Fallout 76 non sarà cross-platform a causa di Sony?

Grazie a Fortnite, il cross-platform è diventato più rilevante e richiesto anche se, questa soluzione, non sembra l’ideale per Sony, che ha rifiutato nel passato varie richieste, come quella per Minecraft. Todd Howard, direttore del progetto di Fallout 76 ha difatti dichiarato che a causa della risposta negativa da parte di Sony, il gioco non disporrà del cross-platform. Recentemente, John Smedley, ex direttore del reparto sviluppatori ed editori Sony, ha dichiarato tramite un tweet che l’intera situazione derivi da un problema di soldi ma queste parole, hanno suscitato una risposta immediata di Sony che ha richiesto la cancellazione del tweet.




Epic Games: la barriera tra Xbox e Playstation cadrà inevitabilmente

Fortnite è uno di quei prodotti che ha fondato un nuovo modello di gioco nella games industry, secondo Tim Sweeney, CEO di Epic Games,  e uno dei motivi per il quale le barriere tra le piattaforme verranno presto abolite promuovendo il cross-platform.

Sweeney, parlando durante la sessione State of Unreal di Epic al GDC, ha descritto il boom dei giochi mobile negli ultimi dieci anni come una delle cose più eccitanti che possano accadere nel settore videoludico. Tuttavia, quello che una volta risultava essere nuovo ed entusiasmante forse oggi non lo è più:

«Per un po’, questa industria mobile è stata stagnante. Ci sono oltre 100.000 giochi pubblicati ogni anno sugli store, molti dei quali sono giochi ad-driven e molti di loro hanno modelli di monetizzazione abbozzati. L’industria ha davvero bisogno di rivitalizzazione».

Tuttavia, nei mercati asiatici si è sviluppata una nuova tendenza, una che mette in discussione l’ipotesi che il mercato della telefonia mobile sia dominato dai “casual games”. Parlando con GamesIndustry.biz in una riunione prima dello State of Unreal, Sweeney ha descritto questa “tendenza” come: «la cosa più eccitante per Epic nel settore in questo momento.»

«Stiamo assistendo a un cambiamento di tendenza, dove prima esistevano i casual games, adesso, come successo in Corea e in Cina, ci sono dei veri e propri giochi per “gamer”. Lo abbiamo visto con Lineage 2, un MMO open-world che ha avuto un successo enorme. Adesso in moltissimi paesi giochi come questo, segnano grandi numeri per le entrate, per il tempo di gioco e per la nuova forma che stanno dando al settore nella games-industry

Epic ritiene che stia cominciando ad accadere lo stesso processo in mercati come gli Stati Uniti e l’Europa, grazie in gran parte alle rifiniture e ai miglioramenti apportati al motore grafico Unreal Engine. Sempre durante lo State di Unreal, i co-fondatori di Studio Wildcard, Doug Kennedy e Jesse Rapczak, sono saliti sul palco per parlare di Ark: Survival Evolved su smartphone, annunciando anche il porting su Nintendo Switch.

Un altro esempio è ovviamente Fortnite della stessa Epic Games, che secondo Sweeney è l’esempio migliore, considerato lo sviluppo su Unreal Engine oltre che ovviamente per il “trend” che ha fino a ora sviluppato il gioco in sé.

La versione per Android di Fortnite deve ancora essere rilasciata, ma quando  questo avverrà, sarà il prodotto che girerà su tutte le principali piattaforme, con la stessa esperienza condivisa al suo interno e proprio questo, secondo Sweeney, sarà un aspetto essenziale di come la game-industry cambierà e continuerà a crescere negli anni a venire.

«Non riesco a immaginare nulla di meglio per la crescita collaterale del settore console rispetto a questa nuova generazione di bambini, cresciuta con dispositivi Android e iOS e che stanno imparando a giocare lì. Magari giocando a Fortnite [sui dispositivi mobili, ndr], che poi magari vorranno giocare sulla TV di casa, con controlli più precisi grazie a un joypad e una migliore esperienza visiva, facendo quindi un passaggio a piattaforme come PlayStation o Xbox.»

Ovviamente, l’idea che i possessori di PlayStation e Xbox possano un giorno giocare insieme, è e rimane un tema di grande attualità. Fortnite sarà solo uno in più tra quei giochi che non possono essere riprodotti su entrambe le piattaforme, con Microsoft che sostiene molto più la necessità di cross-play rispetto a Sony. Da parte sua, Sweeney è un grande sostenitore del cross-platform, ma è attento anche a sottolineare la natura senza precedenti di Fortnite, pienamente inter-operabile su mobile, PC, Mac e console. Proprio per questo motivo crede fermamente che questa situazione di stallo, non durerà ancora per molto. Sempre durante l’evento, il CEO di Epic, menziona anche la legge di Metcalfe, secondo la quale “il valore di qualsiasi esperienza connessa per un determinato utente è direttamente proporzionale al numero di persone a cui è possibile connettersi nel mondo reale”. In parole povere il prossimo passo logico nel settore console, sarebbe quello di eliminare le barriere tra gli utenti Sony e il resto del mondo.

In effetti ormai i giochi sono diventati esperienze sociali allo stesso modo di Facebook o Twitter, e queste esperienze hanno davvero senso e possono definirsi tali, solo se gli utenti possono comunicare con tutti i loro amici indistintamente.




Tim Sweeney a favore del cross-platform tra console e PC

Il trambusto generato dalla posizione presa da Sony riguardo il cross-platform su Minecraft  (il colosso giapponese ha negato la possibilità ai giocatori su Playstation di giocare insieme a quelli su Xbox o PC) sta indignando parecchie personalità del mondo videoludico.
Di recente, Tim Sweeney di Epic Games si è congratulato su Twitter con Psyonix Studios e con Nintendo elogiando il fatto che Rocket league godrà del cross-platform:




Red Dead Redemption 2: anche Rockstar punta al crossplatform

Dopo tutte le polemiche sulla decisione, da parte di Sony, di non partecipare al cross-platform play di Minecraft, Rockstar sembrerebbe intenzionata ad avvicinarsi a questo mondo, rendendo la modalità online di Red Dead Redemption 2 cross-platform.
Ma per via delle “politiche” di Sony riguardo l’argomento, il lavoro per Rockstar sembrerebbe molto duro. Vedremo come si comporterà la casa nipponica con altri titoli, specie in relazione alle esplicite aperture di Nintendo e Microsoft.
Vi ricordiamo che Red Dead Redemption 2, causa di un rinvio, uscirà nel 2018.




Cross-platform Play

Cross-platform play: Sony dice no

Il mercato dei videogiochi sta cambiando, i tempi di sviluppo si allungano, il lavoro da parte degli artisti per creare contenuti in Full HD o, ancora peggio, 4k è immensamente aumentato, e tutto questo non fa altro che accrescere i costi di produzione. Un’altra grande scommessa per i prodotti che arrivano sul mercato, e ovviamente lo è ancora di più per quelli che si basano sul multiplayer, è la partecipazione da parte dell’utenza. Un gioco multiplayer online senza base d’utenza è un gioco morto. Sappiamo benissimo che molti titoli rilasciati negli ultimi anni hanno sofferto la presenza di numerosi problemi tecnici, problemi che, in alcuni casi, sono stati corretti da patch rilasciate mesi e mesi dopo la data di lancio. Problemi che , se aggiunti all’incognita di come verrà recepito il titolo da parte dei media di settore e da parte dei videogiocatori, rendono l’investimento una vera e propria roulette russa.
Per ovviare a tutto ciò e cercare di abbassare la percentuale di rischio economico, una grande idea è certamente quella di allargare il bacino di possibile utenza. Per far ciò i produttori di console e i publisher di videogiochi hanno deciso di scendere a compromessi perdendo un po’ del proprio controllo diretto sui propri utenti e di permettere il cross-platform play: unire le comunità online delle varie piattaforme in un’unica grande famiglia.
Il primo annuncio fu all’E3 2016 da parte di Microsoft dove, nel corso di un’ intervista, lo stesso Phil Spencer dichiarò che la Microsoft sarebbe stata pronta al dialogo con qualsiasi publisher e sviluppatore interessato al cross-platform play. Tiepidamente Sony rispose tramite un comunicato stampa che il brand Playstation ha implementato il cross-platform play tra PC e le loro console fin dal 2002 con diversi titoli tra cui Final Fantasy XI, e che quindi sarebbero stati disposti a valutare caso per caso qualsiasi proposta e che di sicuro non saranno certo loro a impedirlo.
Fin qui tutto bene ma, purtroppo per i videogamer, non è tutto oro quel che luccica, tenendo, infatti, a mente quanto detto, e spostando l’orologio in avanti sul palco dell’E3 di quest’anno, ci troviamo con Microsoft che annuncia orgogliosamente il cross-platform play su Minecraft. Il gioco permetterà l’interazione tra gli utenti Android, iOS, Amazon Fire OS, Windows 10 PC, Gear VR, Oculus Rift, Apple TV, Windows 10 Phone, ma soprattutto tra quelli di Xbox One S/X e Nintendo Switch. Come si può notare, alla lunga lista manca la Playstation e, prima che insorgiate contro chi scrive, vi dico che no, non è stata una mia dimenticanza: si tratta di una ponderata e voluta scelta da parte di Sony, la quale pare voler tenere “al sicuro”, all’interno del proprio ecosistema, gli utenti Playstation.
La risposta da parte di Sony rilasciata tramite Jim Sterling sul merito della questione è la seguente:

«Dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo verso la nostra base d’utenza. L’eta media dei giocatori di Minecraft, saprete quanto me, varia, ma tra questi molti sono giovanissimi. Abbiamo un contratto con chi utilizza i nostri servizi online (Playstation Network) e abbiamo il dovere di occuparci di loro quando sono all’interno dell’universo Playstation. Esporre quelli che sono in molti casi bambini a influenze esterne non direttamente gestibili da parte nostra, è qualcosa di cui dobbiamo pensare e riflettere con molta attenzione.»

La risposta di Sterling ha subito fatto discutere, e tra gli sviluppatori di Minecraft c’è chi ha subito detto la sua tramite Twitter

Sembrerebbe quindi che la Sony sia stata costretta a rifiutare il cross-platforms play per mantenere un certo di livello di sicurezza e controllo verso i propri utenti (che pagano per accedere ai loro servizi online, tra cui il multiplayer). Spiace dirlo, ma anche questa volta bisogna stare attenti a prendere le parole con le pinze, in quanto sappiamo benissimo che la Sony ha permesso in precedenza il cross-platform play in titoli come Rocket League, tra l’altro con la piattaforma meno controllata e quindi potenzialmente più “pericolosa” tra tutte: il PC.
Anche gli sviluppatori di Rocket League Psyonix – altro gioco per il quale è stato confermato il cross-platform play tra Microsoft Xbox e Nintendo Switch – rilasciando un’intervista a Polygon hanno riferito tramite Jeremy Dunham che il grosso del lavoro per il cross-platform play fra tutte le console sarebbe praticamente già stato fatto:

«Permettere il cross-platform play tra tutte le piattaforme sarebbe metaforicamente per noi semplice come premere un pulsante»

ha detto, spiegando che, tecnicamente, per fare il tutto basterebbe molto meno di un’ora di lavoro. In realtà, secondo la modesta opinione di chi scrive, il rifiuto da parte di Sony non sarebbe da imputare alla mancata possibilità da parte della società di gestire con poca sicurezza i propri utenti ma – nel caso in cui si accettasse il cross-platform play – di dover permettere sulla propria console il login a un account Xbox Live, cosa che accadrà (ma non sembra che l’idea li stia turbando più di tanto) per tutti gli utenti Nintendo Switch che vorranno giocare Minecraft in modalità online. Avere il logo Microsoft o Xbox live su una console Sony e dover accedere ai servizi di Redmond (la Microsoft è l’unica tra le tre a disporre della struttura adeguata e dunque a poter mettere a disposizione del cross-plaform play i server del proprio servizio Azure) non è vista come opzione praticabile da parte di Sony anche perché la creazione di più utenti accounts Xbox Live alzerebbe immensamente il famoso indice MAU, acronimo che sta per “utenti attivi dei servizi Microsoft“.
A conti fatti, sperando che Sony cambi idea, gli unici a rimetterci in questo caso saranno gli utenti Playstation, i quali soffriranno la mancata possibilità di accedere al cross-platform play con i loro cugini Microsoft e Nintendo.

UPDATE:

Spinta dagli utenti del famoso forum per videogamer Neogaf, è partita una petizione contro il “no” della Sony al cross-platoform play. In meno di quattro giorni più di 2000 firme sono già state raccolte. Qui di seguito il link per poter dire la propria al riguardo:
https://www.change.org/p/sony-minecraft-ps4-crossplay