navi è considerata la prima microarchitettura GPU concepita interamente sotto la supervisione del guru grafico e capo del Radeon Technolgies Group, Raja Koduri. Utilizzerà memorie HBM (High Bandwidth Memory), probabilmente di terza generazione o GDDR6 a seconda del prodotto per aumentarne le prestazioni e l’efficienza. Navi sarà la prima architettura grafica dell’azienda costruita sul prossimo processo FinFET di 7mm che sarà prodotto da GlobalFoundries. Sulla base di ciò e osservando la roadmap di GlobalFoundries, possiamo dedurre che l’architettura Navi dovrebbe sbarcare sul mercato tra il 2018 e il 2019.

Architetture grafiche AMD




Risolti molti bug con la nuova patch di Hellblade: Senua’s Sacrifice

Ninja Theory ha recentemente pubblicato Hellblade: Senua’s Sacrifice e, anche se il gioco conteneva una grandissima quantità di bug, era ipnotico in termini di design, arte e narrazione. Fortunatamente lo sviluppatore ha subito pubblicato una patch per risolvere molti di questi problemi.
La patch include le correzioni dei potenziali problemi di arresto della progressione, audio, localizzazione, combattimento, modalità di gioco e foto. Oltre alle correzioni di bug, gli sviluppatori hanno anche aggiunto dei piccoli ritocchi di gioco riguardanti il combattimento e i sottotitoli russi alla funzionalità di Hellblade. Inoltre, Ninja Theory ci fa sapere di star lavorando a ulteriori correzioni, in particolare sulla risoluzione dei problemi di prestazione che subiscono i giocatori con GPU AMD.




Intel: l’8° Gen dei Core i3 sarà un quad core con HyperThreading ?

Alcuni giorni fa sul famoso forum NGA Forum China, l’utente Baidu ha cominciato a far circolare leak sulle future cpu di fascia bassa targate Intel, ovvero l’i3-8300. Questo sembrerebbe non solo avere 4 core, ma anche l’HyperThreading. Baidu non è visto come un informatore molto attendibile ma un’altra fonte, PC EVA, ha confermato il leak dell’insider.

L’ottava generazione dei Core i3, i5 e i7

Intel sta scuotendo il mercato CPU con i processori mainstream Coffee Lake di 8 ° generazione, i Quad Core i3 e Hexa Core i5 e i7, non compatibili con LGA 1151. Prima di approfondire i particolari della notizia chiariamo alcune cose: come la maggior parte di voi saprà, la linea commerciale Intel – senza contare HEDT – è stata divisa in Core i3, Core i5 e Core i7. I Core i3 sono tradizionalmente CPU con Hyper Threading abilitato per 2 core fisici e 4 core logici. I Core i5 sono dei quad core con Hyper Threading disabilitato per 4 core fisici e 4 core logici. Infine, i Core i7 sono quad core con Hyper Threading abilitati quindi 4 core fisici e 8 core logici. Questa è una progressione logica delle prestazioni che è stata messa in atto però per poche generazioni.

Purtroppo per Intel, AMD ha rotto, dopo sette lunghissimi anni, il silenzio nel campo delle CPU x86 rilasciando sul mercato nuovi prodotti sviluppati attorno alla sua nuova architettura Zen, architettura che sembra potrà rendere la società molto competitiva sul mercato dando (a favore della libera competizione) del filo da torcere a Intel. AMD ha infatti lanciato i processori come il Ryzen 1200 con 4 core fisici e 4 core logici ad un competitivo prezzo di soli 109 euro, il tradizionale Core i3 ha perso quasi tutte le ragioni di esistenza sul mercato. Il dual core Intel Core i3 7100 ha solo 2 core fisici e costa 15 euro in più del quad core di Ryzen. Il quad core Intel Core i5 7400 dispone di 4 core fisici e costa 70 euro in più rispetto alla controparte AMD. In altre parole, Ryzen ha reso la linea entry level e mid range di Intel veramente poco competitiva nel rapporto prezzo/prestazionale, quindi la società di Santa Clara si appresta a rispondere. Le CPU dual core si apprestano ormai ad essere obsolete ed Intel sembra esserne a conoscenza tanto che nella sua prossima generazione di processori denominata Coffee Lake, l’entry level Core i3-8300 sembra che disporrà di 4 Core e 8 Threads. Quindi cosa lo differenzia dal Core i5? Sappiamo che variante i3 non sarà dotata della tecnologia Turbo Boost in modo che il processore funzioni al massimo della frequenza che dispone. Quindi una possibilità per le varianti i5 potrebbe essere 6 core fisici ma con l’Hyper Threading disabilitato per differenziarla dalla linea i7, anche se alcune SKU consentiranno anche l’overclocking spinto. Ma allora cosa succede con i7? L’8a generazione Coffee Lake Core i7 non solo ha 6 core fisici ma anche 6 core logici per un totale complessivo di 12 thread. Di seguito sono riportate le specifiche complete della linea:

La fonte ha anche rivelato la linea temporale per i processori:

  • La produzione di massa dei PCH Coffee Lake è iniziata dai primi di agosto e viene elencata in ottobre.
  • Gli Engineering Sample di Cannonlake PCH  sono stati tolti dalla vendita alla fine di luglio di quest’anno, a novembre inizierà la produzione di massa dei QS che usciranno entro gennaio del prossimo anno, con la quotazione entro la fine di febbraio 2018.
  • Gennaio 2018, le serie 200 e H110 saranno tolte dalla produzione e sostituite da Coffee Lake-S.

Una conferma da parte di ASRock ha anche rivelato che Intel non sarà in grado di supportare i processori Coffee Lake sul chipset serie 200. Ciò significa che la nuova piattaforma Z270 Skylake non sarà in grado di supportare le offerte di Intel Coffee Lake. Anche se questo lo abbiamo già visto da Intel per un bel po’ di tempo, le cose dovrebbero cambiare a causa del monopolio della società che viene rotto con Zen. Tuttavia, questo non sembra essere il caso per quanto riguarda la gestione di Intel. Poiché i processori Intel di 8° Generazione non funzioneranno sul socket LGA 1151, ciò significherebbe che le schede madri serie 100 e 200 non supportino i processori basati su Coffee Lake-S. Questo include i 6 core fino alla parte Celeron. Mentre è stato originariamente pensato che il supporto potrebbe essere incluso, si pensa che Intel sta lavorando su una nuovo socket LGA 1151 v2 che, pur avendo lo stesso numero di pin non permettera la retro compatibilità con  il vecchio LGA 1151. Quindi questo nuovo LGA 1151 sarà la nuova serie 300. Ad ogni modo Intel sembra molto fiduciosa delle proprie scelte di mercato. AMD al contrario ha sempre avuto una filosofia di primo consumo molto aggressiva, mentre Intel può essere dichiarato solo come un netto contrasto con lo stesso. Dal momento che il socket è praticamente lo stesso per tutti gli scopi, la non compatibilità sarà causata da un “blocco” tramite il microcode a limitare la compatibilità all’indietro, possiamo quindi solo supporre che Intel sta facendo questo per stimolare più vendite. Intel non si rende conto su che minaccia sia l’architettura Zen di AMD che fino adesso sta facendo le mosse giuste per poter contrastare Intel.

 

La serie Coffee Lake-S avrà due varianti, 4 + 2 (Quad Core + GT2 Graphics) e 6 + 2 ( Hexa Core + GT2 Graphics). La variante 4 + 2 avrà una dimensione di 126mm2 mentre la variante 6 + 2 avrà una dimensione di 149mm2 che è la stessa delle future varianti di Coffee Lake X. La grafica sarà la stessa della 9° Gen con 24 EU e la variante più potente sarà chiamata UHD Graphics 730. Una delle notizie trapelate più interessanti è stato il diagramma a blocchi CNL-PCH che descrive i processori di serie Lake Lake-S e Coffee Lake-H. Intel manterrà intatto il supporto sul CNL-PCH. Sul nuovo chipset significa che Intel ha dato la possibilità di cambiare il socket e considerando la struttura inusuale della matrice e successivamente il supporto per i processori da 10 nm, ci si può aspettare che ciò accada. LGA 1151 avrà già servito due generazioni di processori da allora, Skylake e Kaby Lake. A partire dai dettagli, abbiamo i processori della serie Coffee Lake-S / H in grado di supportare la memoria DDR4 2400 MHz nativa in modalità dual channel. Le GPU su questi chip consentono il supporto per la connettività DP 1.2 a HDMI 2.0 e HDCP 2.2. Ci sono anche diverse linee x16 PCIe Gen 3.0 che possono essere utilizzate per alimentare schede grafiche discrete e pannelli eDP per una maggiore velocità delle immagini. Il PCH Cannonlake serie 300 dispone di due controller Alpine Ridge per fino a 4 porte USB Type-C. Non sappiamo l’esatta quantità di piste PCIe offerte dal PCH ma sembrano tante. Le linee PCIe 3.0 offrono due slot M.2 per il supporto Optane/SSD. Un slot PCIe 3.0 x4 e 3.0 x1 è alimentato anche dal PCH, ma c’è anche un lettore SD Card. L’ I/O comprende anche la porta Ethernet GbE PHY, il sensore di impronte digitali, NFC, codec, touch screen, 6 porte Type A/C USB 3.1, fotocamera UF, ODD, HDD 2x SATA 3 e il controller Douglas Peak che offre WiGig + Supporto Wi-Fi + BT.




AMD RX Vega è ufficiale: tanta potenza a partire da 400 dollari

AMD dopo grande attesa ha presentato le Radeon RX Vega, schede grafiche di fascia alta che dovranno andare a competere con le GTX 1080 e 1080 Ti di NVIDIA. L’azienda torna in pieno stile proponendo delle schede ad alte prestazioni e con tanta potenza con un prezzo competitivo di 399 $, smentendo le voci che parlavano di un prezzo di 1000$. La versione più potente e raffreddata a liquido costa 500 $, e tutte le schede saranno ufficialmente in commercio dal 14 agosto. Le varianti sono tre in tutto. RX Vega 56, RX Vega 64 ad aria ed RX Vega 64 a liquido come detto nella news in precedenza. Le nuove Vega portano tante novità: Rapid Packed Math, High Bandwidth Cache Controller, Geometry and Pixel Engines, tutte tecnologie che dovrebbero aiutare a ottenere migliori prestazioni con API di basso livello come DirectX 12 e Vulcan. I nuovi Compute Unit, secondo AMD possono offrire fino il 200% di throughput in più rispetto alle architetture Radeon precedenti. Rivista anche la VRAM, con ben 8 GB di HBC (High Bandwidth Cache) e che dovrebbe raddoppiare le performance del bandwidth per ogni pin. Il risultato è un’ampiezza di banda superiore del 60% rispetto alla VRAM GDDR5. Tutto questo per arrivare a 13,7 TFLOPS di potenza bruta, che sono moltissimi e più che sufficienti per ogni gioco e applicazione oltre che tutto ciò che riguarda la realtà virtuale. Facendo un confronto, la precedente R9 Fury X arriva a 8,6 TFLOPS. La nuova RX Vega offre  le nuove uscite video HDMI 4K60 e DisplayPort 1.45.

 

Data di uscita e Radeon Pack

Dal prossimo agosto – o al più tardi a settembre – potremo comprare le nuove schede reference ai prezzi indicati. Da ricordare che in Italia verranno aggiunte le tasse del 22% di IVA, il ricarico del venditore ed eventuali altre variazioni. Ci sarà da vedere che prezzidesign daranno alle RX Vega i vari produttori come Sapphire, MSI, Asus e altre compagnie. AMD ha fatto sapere che saranno disponibili anche dei pacchetti speciali chiamati Radeon Pack. Un Radeon Pack è uno sconto che viene offerto solo se si acquista una RX Vega e se il pacchetto hardware include uno schermo con tecnologia FreeSync, un Ryzen 7 e una scheda madre 370X, e si avrà modo di avere uno sconto totale di 300 $. Suddivisi in 200 $ sullo schermo e 100 $ sulla CPU. In alcuni paesi i pacchetti includeranno anche Wolfenstein II: The New Colossus e Prey, per un valore commerciale di circa 120 $ . Una mossa molto vantaggiosa che dà ad AMD un notevole vantaggio verso chi voglia aggiornare o assemblare il primo PC da Gaming.

 

Settore professionale

AMD ha presentato anche la Radeon PRO WX 9100 e la Radeon PRO SSG. Si tratta di due schede grafiche professionali basate ovviamente su architettura Vega. La prima offre 12,3 TFOPS di potenza, secondo AMD si avranno il doppio delle prestazioni rispetto le precedenti GPU di fascia professionale della serie Radeon PRO. Sulla Pro WX9100 troviamo 16 GB di HBC. Nella demo AMD ha mostrato il caricamento di un render che sarebbe stato difficoltoso su architetture precedenti, si ha un 51% in più di bandwidth, e fino 2,6 volte prestazioni per watt maggiori, e miglioramenti in diversi altri parametri. La Radeon Pro SSG è il prodotto più potente, costoso e estremo per quanto riguarda sempre il settore professionale, caratterizzato dalla presenza di un  NVMe. Questa scheda offre le stesse caratteristiche della WX 9100, ma ha ben 2 TB di memoria. Caratteristiche che secondo AMD rendono possibile l’editing nativo e fluido di video 8K com’è stato mostrato in un video usando Adobe Premiere Pro. Sulla WX 9100 AMD offre fino tre anni di garanzia con una possibilità di espanderli fino a sette anni. La Radeon Pro SSG ha invece solo due anni di garanzia. Le due schede, come tutti i prodotti professionali, usano driver specifici e ottimizzati in modo diverso rispetto quelli delle schede consumer. La Radeon Pro WX 9100 e Radeon Pro SSG saranno disponibili a partire dal 13 settembre al costo di 2.199 e 6.999 $.




AMD RX Vega: confermati i modelli ad aria e a liquido

L’intera lista di schede grafiche Radeon Vega di AMD è  trapelata, composta da Vega 10, Vega 11, Vega 12 e Vega 20 GPU. La conferma arriva da un registro ufficiale della CEEÈ la prima conferma ufficiale dell’esistenza delle 4 schede grafiche. Vega 11 è una medio gamma che dovrebbe sostituire Polaris 10/20 e le RX 570/580. Vega 12 è una scheda ancora non identificata, anche se il registro la mostra come una scheda professionale. È possibile che andrà a far parte di Vega mobile e che sarà possibile trovarla nei Macbook futuri. Abbiamo anche Vega 20, la quale sarà la scheda più performante e potente delle Vega di AMD, per quanto se ne può sapere adesso. Questa GPU avrà in futuro la tecnologia Radeon Instinct accelerators, 32 GB di memoria HBM2 e si crede che disponga di un calcolo a doppia precisione completamente sbloccato. Basta dire che questa GPU sarà molto costosa e rivolta ai mercati AI e al mercato dei machine learningInfine, abbiamo Vega 10 che è la GPU che in molti stavano aspettando: il registro conferma l’esistenza di almeno tre diverse versioni di Vega 10, tutte posizionate per competere con le schede grafiche di fascia alta di NVIDIA sul mercato dei videogame. Quindi, senza aspettare altro tempo guardiamo subito subito i dettagli.

Le AMD Radeon RX Vega Gaming arriveranno in tre versioni: Vega 10 XTX, XT & XL

Vega 10 XTX sarà la top di gamma delle Vega 10 con 64 unità di calcolo e 4096 stream processors. Questi chip saranno i migliori, con un clock più alto, e avranno due modelli, ad aria e a liquido. Ci saranno due GPU Vega 10 che saranno raffreddate solo ad aria, le Vega 10 XT e Vega 10 XL. Vega 10 XT, proprio come la versione XTX avrà 64 unità di calcolo e 4096 stream processors. Le differenze tra le due versioni saranno il TDP e le velocità del clock. Non ci saranno versioni raffreddate a liquido della variante XT, mentre sono previste sia versioni liquide che raffreddate ad aria dell’XTX. Infine, abbiamo il chip Vega 10 XL. E si pensa sarà la più venduta delle Vega poiché sarà la meno costosa delle tre, con solo 56 delle 64 unità di calcolo abilitate, pari a 3584 stream processor. Proprio come Vega 10 XT, tutte le versioni di Vega 10 XL saranno raffreddate ad aria e ancora una volta come il suo fratello maggiore verranno raffreddate anche a liquido. Siamo abbastanza contenti di vedere che AMD stia offrendo agli AIB l’opportunità di modificare tutte le Vega 10, che certamente avranno un design unico.




Destiny 2: Bungie annuncia la data della beta per PC e i requisiti di sistema

Dopo la beta che si è tenuta per console dal 18 luglio, Destiny 2 farà il suo ingresso nella Master Race. Infatti Bungie ha annunciato le date e i requisiti minimi e consigliati per poter giocare alla beta di Destiny 2 anche su PC.
La fase di beta inizierà il 28 agosto, con l’accesso anticipato per chi ha prenotato il gioco, mentre l’open beta inizierà un giorno dopo, il 29 agosto e terminerà il 31 dello stesso mese.
Bungie ha rilasciato anche i requisiti minimi e quelli consigliati e anche gli acquisti da fare per chi volesse fare un upgrade al proprio PC per far girare al meglio Destiny 2.

CPU
Intel – Core i5-2400
AMD – Ryzen R5 1600X
GPU
Nvidia – GeForce GTX 970
AMD – Radeon R9 390
RAM
8GB
CPU
Intel – Core i3-3250
AMD – FX-4350
GPU
Nvidia – GeForce GTX 660 2GB
AMD – Radeon HD 7850 2GB
RAM
6GB
CPU – Intel Core i5-7400
GPU – Nvidia GeForce GTX 1060 6GB

Minimi

CPU – Intel Pentium G4560

GPU – Nvidia GeForce GTX 1050 2GB
CPU – Intel i7-7700k
GPU – Nvidia GeForce GTX 1080Ti 11GB



AMD Ryzen Threadripper: in uscita il 10 Agosto in una custodia molto accattivante

AMD svela ufficialmente l’imballaggio di Ryzen Threadripper X399 HEDT

Che Intel sia stata colta di sorpresa da AMD suona abbastanza ovvio. Come si può vedere dalle notizie sul web, l’azienda di Santa Clara ha interrotto il mercato desktop principale e presto dovrebbe fare lo stesso con il segmento desktop High-end. Mentre Intel offre la propria famiglia Core-X sulla piattaforma X299 HEDT, AMD offrirà la propria offerta sulla piattaforma X399 HEDT. Intel potrebbe avere chip fino a 18 core che arriveranno in pochi mesi, ma AMD sta fornendo prodotti a prezzi molto competitivi, suggeriti per essere altrettanto efficaci. Su Twitter il CEO di AMD, Lisa Su, ha presentato l’imballaggio ufficiale della famiglia di CPU Ryzen Threadripper: sono molto accattivanti e ben costruite rispetto alle solite scatole prodotte sia da AMD che da Intel. Il chip viene fornito in un grande contenitore a forma di scatola con bordi curvi. Sembra essere realizzato in un materiale di lega forte e presenta una copertura in plastica o vetro sul fronte, e il logo Ryzen Threadripper è inciso. Il chip può essere visto attraverso la parte trasparente proprio come i processori mainstream, ogni Ryzen Threadripper avrà la denominazione stampata in nero chiaro sul IHS. L’AMD Ryzen Threadripper sarà un’alternativa più conveniente e molto veloce rispetto alla famiglia Intel Core-X HEDT e non rimane che aspettare per saperne di più durante il Siggraph 2017. AMD lancerà anche le CPU Ryzen Threadripper in vendita al dettaglio il 10 agosto, quindi assicuratevi di segnare la data nei vostri calendari se avete intenzione di acquistarne uno. Rapporti dall’Estremo Oriente riportano che AMD abbia limitato le quantità di chip Ryzen Threadripper al lancio in modo da velocizzare le prime vendite per chi aspetta in impazientemente questa nuova CPU.

Il CEO di AMD, Lisa Su con in mano la nuova scatola dei Threadripper.

AMD Ryzen Threadripper 1950X a 999 $

AMD Ryzen Threadripper 1950X è il chip di punta della famiglia Threadripper X399. Il chip dispone di 16 core, 32 thread. I clock  hanno una base di 3,40 GHz, con boost da 4,00 GHz e la tecnologia XFR dovrebbe aiutare ad avere prestazioni e stabilità migliori. Il chip avrà 32 MB di cache L3 e 8 MB di cache L2 che ammonta a 40 MB di cache totale. Sul processore saranno disponibili 64 piste PCIe di cui 60 possono essere utilizzate da schede grafiche discrete e dispositivi di storage PCIe NVMe. Il chip al lancio costerà 999 $ in America che in Italia equivalgono a 1050 euro compreso di iva.

AMD Ryzen Threadripper 1920X a 799 $

Il secondo chip della linea Threadripper è il Ryzen Threadripper 1920X che dispone di 12 core e 24 thread per un prezzo di soli 799 $ in America, che in Italia sono sulle 838 euro compreso di iva. Il chip 12 core di Intel in termini di confronto costa 1200 $ (1256 euro con iva). Il chip dispone di un clock base di 3,50 GHz e boost da 4,00 GHz. Mantenendo le cose in linea e se il chip viene fornito con la stessa configurazione del 1950X, avremo a disposizione 32 MB di cache L3 e 6 MB di cache L2 per un totale di 38 MB di cache. Il chip avrà la stessa quantità di corsie PCIe come il 1950X.

Risultati ufficiali delle prestazioni su Cinebench R15 di AMD Ryzen Threadripper:

Entrambi i chip avranno un TDP di 180 W che è più alto rispetto alle offerte di Intel Core X che offrono max a 165 W. Resta da vedere come questi chip lavoreranno rispetto la controparte Intel in termini di efficienza, cosa che Intel non sta facendo tanto bene ultimamente.




I primi risultati delle prestazioni dell’Intel Core i9-7960X

Un leak del prossimo processore in uscita, l’Intel Core i9 7960X, mostra il punteggio su Geekbench registrando prestazioni impressionanti grazie ai suoi 16 core, e si scontrerà contro la nuova CPU di AMD Threadripper 1950X. L’arrivo del Core i9 7960X è previsto per il prossimo anno e sarà pienamente compatibile con la piattaforma X299 per Skylake-X. Avrà un prezzo di 1699 $, che in Italia equivale a circa 1457 Euro e, calcolando l’iva, andrà oltre i 1600 Euro, un prezzo molto alto anche se le prestazioni sono degne di nota. Il processore vanta 5238 punti nei risultati single core e 33.672 punti nei risultati multi core. Questi sarebbero numeri impressionanti per qualsiasi altro chip ma, rispetto a quanto ci si aspettava dai 16 core, sono numeri bassi. Infatti, se si esaminano i punteggi ottenuti dal Core i9 7900X che ha 10 Core / 20 thread, si possono vedere risultati molto simili in tutte le categorie, eccetto la categoria Floating Point & Memory. La ragione è ovvia: il chip sembra essere fissato a 2,5 GHz, che è un clock molto basso, parlando di un 16 core.

Il benchmark è stato condotto il 21 luglio 2017 e il sistema di prova ha le seguenti specifiche:

OS: Windows 10 64 bit
Motherboard: ASUS PRIME X299-Deluxe
RAM: 32 GB
CPU: Core i9-7960X (16 Cores / 32 Threads)
CPU Clock: 2.51 GHz (All-Core)
L1 Cache: 1 MB
L2 Cache: 16 MB
L3 Cache: 22.5 MB

Inoltre capiamo un paio di cose sul Core i9 7960X da queste specifiche. Intel non ha ufficialmente rivelato la dimensione della cache L3 del processore, ma possiamo vedere che dovrebbe essere di 22,5 MB. Il sito wccftech ha creato un confronto della nuova CPU contro il Threadripper 1950X di AMD (anche questo 16 core e 32 thread) e con le “vecchie” CPU Skylake-X, precisamente il Core i9 7900X.

Il Core i9 7900X attualmente vince in termini di prestazioni per prezzo, ovviamente stando ai risultati di Geekbench 4.0. Tuttavia bisogna tenere presente che questi risultati sono molto diversi dai parametri di calcolo come quelli su Cinebench R15, dove Threadripper supera Intel. In questi scenari AMD è più prestante di circa il 40% in base ai numeri di Cinebench. Dal momento che esiste un mercato molto grande per quanto riguarda le applicazioni di rendering, si può prevedere che questi chip andranno a ruba. AMD ha infatti portato il mondo delle CPU multi core anche a portata di consumer medio. Tuttavia, il Core i9-7960X ha un rapporto prestazioni/prezzo assolutamente esagerato. Il punteggio è certamente frutto del  fatto che si tratta di un Engineering sample, a giudicare dal clock da 2,5 GHz. Si spera in un aumento di clock di almeno 500 Mhz che incentiverebbe non poco gli utenti all’acquisto.




Intel: Coffee Lake in arrivo

L’arrivo di Coffee Lake nei negozi è previsto in pochi mesi. Dal punto di vista dell’architettura, questi chip di ottava generazione rimangono quasi identici a Skylake. Tuttavia si distinguono per la presenza di 6 core, le prime CPU su Socket LGA1151 ad averli. Il loro lancio sarà un nuovo tentativo di risposta ad AMD Ryzen. Se l’aspetto tecnico dei Coffee Lake non merita particolari approfondimenti, considerato che la scheda tecnica parla da sé, c’è tanto da dire riguardo il posizionamento di mercato e su che fascia verranno piazzati. Secondo delle fonti ufficiali in fascia alta abbiamo: il Core i7 8700K con 6 core, un clock a una frequenza base di 3,70 GHz e Hyperthreading (SMT) che permette di gestire un totale di 12 thread. Il chip comprende una cache L3 da 12 MB e un TDP di 95W. Le frequenze sono più alte rispetto a quelle del nuovissimo Core i7 7800X su LGA2066, che non supera i 3,50 GHz di base e ha un TDP di 140W. I 6 core a 3,70 GHz tuttavia, consentono il Core i7 di superare il Ryzen 5 1600X e tutto ciò non sembra una coincidenza, presumendo sia il diretto rivale. Intel prevede anche una versione “non-K“, il Core i7 8700, la cui frequenza scende bruscamente, come nelle generazioni precedenti: di base 3.20 GHz. Più interessante, il Core i5 8600K, ha anche 6 core a una frequenza inferiore di 3,60 GHz. Differisce anche dal Core i7 dall’assenza di Hyperthreading e una cache L3 a 9 MB e il TDP rimane a 95W come per i Core i7. La numerazione completa della gamma è prevista fino 8400. La frequenza dei Core i5 di quest’ultimo è limitata a 2,80 GHz, ma manterrà i 6 core con un TDP non superiore di 65W. Previsti anche i Coffee Lake per il mercato mobile. Può essere trovato nelle versioni di fascia alta con 6 core ed è la prima volta che il mobile vede la presenza di un 6 core, il tutto a una frequenza molto più bassa. Gli attuali campioni per mobile hanno 2,00 GHz con un TDP di 45W. Ma probabilmente la cosa più interessante è la nuova piattaforma Coffee Lake-U. Dei test che circolano in questo momento mostrano una CPU quad core a 2,00 GHz e 6 MB di cache con Hyperthreading e un tipo di chip grafico GT3e con eDRAM, il tutto con un TDP di 28W. Un miglioramento notevole, poiché Intel precedentemente ha proposto qualsiasi tipo di CPU “U” con due core e per avere un quad core bisognava avere una CPU della linea “H” che hanno un TDP di 45W.