Cyberpunk 2077: impressioni dalla demo
Il Cyberpunk è una corrente artistico-letteraria molto in voga nel ventesimo secolo: centinaia di opere, tra romanzi, film, serie TV, videogiochi e giochi di società, si sono ispirati a questa corrente interpretandola e reinterpretandola per modellarla secondo le necessità degli autori. Un’opera su tutti, fu quella ludica, riguardo un gioco di ruolo cartaceo chiamato Cyberpunk 2020, pubblicato dalla R.Talsorian Games (Stratelibri in Italia), che ebbe enorme successo nei primi anni dopo l’uscita, tanto che in seguito il GDR venne espanso più volte con altri manuali.
È proprio questo gioco cartaceo di successo che vede la sua trasposizione nel videogioco Cyberpunk 2077, di CD Project RED; gioco del quale finalmente, dopo una carrellata di video teaser/trailer, nelle ultime ore, è stato rilasciato il primo video long-play che, anche se in versione “alpha”, lascia a bocca aperta anche i più critici dei videogiocatori.
Dopo una piccola premessa della voce narrante sulla precarietà della versione ancora “non definitiva” del gioco, la demo si avvia con la selezione del personaggio, uomo o donna, completamente personalizzabile. Questo long-play si colloca temporalmente quasi all’inizio del gioco vero e proprio, dove V e il suo amico Jackie, supportati in remoto da Kiba, una net-runner (una sorta di hacker informatico), vengono ingaggiati per trovare e recuperare una ragazza il cui localizzatore impiantato, risultava spento. Gli agenti si recano all’interno del covo degli Scavenger, un’organizzazione criminale che effettua rapimenti per estrarre impianti cibernetici dai malcapitati.
Editor innovativo?
L’editor ci mostra per sommi capi le molteplici possibilità di personalizzazione del personaggio, passando dal semplice – si fa per dire – editor fisico, a quello degli attributi. Viene sottolineato dal narratore che in Cyberpunk 2077 non si avrà la possibilità di scegliere la classe, introducendo un sistema dinamico in tal senso che permetterà di acquisirle durante il gioco: caratteristica interessante questa, che potrebbe permettere quindi una personalizzazione dell’esperienza di gioco, in maniera ancora più intima con il giocatore.
Il Gameplay
Cyberpunk 2077 è un gioco di ruolo open-world, con visuale esclusivamente in prima persona. Il gioco è ambientato in un enorme e complessa metropoli distopica collocata in California (Night City) e cosa ancor più incredibile è che l’intero gameplay, è stato studiato per avere caricamenti dinamici degli ambienti di gioco. L’ambiente di gioco è totalmente interattivo e la vita in città scorre fluida e indipendente, proprio per dare quel senso di realtà che difficilmente si riesce a vedere nei videogiochi. Il titolo permette di equipaggiarsi con armi, oggettistica e vestiario che, come per ogni GDR che si rispetti, modificheranno le caratteristiche del personaggio in base alla qualità dell’equipaggiamento stesso. Durante il gioco si potrà avere accesso ad alcuni laboratori medici presso i quali si apporteranno modifiche biomeccaniche al personaggio, modifiche che apriranno le porte ad abilità incredibili: un trapianto di cornea per zoomare e scansionare ogni cosa o un impianto palmare per le armi che impugneremo durante il gioco. A volte si potrebbero trovare mercati, non proprio legali, dove per il giusto prezzo, si potranno acquistare attrezzature cibernetiche militari riservate. La possibilità della scelta multipla durante i dialoghi e delle decisioni prese durante il gioco, come per esempio il tipo di approccio alla missione, se diplomatico o meno, influiranno sullo sviluppo del gioco, creando situazioni occasionali che personalizzeranno l’esperienza di gioco. L’implemento dei mezzi di trasporto, per i quali si potrà scegliere tra auto o moto, caratterizza ulteriormente questo GDR fuori dalle righe.
Lo studio dietro le armi proposte è d’eccezione: fucili d’assalto, a canna liscia o pistole, ognuna di esse offre possibilità differenti di approccio al combattimento con un buon equilibrio tra potenza e tattica.
– Alcuni tratti del gioco sembrano ricalcare lo stile di Deus-EX, la tematica “cyberpunk”, alla base anche del titolo Eidos, salta fuori prepotentemente richiamando continui parallelismi con Cyberpunk 2077 –
Il Comparto Tecnico
Graficamente non passa di certo inosservato, ma dobbiamo sottolineare che stiamo pur sempre parlando di un WiP (work in progress), e nonostante ciò Cyberpunk 2077 potrebbe già essere all’altezza di alcuni giochi già presenti sul mercato. Environment, shader, texture e FX in generale, seppur non in veste definitiva, sono molto promettenti. Gli ambienti cittadini in particolare, non lasciano nulla al caso, sono ricchi di particolari, anche dinamici e rimangono perfettamente in linea con quello che potrebbe essere un contesto metropolitano confusionario, come quello rappresentato nello stereotipo comune del cyberpunk: graffiti e metallo ovunque!
Cosa ci Aspettiamo?
Sicuramente un gioco campione di vendite, perché se c’è una cosa che CD Project RED sta facendo bene, è quella di alimentare l’hype che gira attorno al loro “masterpiece”: Cyberpunk 2077.