Un curioso leak è apparso online contenente informazioni che riguardano la storia del non ancora annunciato Devil May Cry 5, il possibile gameplay e un accordo di esclusività per Playstation 4.
Il leak è apparso sul forum di ResetEra come post dell’utente Son of Sparda ma, anche se non ci sono state ancora conferme a riguardo, il noto analista del settore e amministratore del forum Daniel Ahmad ha detto di «aver trovato abbastanza ragioni» per permettere la pubblicazione del post.
Stando al leak, Devil May Cry 5 riprenderà la storia da dopo Devil May Cry 4, suggerendo un allontanamento dallo stile di DmC: Devil May Cry di Ninja Theory, tornando dunque ad un approccio più familiare e tradizionale. Hideaki Itsuno, che ha diretto tutti i titoli della saga eccetto il primo e DmC: Devil May Cry, riprenderà il suo ruolo per Devil May Cry 5 e Reuben Langdon tornerà a prestare la sua voce a Dante. Il titolo conterrà inoltre il più alto minutaggio per le cutscene della serie, suggerendo una grande attenzione alla storia rispetto ai titoli precedenti.
Dovrebbero esserci potenzialmente 3 personaggi giocabili fra cui Dante e Nero, quest’ultimo suggerito dal leaker come uno dei più probabili. Devil May Cry 5 mostrerà inoltre una “nuova faccia” di Dante, “la più seria” che abbia mai mostrato. «Dante farà fuori i suoi nemici sempre col suo tipico fare esagerato ma questo gioco sarà comunque molto introspettivo», ha detto il leaker.
In termini di gameplay Devil May Cry 5 introdurrà un nuovo sistema di telecamera dinamica, uno style system migliorato che farà reagire i nemici diversamente a seconda dello stile utilizzato e una distruzione ambientale dinamica. Anche se non sarà un open world, il team di Itsuno starebbe lavorando a dei livelli molto grandi simili a Dragon’s Dogma. I boss saranno un punto focale del gioco, una delle boss fight si sposterebbe addirittura da un ambiente di gioco all’altro durante la battaglia. Ci si aspetta inoltre che la versione per console giri a 60 fps.
Il gioco sarebbe in sviluppo ormai da due anni e, stando a quanto riferito, con un debut trailer pronto per essere lanciato. Questo titolo doveva essere presentato al Playstation Experience di Dicembre ma, dopo il feedback negativo ricevuto all’E3 2017, il team avrebbe deciso di spostare la presentazione per l’E3 2018. Sony starebbe inoltre finanziando il gioco parzialmente, con buona probabilità per assicurarsi una qualche esclusività per Playstation 4. Il leaker aggiunge che il gioco «potrebbe essere esclusivamente per PS4», forse per un determinato periodo di tempo o addirittura per sempre.
Anche se il leak non è stato confermato, ci sarebbero diversi rumor a sorreggere l’imminente uscita di Devil May Cry 5 e questo post sarebbe una fonte ben documentata e credibile. Anche se DmC: Devil May Cry aveva certamente i suoi ammiratori, i fan di lunga data non vedevano l’ora di sapere che il vecchio Dante sta per fare il suo ritorno dunque, se questo leak risulterà vero, aspetteremo con ansia nuove informazioni sul gioco nel 2018.
Nuova patch per The Witcher 3: Wild Hunt rilasciata per PS4 Pro
Come già annunciato durante la conferenza di Microsoft all’E3, The Witcher 3: Wild Hunt avrebbe potuto ricevere degli aggiornamenti per migliorare il supporto per PS4 Pro e Xbox One X. Oggi questa promessa è stata mantenuta: infatti CD Projekt Red ha rilasciato una patch proprio per The Witcher 3: Wild Hunt. La patch aggiunge un supporto per PlayStation 4 Pro che migliorerà la qualità del titolo e permetterà di giocare al meglio; il peso di questa patch è di 140 MB, o di 133 MB per chi possiede la Game of the Year Edition.
Black Desert Online
Durante la conferenza Microsoft all’ultimo E3, è stata annunciata l’uscita di Black Desert Online, titolo che accompagnerà la nuova XboxOneX al suo lancio e che dovrebbe sfruttarne a pieno il potenziale; il gioco è già uscito per PC, e non ci siamo fatti sfuggire l’occasione per provarlo.
Il genere degli MMO si sta espandendo a dismisura: dopo il grande successo di World of Warcraft il mondo dei videogame ha sfornato una miriade di titoli simili o dello stesso genere.
Nello specifico, Black Desert Online è un sandbox MMORPG sviluppato dalla software house coreana Pearl Abyss per PC, ma che presto arriverà su PS4 e, come già detto, Xbox One.
In attesa dell’uscita della versione su console, vediamo qual è la resa del gioco in ambiente Windows.
Appena aperto il gioco, ci si trova dinanzi alla più importante e difficile scelta: che forma dare al personaggio da utilizzare. Black Desert Online ha, infatti, al suo interno ben 14 classi legate a un personaggio predefinito, con sesso ed età specifica, eccezion fatta per la classe Wizard e Witch, con stessa classe, dotate delle medesime abilità, differiscono solo per sesso; a parte le 3 comuni classi – Guerriero, Arciere e Mago – se ne possono scegliere altre quali Ninja, Valkyrie, DarkKnight, Berserker, e altre ancora.
Prima di iniziare la nostra avventura, come in ogni RPG che si rispetti, anche Black Desert ci dà l’opportunità di creare il nostro alter ego tramite uno dei migliori character creator che si possono trovare in circolazione. Già questa fase ci terrà incollati allo schermo per molto tempo per creare il nostro personaggio al meglio, magari ispirandoci a protagonisti di altri videogame o personaggi di serie tv, o facendo sbizzarrire la propria creatività.Il creator, molto semplice e intuitivo, ci permette di modificare anche i minimi dettagli del nostro personaggio, dai capelli alle gambe, dai più piccoli particolari del viso alla sua muscolatura; non a caso dicevamo come Black Desert Online abbia il miglior creator rispetto a qualunque altro MMORPG.
Quel che mi ha lasciato perplesso riguarda la scelta, da parte della software house, di non poter modificare il sesso dei personaggi: possiamo infatti modificare solo l’aspetto lasciando invariato il loro potere, scelta azzardata, che rende la creazione del personaggio alquanto proibitiva.
Subito dopo aver concluso con il creator, saremo catapultati in una terra senza nome, in cui inizierà il nostro viaggio.
Il gioco, per nostra sfortuna, non ha ottenuto alcuna traduzione italiana, e per questo la storia e le varie quest possono risultare poco comprensibili per chi non conosce benissimo l’inglese, ma con un po’ di intuito e grazie alle indicazioni che il gioco stesso offre si possono concludere facilmente.
Purtroppo, ad aggravare la situazione, ci si mettono anche l’HUD di gioco e l’UI che, già dai primi minuti, ci bombarda con menù a tendina, pop-up e informazioni di vario genere che danno molto fastidio.
Il gameplay si mostra confusionario, e questo non è un bene, rendere i primi momenti di gioco semplici ai nuovi utenti dovrebbe essere la priorità di ogni MMO; Black Desert Online invece li complica, complice il fatto che alcune importanti meccaniche non vengono spiegate, e al giocatore tocca andare nei vari forum a documentarsi.
Passando al combattimento, Black Desert Online gode di un combat system molto articolato, alle comuni mosse fisiche e magiche si affiancano combo e mosse speciali molto difficili da sferrare ma di estrema potenza, che mettono a dura prova i riflessi dei giocatori e ne esaltano la bravura.
Le battaglie sono molto articolate, vista la presenza di sprint, magie, salti; grazie a un’ampia libertà di movimento, in Black Desert Online è permesso anche accovacciarsi, scalare edifici, salire sui tetti e sfruttare tutto il potenziale dinamico a nostro vantaggio, soprattutto in fase di schivata e attacco dei nemici, visti i parecchi danni che questi infliggono a ogni colpo.
La storia e tutta la lore si basano su delle strane e misteriose pietre nere che si trovano nel sottosuolo di un vasto deserto, il deserto del regno di Valencia; la storia è però un’aspetto secondario, e infatti risulta banale e poco articolata, poiché il gioco si basa prevalentemente sull’economia, sulla compravendita di oggetti e sulla costruzione di una vera e propria economia in-game.
Black Desert Online è un gioco molto particolare, non si basa sulla semplice dinamica del “parla con gli NPC, prendi le quest, uccidi i nemici, completa le quest, riscuoti la ricompensa e ripeti poi tutto”: il gameplay del gioco ruota infatti principalmente attorno al commercio.
Per guadagnare monete che possono servire per comprare armamenti vari dai vendor che si incontreranno per le città, il gioco ci consente di acquistare delle fattorie e delle case, nonché di pescare, di coltivare terre, di tagliare alberi etc..
Questi lavori, però, potrebbero sottrarre tempo prezioso che potrebbe essere impiegato a farmare, a uccidere nemici, a completare quest, ed è per questo che il gioco ci viene in aiuto permettendoci di assumere dei dipendenti. Questo è uno degli aspetti più interessanti del titolo: il gioco ci farà infatti dirigere un’attività commerciale, con tanto di guadagni e tasse da pagare, come in un vero e proprio gestionale. Tutto questo business frutterà a mano a mano che compreremo attività e terreni da arare; i soldi serviranno a ricoprire i costi delle spedizioni nonché tutte le spese di gestione dell’attività. Per fortuna non dovremo pagare i salari ai nostri dipendenti, i quali sono alla stregua di veri e propri schiavi, acquistabili dai vari mercanti all’interno del titolo.
Il gioco ci permette inoltre sin da subito di comprare casearredabili (proprio come in The Sims) e che potranno essere utilizzate per qualunque scopo, come alloggio per noi o per i nostri sottoposti, o anche per ospitare negozi.
Il commercio riveste una parte molto importante, e chi non ha molta dimestichezza con l’inglese troverà non poca difficoltà ad affrontare alcune quest o gestire i nodi commerciali, importantissimi per l’economia.
Ma come detto in precedenza, il gioco spiega a stento tutte le proprie meccaniche, portando il giocatore verso la confusione, data anche dalle innumerevoli cifre, impostazioni e descrizioni poco chiare del titolo.
Il team di sviluppo ha fatto un grandissimo lavoro per quanto riguarda la grafica, creando un motore appositamente per lo sviluppo di Black Desert Online chiamato, appunto, Black Desert.
La grafica è uno degli aspetti più riusciti del gioco: durante la nostra avventura l’engine ci offrirà degli scenari molto suggestivi, dall’alba, di un’arancione intenso, al tramonto, con cromatismi che vanno dal rosso al giallo, alberi e piante si mostrano sempre con colori vivaci e sgargianti.
Questo livello di dettaglio andrà ovviamente a influire sulle prestazioni, e non tutti i PC potranno reggere il peso di caricamento del gioco. Anche con un PC di fascia media, in determinate circostanze, in città molto affollate o comunque dove vi siano molti elementi su schermo, il frame rate si abbasserà drasticamente, ma con le giuste impostazioni grafiche si potranno ridurre al minimo questi problemi.
Il sonoro, da qualche anno a questa parte, è diventato un’aspetto molto importante su cui puntare per ogni titolo, sul mercato abbiamo ormai videogame con un comparto sonoro da premio, come The Last of Us, Horizon Zero Dawn, o Killzone. Altre software house si sono concentrate più sulla componente artistica e visiva, tralasciando l’aspetto uditivo come nel caso di Black Desert Online.
Ovviamente il gioco non ha un comparto audio pessimo, ma si ha l’impressione che non ci sia stato un lavoro di cura teso alla qualità: i rumori ambientali, soprattutto nelle città, diventano molto ripetitivi, col progredire del gioco, quasi ciclostilati. Ciò nonostante, durante l’esplorazione del mondo le musiche di sottofondo e rumori riescono comunque ad accompagnarci in maniera gradevole, senza sferzate verso l’alto, né particolari sbavature.
Black Desert Online ha molti lati positivi e altrettanti negativi, partendo dalla grafica e dal charactercreator sino ad alcuni aspetti del gameplay – inutilmente complesso e noioso a lungo andare – e a un sonoro senza particolari impennate.
Tralasciando questi difetti, nel complesso, bisogna dire che Black Desert Online è un MMORPG molto diverso da tutti gli altri, ovviamente per la modalità di creazione dei personaggi, ma anche per tutto un comparto gestionale che fa della compravendita di immobili e oggetti preziosi una meccanica fondante che impreziosisce il mondo di gioco.
Come tutti gli MMO, anche per Black Desert Online è consigliato giocare con un gruppo di amici, vista la presenza di gilde che molte volte dichiareranno guerra ad altri clan, ma è possibile giocare anche in solitaria.
Gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente questo titolo, ricco di quest e con un mondo di gioco molto vasto; chi volesse entrare da novizio nel mondo degli MMORPG faticherà non poco all’inizio ma, dopo qualche ora di gioco, potrà riuscire a orientarsi tra i vari menù di un gioco complesso, a volte dispersivo ma globalmente solido.
Molti fan della saga – qualcuno anche nella nostra redazione – sono rimasti delusi per il mancato annuncio da parte di Ubisoft di un nuovo titolo della saga Splinter Cell. Il CEO, Yves Guillemot, ha da poco annunciato che la casa transalpina sta pensando allo sviluppo di un nuovo titolo della serie che vede al centro l’agente Sam Fisher.
«Quello che possiamo dire è che stiamo ricevendo un sacco di bozze e proposte per un nuovo titolo e che ne sceglieremo uno. Penso che prima di poter essere in grado di mostrare qualcosa si dovrà aspettare un po’ di tempo.»
È chiaro che il progetto Splinter Cell non è stato abbandonato, come alcuni credevano, e che Sam Fisher tornerà – speriamo presto – come protagonista di un nuovo titolo. Che Ubisoft non abbia messo da parte la saga e ne stia sviluppando un nuovo capitolo, farà felici molti fan della saga e magari ne avvicinerà di nuovi.
E3: tutti i numeri delle donne
L‘E3 appena conclusosi non è stato caratterizzato solamente dalla fruizione passiva di conferenze e presentazioni, né tantomeno si può ridurre alla mera occasione per poter provare in anteprima i nuovi titoli in fase di sviluppo.
Intervistata da Jessica Conditt durante un’ospitata nello spazio di Engadget, la canadese Anita Sarkeesian, fondatrice del sito web Feminist Frequency, che si occupa di analizzare il ruolo della donna nella cultura popolare, torna a distanza di due anni a parlare del tremendo scarto quantitativo riguardo la presenza di protagonisti di genere maschile e femminile all’interno delle produzioni videoludiche, e questa volta lo fa “numeri alla mano”.
A quanto risulta da una ricerca portata avanti appunto da FeministFrequency.com, sono stati presentati 109 nuovi titoli all’E3 di quest’anno e soltanto otto (il 7%) hanno come protagonista un personaggio femminile. Ben ventinove sono invece i giochi con protagonista di genere maschile. Il 52% invece utilizza sistemi che permettono al giocatore di impersonare un protagonista di entrambi i sessi, lasciando a quest’ultimo la scelta.
Sarkeesian e la managing editor di Feminist Frequency, Carolyn Petit, sono al lavoro nella raccolta dati sul genere dei protagonisti dei videogiochi presentati all’E3 fin dal 2015, anno che per molti addetti ai lavori fu “l’anno della donna”. Le due non rimasero convinte allora e decisero pertanto di scavare più a fondo e raccogliere dati in maniera più sistematica.
«C’era questo senso di cambiamento nell’aria, si diceva fossero in arrivo molti altri giochi con protagoniste donne» dice la Sarkeesian. «ma noi, non convinte della cosa, cominciammo a contare e vennero fuori questi numeri, per cui decidemmo di tenerne traccia durante gli anni in modo da creare un interessante data set che ci permettesse di giudicare in che modo l’industry presenta se stessa e come cambia durante il tempo.»
Come risultato di questa ricerca, salta subito all’occhio che all’E3 del 2015 solo il 9% dei nuovi giochi aveva come protagonista una donna, contro il 32% con protagonista un uomo. Nel 2016 aumenta il divario con il 3% contro il 41%. Quest’anno pare che le cose si siano riavvicinate alla situazione del 2015.
«La cosa importante, penso, è non rilassarsi troppo» dice la Petit. «non diciamo, “Hey, abbiamo raggiunto la parità” quando effettivamente la realtà dei fatti è che c’è ancora molto lavoro da fare. Questa tendenza è incoraggiante ma la storia non si conclude di certo qui.»
GameCompass #11
L’E3 è finito e i nostri Gero Micciché, Simone Bruno e Vincenzo Zambuto hanno fatto il punto riguardo quanto accaduto a Los Angeles che Gamecompass ha seguito in diretta dagli studi di Teleacras. Questo e tanto altro sempre su Gamecompass, in onda oggi venerdì 16 giugno alle 16:50 su Teleacras, Twitch e Youtube!
Speciale E3 – Cambio di data per Destiny 2: sarà rilasciato il 6 settembre
Bungie ha appena mostrato, durante la conferenza Sony all’E3, un nuovo trailer di Destiny2, dopo quasi un mese dal reveal gameplay.
Sony, come il precedente capitolo avrà l’esclusiva temporanea per i contenuti come il nuovo assalto, Lake of Shadows, la mappa Retribution, un’astronave e un’arma esotica Borealis.
Durante la conferenza Sony, è stato ,anche, annunciato che Destiny 2 sarà disponibile a partire dal 6 settembre, e non più l’8 settembre come detto mesi fa, per PlayStation4, XboxOne e anche su PC (sulla piattaforma di Blizzard: Battle.net).
Speciale E3 – Ni No Kuni 2 Revenant Kingdom ha una data d’uscita
Durante l’E3 2017, Sony ha mostrato un nuovo trailer di Ni No Kuni 2 Revenant Kingdom, un RPG sviluppato da Level-5 e pubblicato da BandaiNamco.
Protagonista sarà Evan Pettiwhisker Tildrum, un re ragazzo che viene spodestato e reclama il suo regno. Il gioco sarà in terza persona e i giocatori, oltre ad Evan potranno controllare altri personaggi durante le scene di combattimento. Durante queste battaglie, i giocatori potranno utilizzano le abilità magiche o evocare delle creature conosciute come “Higgledies“.
Il gioco uscirà il 10 novembre 2017.
Speciale E3 – XCOM 2: annunciato un nuovo DLC
La conferenza PC, dell’E3, è iniziata con il lancio del trailer del nuovo DLC di XCOM 2: XCOM 2 War of the Chosen. XCOM2, con questo nuovo DLC, subirà un grandissimo aggiornamento che vedrà come nemici i “Chosen“: gli scelti. Questi nemici diverranno sempre più forti con il progredire dei livelli.
Lo strategico di casa 2K Games riceverà questi aggiornamenti già dal 29 agosto per tutte le piattaforme: PlayStation 4, XboxOne e PC.
E3: Microsoft annuncerà Ori and the Will of the Wisps?
A poche ore dall’inizio del secondo appuntamento dell’Electronic Entertainment Expo, quello conMicrosoft,un leak svela le nuove immagini di un possibile seguito diOri and the Blind Forest, titolo uscito nel 2015 come esclusiva Xbox One e PC e creato dalla Moon Studios, molto apprezzatoda critica e pubblico. Il nome del nuovo capitolo è Ori and the Will of the Wisps. Non si potrà essere completamente sicuri dell’attendibilità del rumor se non questa sera, durante la conferenza di Microsoft che avrà inizio alle 23 di questa sera e che noi di GameCompass seguiremo in diretta sui nostri canali Youtube e Twitch e sulla nostra pagina FB.