Destiny 2

Destiny 2 non è certo un gioco da recensire dopo poche ore di gameplay: bisogna dedicargli il giusto tempo per scoprire e completare la maggior parte delle missioni sia primarie che secondarie e fare la conoscenza più approfondita di attività un po’ più complesse come gli Assalti, il Cala la Notte o L’Incursione.
È per questo motivo che ho voluto scrivere questa recensione dopo giorni di prova e soprattutto dopo l’uscita delle attività end-game come il raid e le Prove dei Nove.
Ma, adesso che ogni angolo è stato esplorato, veniamo un po’ a questo nuovo, succulento titolo di Bungie.

Il 9 settembre 2014 fa ha fatto la sua comparsa il primo capitolo e, a distanza di ben 3 anni dall’uscita del suo celebre FPS, Bungie torna con il sequel di uno shooter sci-fi che ha lasciato il segno con componenti RPG e soprattutto con una marcata impostazione social.
Il nuovo capitolo firmato Bungie è stato presentato durante una live tenutasi su Twitch il 31 marzo 2017, live streaming che è stata preceduta da un piccolo trailer che accennava la trama che avremmo trovato in Destiny 2.
Infatti, essendo un sequel, i fatti accaduti durante i 3 anni di Destiny si riprendono anche nel secondo capitolo, ma Bungie ha fatto sì che anche chi non avesse mai giocato Destiny e quindi non conoscesse approfonditamente la lore potesse senza problemi, seguire la trama, che risulta molto piacevole e intrigante.

Una delle caratteristiche che ha lasciato insoddisfatti moltissimi giocatori nel primo capitolo è stata infatti la storia, che presentava buchi di trama e una pessima narrazione, ma con Destiny 2 Bungie è riuscita a colmare in gran parte questo vuoto, creando una trama avvincente e allo stesso tempo lineare e ben strutturata. La nostra avventura comincia con il rapimento, da parte della Legione Rossa dei Cabal, del Viaggiatore, figura misteriosa che ha donato alla Terra e agli esseri umani la Luce, una forza che ha creato i Guardiani, fornendo loro dei poteri sovrannaturali, come lo Spettro che riesce a riportare in vita il proprio guardiano.
Il rapimento del Viaggiatore, però, ha causato la perdita di questo potere e l’attacco dei Cabal, guidati dal comandante Ghaul, ha solo peggiorato le cose, creando un mondo senza Luce e pieno di distruzione.
Il piano di Ghaul non è quello di distruggere il Viaggiatore, ma quello di impossessarsi della Luce e usarla per creare un esercito Cabal immortale.
Le circa 15 missioni di storia sono parecchio lunghe, se paragonate a quelle di Destiny, e regalano più di 12 ore di gioco. Anche la trama è migliorata moltissimo, si nota una più grande attenzione verso il metodo di narrazione, inserendo varie cutscene che riescono a raccontare e a rispondere a molti interrogativi che aveva lasciato il precedente capitolo. L’ottima trama è sorretta da una personalizzazione dei personaggi che è indubbiamente eccellente.
La longevità della storia è sorretta da molte missioni secondarie, chiamate Avventure, che ci offrono parecchie altre ore di gameplay. Le avventure sono sparse per tutti i pianeti/satelliti che visiteremo, ma molte missioni faranno riferimento ad avvenimenti accaduti durante il primo capitolo, quindi, se non si è a conoscenza della lore di Destiny, alcune parti potranno presentarsi poco chiare, ma non più di tanto, visto che i riferimenti sono superficiali e semplici, dato che Bungie ha voluto mantenere un legame con la storia dietro Destiny rendendo fruibile a tutti il contenuto del secondo capitolo.

La nostra avventura ci porterà a visitare i satelliti Titano, Nessus e IO e, come nel primo capitolo, il pianeta Terra.

Titano, luna più grande di Saturno, è stato invaso dall’Alveare. La particolarità di Titano è quella di non avere una terra ferma, e la nostra avventura si svolgerà all’interno di una gigantesca stazione di estrazione del metano.
Nessus è invece un asteroide che orbita attorno al Sole, a Giove e a Nettuno: questo planetoide sarà colonizzato dai Vex, che lo hanno reso simile a Venere. Su Nessus faremo la conoscenza di FailSafe, la simpatica voce che ci ha accompagnato durante la Beta.
Ultimo satellite che incontreremo sarà IO, satellite naturale di Giove, in cui troveremo basi cabal e incontreremo anche i caduti.
In questi luoghi si potranno svolgere, oltre alle missioni secondarie, anche delle speciali attività chiamate “Settori perduti“, che prevedono l’arrivo di orde nemiche e un mini-boss da sconfiggere per poi aprire la cassa che custodisce.
Queste attività rendono sicuramente il gameplay di Destiny 2 molto più duraturo, si potranno contare circa 50 ore di gioco, per completare tutte le attività principali e non, se contiamo anche la possibilità di creare altri 2 personaggi e quindi rifare queste attività, la durata complessiva del titolo si triplica.

Se Bungie, tramite trama, narrazione e ambienti, è riuscita a migliorare quello che era il progetto iniziale di Destiny, con il Crogiolo (modalità PvP) ha fatto qualche passo indietro, creando un ottimo e divertente gunplay, ma al contempo lasciando al giocatore ben poca scelta delle attività.
Il gunplay del primo capitolo è stato completamente stravolto: non ci sono più scontri 6v6 o 3v3, ma tutte le partite si svolgono con una squadra composta da 4 giocatori, quindi un 4v4; la disposizione delle armi è cambiata, adesso fucili a pompa, fucili di precisione e fucili a fusione appartengono alla categoria delle “Armi distruttive“, lasciando il posto ai fucili automatici, a impulsi, da ricognizione e ai cannoni portatili, che occuperanno il primo slot e il secondo.
Le modalità che potremo scegliere saranno: “Partita Veloce” e “Partita Competitiva“.
Partita Veloce ci farà giocare a modalità come “Scontro” o “Controllo“, mentre l’altra playlist ci darà l’opportunità di lanciarci in attività competitive come “Detonazione” o “Sopravvivenza“.
Il tutto è accompagnato dai commenti di Lord Shaxx che ci divertirà con le sue stravaganti frasi ad effetto ed esilaranti esultanze.

Per salire di potere, Destiny 2 ci offre la possibilità di esplorare i nuovi satelliti e affrontare eventi pubblici, missioni secondarie e Settori Perduti per poter ricevere armamenti più potenti, ma è qui che arriva il tasto dolente: il Farming.
Il grinding è diventato molto semplice, basta completare una partita nel Crogiolo (sia vinta che persa), un evento pubblico o una qualsiasi attività per poter ricevere armamento raro o leggendario, quindi basta ripetere queste attività per riuscire a salire velocemente di livello.
Ma il grande problema è il loot-system che, sì, riesce a regalarti armamenti più forti, ma non gratifica per niente. Tutti possono ricevere un loot più potente del tuo anche se hanno fatto una pessima partita in Crogiolo, perdendo.

Passando all’aspetto tecnico di Destiny 2, non si può non soffermarsi sul motore grafico utilizzato che è lo stesso del precedente capitolo, ma con modelli poligonali dei vari nemici, personaggi e NPC completamente rivisti. Adesso le skin sono molto più curate e dettagliate, così come gli ambienti, molto più vasti, godono di giochi di luce e ombre che rendono il tutto un po’ più realistico il titolo.
La grafica rende il gioco molto più piacevole agli occhi, regalando a Destiny 2 un tocco di “next-gen”, anche se il gioco continua a girare a 30 FPS fissi anche sulle console più potenti come PS4 Pro e Xbox One X.
Eccellente anche il comparto sonoro, con soundtrack che ben si amalgamano alle ambientazioni e ai ritmi di gioco, creando un’atmosfera che contempera benissimo l’elemento epico con il mistero che permea l’intera storia.
Bungie ci ha viziati con le magnifiche soundtrack di Destiny, e continua a farlo con questo nuovo capitolo, con le composizioni di Michael Salvatori, Skye Lewin, Paul Johnson, Rotem Moav e Pieter Schlosser.

Bungie ha saputo imparare dagli errori commessi nel primo Destiny ed è ritornata con un secondo capitolo bello, avvincente ed equilibrato, con una buona trama e un gameplay unico.
Anche un neofita riuscirà a godersi l’enorme panorama di attività che Destiny 2 offre, riuscendo ad ammaliare la maggior parte dei giocatori con un mix di trama, gameplay e con un comparto tecnico davvero ben congegnato.




Le origini di Destiny

Destiny è probabilmente uno dei titoli più ambiziosi mai creati. L’opera di Bungie – sviluppatore conosciuto soprattutto per la serie in esclusiva Xbox Halo – ha avuto un percorso lungo e travagliato già dagli albori, quando la software house americana mosse i primi passi nel mercato videoludico.

Dall’inizio al destino

Dopo la creazione di Gnop!, vero e proprio clone del celebre Pong, nel 1990, si decise di passare a qualcosa di più complesso, uno sparatutto bidimensionale denominato Operation Desert Storm che contribui alla creazione della Bungie, così come la conosciamo oggi. Ma il titolo della svolta fu Pathways into Darkness, sparatutto in prima persona che ebbe un forte impatto sul mercato, divenendo uno dei titoli più venduti nel 1993.
Bungie finalmente crebbe in popolarità e grandezza, aprendo delle succursali in grado di ampliare il lavoro. Questo portò alla creazione di Oni, primo titolo su console che, nel 1999 vinse il  Game Critics Award come miglior gioco azione/avventura. La pubblicazione effettiva avvenne però nel 2001, su PlayStation 2PC e MacOS e consisteva nell’unione – inedita sino a quel momento – di sparatutto in terza persona e combattimenti corpo a corpo. Prendeva ispirazione da capisaldi della fantascienza come Ghost in the Shell ma, nonostante ciò, fu un flop commerciale, tanto che la succursale californiana di Bungie fu costretta a chiudere dopo soli quattro anni.
Il nuovo millennio avvenne un fatto importante: Microsoft decise di acquistare la software house statunitense per 30 milioni di dollari. Questo diede vita ad una delle partnership più fruttuose degli ultimi anni, ponendo le basi al progetto più ambizioso fino a quel momento: Halo.
Halo: Combat Evolved fu un titolo che segnò un’epoca e da allora, gli sparatutto in prima persona, non furono più gli stessi. Fu in tutto e per tutto una killer application per la nuova Xbox e portò tantissime innovazioni nel genere che oggi si danno per assodate, come l’utilizzo di mezzi sul campo, l’HUD posto direttamente sull’arma e un’IA fuori dal comune. Il successo di Halo però non impedì al fondatore di Bungie, Alex Seropian, di lasciare il posto, sentendosi ingabbiato sul piano creativo da una casa pressante come Microsoft. Questo non impedì comunque alla software house di bissare il successo, prima con Halo 2, poi con Halo 3, fino al 2007, anno in cui la partnership cessò.
Bungie voleva assolutamente lavorare su qualcosa di nuovo, di inedito, e fu così che si avviarono i progetti per Tiger, conosciuto successivamente col nome di Destiny.

Un romanzo videoludico

Il progetto Tiger era già avviato durante l’uscita di Halo 3, ma la partnership con Microsoft non era ancora del tutto conclusa. Infatti erano previsti altri due titoli dedicati alla saga: Halo 3: ODST e Halo: Reach. È proprio ODST che però comincia a suscitare curiosità da parte del pubblico: proprio all’interno del gioco a un certo punto è possibile osservare un poster, in cui sono raffigurate la Terra e quella che, a un primo sguardo, sembrerebbe la Luna. Facendo più attenzione però, ci si accorge che le proporzioni sono del tutto sbagliate e la Luna è molto diversa da ciò che siamo abituati a vedere. La scritta d’accompagnamento “Destiny Awaits”, non lascia alcun dubbio: Bungie sta portando avanti il suo titolo più ambizioso, che dopo qualche anno vedrà finalmente la luce.
Proprio quella simil-Luna si rivelerà essere Il Viaggiatore, figura centrale per la lore di Destiny:

Centinaia di anni nel futuro, l’umanità è riuscita a raggiungere e colonizzare l’intero Sistema Solare. È un’epoca d’oro ma un enorme cataclisma, denominato Oscurità, costrinse gli uomini a barricarsi sul pianeta natio, anche a causa l’arrivo di numerose specie aliene, cominciando così una lunga guerra. Ma un’entità, Il Viaggiatore, combatté contro l’Oscurità, permettendo agli ultimi superstiti di salvarsi e rifugiarsi nell’ultima città umana rimasta. Il Viaggiatore sovrasta questa città e alcuni abitanti, i Guardiani, usano la Luce, potere donatogli dell’immensa e misteriosa struttura, per difendere l’ultima roccaforte umana.

Ma la struttura narrativa di Destiny ricopre molti più anni e, come per i titoli From Software, è ricca di sfaccettature e profondità. Se, all’inizio del gioco, vediamo un’umanità in continua lotta per la sopravvivenza, gli eventi che hanno dato moto a tutto ciò cominciano miliardi di anni prima, epoca in cui una razza aliena, l’Alveare, comincia a combattere in nome dell’Oscurità, compiendo numerose stragi. Influisce anche il declino dei cosiddetti Caduti, popolo rigoglioso millenni prima dell’uomo ma crollato in disgrazia per via dell’espansione dell’Impero Cabal, che arriverà a lambire il pianeta Terra, avanzando sui territori marziani.
Tutti questi eventi – e tanti altri – diventano così un’enorme Space Opera, suddivisa in capitoli e potenzialmente infinita.

Per mettere in atto tutto ciò, bisognava erigere una struttura accurata e una direzione artistica che facesse spiccare il titolo tra il marasma di videogiochi presenti. Ecco così che Christopher Barrett, il direttore artistico, e Joseph Staten, direttore del design, immaginarono un universo che mescolava sapientemente il puro fantasy con elementi di fantascienza caratteristici, come navi e viaggi spaziali e alieni. Il risultato sono ambienti di gioco con una loro personalità, ricchi di dettagli diversi ed elementi al cui il giocatore può interfacciarsi, familiari nonostante il tempo trascorso.
Ma, in un Sistema Solare così espanso l’identità visiva doveva essere univoca: trovarsi sulla Luna o in un satellite di Giove, doveva risultare familiare, dando la sensazione di trovarsi in un mondo coerente e credibile.
Destiny si presenta dunque come un titolo complesso, anche per la scelta del nostro alter ego digitale e per le diverse classi presenti. Si tratta pur sempre di uno sparatutto in prima persona, che ci offre la scelta di vestire i panni dei Titani, i più corazzati, dei Cacciatori, esploratori e sicuramente più agili dei primi, e degli Stregoni, meno corazzati ma in grado di utilizzare al meglio i poteri del Viaggiatore. Anche le armi hanno qualcosa di speciale: disegnate da Tom Doyle, uno dei migliori 3D Artist del settore, fucili, pistole e pugnali, pur essendo un’evoluzione di quelle classiche utilizzate in tutti i FPS, hanno una loro identità e soprattutto contestualizzate alla razza e alla classe che utilizzeremo o affronteremo.
Uno dei punti forti del titolo risiede però nella colonna sonora, realizzata da Martin o’Donnell con la partecipazione nientemeno che di PaulMcCartney, in due intensi anni di lavoro, con uno studio attento sulle tonalità da assumere, vicino sì agli stilemi della fantascienza ma non troppo, con influenze fantasy e temi corali ed epici che avvolgono il giocatore enfatizzando i momenti adrenalinici e di meraviglia.

Destiny è stato un titolo controverso alla sua uscita: le premesse fatte non furono esattamente rispettate e ci vollero numerosi aggiornamenti e contenuti aggiuntivi prima di veder finalmente realizzato il sogno di Bungie, un universo vivo, cinematografico e in grado di far sognare tutti i videogiocatori.




Destiny 2: tutto ciò che c’è da sapere

Ormai mancano pochissimi mesi all’uscita di Destiny 2, che avverrà il 6 settembre 2017 per console (PS4 e Xbox One), mentre gli utenti PC dovranno aspettare il 24 ottobre.
Il lancio sarà preceduto da una closed e da una open beta, che partiranno proprio da oggi 18 luglio.
Ecco ciò che sappiamo di Destiny 2:

  • Uscita: 6 settembre 2017
  • Piattaforme: PS4, Xbox One e PC
  • Sviluppatore: Bungie
  • Publisher: Activision
  • Data rilascio Beta Console: 18 luglio 19:00/23 luglio 19:00
  • Data rilascio Beta PC: fine agosto

Le novità che troveremo durante la nostra avventura

Destiny 2 è stato molto atteso dai fan del primo capitolo: infatti durante il mese di marzo, quando Bungie ha pubblicato un primo trailer che vedeva Cayde-6 come protagonista, i fan del famoso sparatutto hanno fatto i salti di gioia.
Il 31 marzo, Bungie ha organizzato una live su Twitch in cui si è discusso del nuovo titolo e, a distanza di circa 2 mesi, il 18 maggio, è stato annunciato nella sua interezza, mostrando nuovi trailer e gameplay.
Queste live hanno mostrato molte novità:

La storia

La storia inizia con l’assedio, da parte dei Cabal della Legione Rossa, comandata da Ghaul – il cattivo di turno – che distrugge la torre e ingabbia il Viaggiatore, con l’idea che quest’ultimo abbia sbagliato a scegliere il genere umano come destinatario della sua forza e della sua conoscenza invece di scegliere i Cabal.

Il sistema di armi e armature cambia

Se siamo stati finora abituati alle solite 3 armi – primaria, speciale e pesante – in Destiny 2 tutto ciò è stato rivoluzionato. Adesso le armi secondarie, non saranno più il fucile di precisione, l’arma da supporto, il fucile a pompa e il fucile a fusione; adesso gli slot della primaria e della secondaria conterranno armi primarie, mentre il terzo slot, quello che conteneva lanciarazzi o mitragliatrici, sarà riservato alle armi speciali e a quelle pesanti.
Alle armature, invece, verranno aggiunte le statistiche di agilità, recupero e resistenza, non saranno più presenti all’interno delle super.

PlayStation 4 avrà ancora dei contenuti esclusivi

Gli utenti PS4 avranno dei contenuti esclusivi, come è accaduto per il primo capitolo.
I contenuti che saranno esclusivi PS4 fino all’autunno 2018, vedranno l’assalto Lake of Shadows, l’astronave City Apex, il fucile da cecchino esotico Borealis e la mappa PvP RetributionTutti questi contenuti saranno fruibili agli utenti Xbox One e PC a partire da settembre 2018.

La Beta

Destiny 2 avrà una fase beta che comincerà nel mese di luglio, ecco tutti i particolari:

Quando inizierà la fase beta?

La fase beta di Destiny 2 inizierà, per chi ha prenotato il gioco per PlayStation 4, dalle ore 19:00 del 18 luglio; per chi invece ha prenotato il gioco per Xbox One dovrà aspettare solamente un giorno, infatti la closed beta sarà disponibile il 19 luglio, sempre dalle 19:00.
Per chi invece volesse giocarlo su PC bisognerà aspettare fine agosto.

Cosa ci sarà nella Beta?

Durante la fase di Beta, Destiny 2 mostrerà la nuova modalità crogiolo, countdown, la prima missione della storia, Ritorno a casa e un nuovo assalto, La Spirale Invertita, che sarà ambientato nel nuovo pianeta Nessus.

Quando sarà disponibile il download della beta?

È possibile scaricare la beta dal 13 luglio, siete ancora in tempo per riscattare il vostro codice sullo store della vostra piattaforma e cominciare a scaricare il gioco.

Quanto peserà la beta di Destiny 2?

Per poter scaricare la beta sulla vostra console, dovrete avere più di 15GB liberi, per la versione PS4, mentre 12,83GB per la versione Xbox One.

Come riscatto il codice per la closed Beta?

Per chi avesse prenotato Destiny 2 da GameStop, all’interno dello scontrino ci sarà un codice a 9 cifre, che dovrà essere inserito su Bungie.net. Dopo aver riscattato il vostro codice, nella pagina Profilo alla voce “Codici”, ci sarà un menù a tendina che vi farà scegliere la versione della beta che volete giocare; dopo aver scelto, il sito vi fornirà un codice che dovrà essere immesso sullo store della vostra console.
A chi abbia prenotato il gioco su Amazon arriverà una mail con il codice a 9 cifre e tutti i passaggi da fare per riscattarlo, che sono gli stessi passaggi già detti sopra.
Per chi invece l’avesse prenotato sullo store della propria console, il download partirà automaticamente.

Durante la Beta, si potranno utilizzare le nuove sottoclassi?

Si, ovviamente. Le nuove sottoclassi saranno tutte giocabili, ma alcuni perk saranno bloccati; per poter provare tutte le super-abilità in forma completa si dovrà aspettare il 6 settembre.
Le nuove sottoclassi che saranno giocabili sono: Fulminatore, con la quale il cacciatore che la usa evocherà un bastone ricoperto di energia ad arco con cui potrà sferrare potenti attacchi; questa super è molto simile a Lama Danzante; Sentinella il titano che la utilizza evoca uno scudo da vuoto che gli  permette di proteggersi dai danni subiti e attaccare i nemici; Lama dell’aurora lo stregone che la attiverà creerà delle ali infuocate che gli permettono di volare e sfodererà una Spada che gli permetterà di attaccare i nemici con colpi aerei.