Star Citizen Squadron 42 non sarà mostrato al CitizenCon

Previsto inizialmente per il 2016, poi rimandato al 2017, pare che neanche quest’anno verrà rilasciato Squadron 42 di Star Citizen. In queste ore è stato annunciato che Squadron 42 non sarà al CitizenCon del 27 ottobre.
Chris Roberts, a capo del progetto ha dichiarato: «Abbiamo un grosso team al lavoro su Squadron 42 e stiamo procedendo bene verso l’obiettivo di portare una narrativa in stile Wing Commander a un livello più alto, con il gameplay in prima persona che varia tra sequenze a piedi, su veicoli e luoghi incredibili, tutti renderizzati con la fluidità e la qualità che normalmente si vede solo nelle sequenze pre-renderizzate. Sono certo che varrà l’attesa; si tratta di un gioco che può dire la sua tra gli altri tripla A narrativi. Non vedo l’ora che arrivi dicembre per mostrarvi qualcosa di più».
La squadra ha dovuto ripetutamente ritardare il rilascio del gioco, in quanto i finanziamenti sono costantemente in aumento e di conseguenza si sono aggiunti nuovi obiettivi che non erano stati previsti con il budget iniziale. Squadron 42 è certamente un’esperienza singleplayer che vale la pena dell’attesa dato che oltre a quanto già detto includerà un cast stellare con Gary Oldman, Mark Hamill, Andy Serkis e tanti altri.




Ricognizione facciale in Star Citizen: terribilmente realistica

Una delle nuove funzionalità di Star Citizen, forse la più ambiziosa, è quella denominata Face Over Internet Protocol (FOIP), che utilizza il mocap (motion capture) per riprodurre le espressioni facciali dei giocatori in game. Una dimostrazione fatta per Polygon al Gamescom di Colonia, dimostra che questa tecnologia, oltre a essere qualitativamente impressionante, è anche abbastanza inquietante.

Prodotto in collaborazione con Faceware Technologies, FOIP utilizza la webcam per rilevare e animare i volti dei giocatori all’interno del gioco. È una caratteristica avanzata che Chris Roberts, CEO di Cloud Imperium Games, ha spiegato così in un comunicato stampa:

«Per la prima volta saremo in grado di fornire tutta la gamma di emozioni umane, non solo la voce. Le espressioni facciali dei nostri giocatori verranno trasposte sul volto dei loro avatar virtuali. Combinate questa feature con la vera voce del giocatore nel mondo virtuale e otterrete la più realistica comunicazione player-to-player di sempre.»

La tecnologia FOIP arriverà ufficialmente su Star Citizen non prima della versione 3.1 del gioco, ma per questo vi invitiamo a seguire l’intervista a Chris Roberts:

Per aiutare i giocatori ad avere una buona e fedele trasposizione delle loro espressioni facciali in gioco, Cloud Imperium Games metterà in vendita, ma solo successivamente alla data di rilascio del gioco, una webcam ad-hoc, ad altissime prestazioni a 60-fps.




Star Citizen: rilasciati due nuovi trailer

Da poche ore, Cloud Imperium Games ha rilasciato due nuovi trailer del loro prossimo titolo di simulazione spaziale: Star Citizen. Entrambi i video sono incentrati sulle navi, in molte delle forme e delle tipologie che troveremo all’interno del gioco.
Il primo, Lost & Found, ha uno stile marcatamente cinematografico e mostra le navi che saranno disponibili.

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Il secondo si chiama Around the Verse e presenta al suo interno un certo numero di sviluppatori che spiegano come funziona il gioco, dando sempre una certa centralità alle navi e rivelando delle versioni derelitte delle navi del gioco. Nel trailer non si parla però solo di navi: il team degli sviluppatori ci parla infatti di come il gioco sia migliorato in questi anni.

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Star Citizen: Cloud Imperium Games chiarisce le ragioni del prestito

Ha destato scalpore la notizia riguardo il prestito contratto da Cloud Imperium Games e dalla sussidiaria Foundry 42 con la banca britannica Coutts & co.
Si sono susseguite vari ipotesi e commenti al riguardo, al punto che Ortwin Freyermuth, co-fondatore e vicepresidente di Cloud Imperium Games, si è sentito in dovere di intervenire sul forum di Robert Space Industries per spiegare la situazione:

Freyermuth ha spiegato che la società ha diritto a un rimborso fiscale da parte del governo in virtù del tax credit, ma che questi soldi arriveranno soltanto l’anno successivo alla rendicontazione delle somme. Il prestito – consigliato dai consulenti finanziari della società – servirebbe dunque ad anticipare alcune spese e a sfruttare a proprio vantaggio tassi d’interesse favorevoli rispetto a fluttuazioni di valuta a oggi incerte.
La proprietà di Star Citizen e i relativi diritti sul titolo non sarebbe dunque in pericolo, visto che la garanzia primaria è costituita proprio dal rimborso fiscale erogato dal governo britannico, del cui incasso non si potrebbe dubitare; nella remota ipotesi in cui qualcosa andasse storto – conclude Freyermuth –  le aziende avrebbero comunque le risorse per rientrare della scopertura.




Star Citizen in mano alle banche

Lo sviluppatore di Star Citizen non sembra navigare in ottime acque: Cloud Imperium Games, e con esso la sussidiaria Foundry 42, nonostante abbiano raccolto oltre 150 milioni di dollari su Kickstarter per finanziare il proprio progetto, partendo da un obiettivo di 6 milioni di dollari, hanno richiesto un ulteriore prestito dalla banca Coutts & co., offrendo in garanzia tutti i propri principali asset, incluso lo stesso Star Citizen e i diritti di distribuzione.

La banca ha dunque di fatto in mano il gioco allo stato attuale, concedendo una licenza per continuare il lavoro di sviluppo:

24. LICENCE

24.1 The Chargee, (bank), hereby grants to the Chargor, (CIG), an exclusive license, revocable only in accordnance with Clause 24.2, to develop, produce, exploit and otherwise deal with the Game.

24.2 The Chargee, (bank), may terminate the license granted pursuant to Clause 24.1 above upon the happening of an Event of Default which remains unremedied on the date failing 60 days after the the Chargee has given written notice to the Chargor of such Event of Default.

Risulta chiaro come il mancato rientro della posizione comporterebbe per lo sviluppatore la perdita di ogni diritto sul titolo, a totale danno dei backer che lo hanno supportato in fase di crowdfunding.
I dati sono ricavati dal sito ufficiale del governo britannico, tra i quali possiamo leggere anche il documento ufficiale di sottoscrizione del mutuo da parte di Cloud Imperium Games e della sussidiaria Foundry 42: non sono pubblici dettagli quali l’ammontare del prestito né le tempistiche e modalità di rientro ma, già dai dati presenti nella registrazione del prestito del 13 giugno 2017,  è ricavabile come lo stato finanziario dell’azienda sviluppatrice non sia stato giudicato ottimale dalla banca erogante. Restando speranzosi riguardo il destino di Star Citizen, ci si chiede come Cloud Imperium Games abbia gestito i numerosi fondi ricavati dal folto numero di utenti che ha creduto nel progetto.