Destiny 2 – Closed Beta
Finalmente il 18 luglio, Bungie e Activision hanno aperto le porte alla closed beta per PS4 di Destiny 2 e noi abbiamo avuto modo di provarla.
La beta di Destiny 2 ci ha permesso di provare la prima missione della campagna, “Ritorno a Casa“, le nuove modalità “Crogiolo“, “Detonazione” e “Controllo” e di partecipare all’Assalto “La Spirale Invertita“. Inoltre la beta ci darà la possibilità di giocare e provare le nuove sottoclassi dello stregone, del cacciatore e quella del titano: Lama dell’Alba, Fulminatore e Sentinella.
E solo dalle 19:00 alle 20:00 del 23 luglio si potrà visitare la nuova zona social, “The Farm“.
Ritorniamo a casa
La nuova missione della campagna, “Ritorno a Casa“, è ambientata sulla torre, che è stata assediata e quasi del tutto distrutta dalla Legione Rossa Cabal comandata dal generale Ghaul.
Questa prima missione è stata mostrata durante un gameplay rilasciato da Bungie, ma la versione che potremo giocare durante la beta è più estesa.
L’incipit della missione – intorno alla quale ruota tutta la storia del nuovo Destiny 2 – vede l’attacco della Legione Rossa alla torre e la fuga di tutti i guardiani, mobilitando l’Avanguardia; saremo, infatti, affiancati da Cayde-6, Zavala e Ikora. Quest’ultima si accorgerà che, nel mettere in salvo tutti coloro che erano sulla torre, l’Oratore non è presente, un fatto molto strano e abbastanza misterioso, visto che nel precedente capitolo non è stata una figura di grande rilievo per la storia, lasciando un bel punto interrogativo ai giocatori.
Lo scontro con i Cabal vedrà i guardiani soccombere alla loro potenza militare e numerica: questi non avranno infatti più l’appoggio del Viaggiatore, poiché Ghaul lo ha imprigionato in una gabbia d’energia, e si ritroveranno senza un posto sicuro in cui andare, per proteggere la gente e per organizzarsi per un’eventuale attacco.
Questa prima missione lascia molte domande e fornisce poche risposte, è molto misteriosa e crea quell’hype che ci fa desiderare di avere tra le mani il gioco e poterlo spolpare fino all’osso. La storia in sé è molto avvincente, vivere in un mondo senza luce è difficile e strano, e il gioco fa già venir voglia di scoprire come andrà a finire la battaglia.
Crogioliamo
Le nuove modalità PvP che abbiamo provato sono: “Controllo” e “Detonazione“.
La modalità “Controllo“, per chi ha già giocato il primo capitolo, non è esattamente come la ricordiamo noi: è rimasta pressoché invariata, ma le meccaniche sono cambiate un po’.
Il sistema di punteggio è stato modificato, le uccisioni non varranno più 100 punti e altri bonus, ma solo 1 punto, portando il punteggio totale di squadra a 75. Adesso le bandiere ottenute dalla squadra porteranno un totale di punti per ogni kill: 1 punto con 0 o 1 bandiera ottenuta, 2 punti per 2 bandiere controllate e 3 punti per tutte le zone conquistate. La neutralità delle bandiere e la velocità con cui uno o più guardiani conquistavano una bandiera sono state modificate: le zone passeranno direttamente da una squadra all’altra e il tempo che ci vuole per conquistarle non dipende più da quanti guardiani siano nei pressi della bandiera, il tempo sarà sempre lo stesso. Come anticipato negli scorsi mesi, gli scontri 6v6 non esisteranno più su Destiny 2: infatti le partite disputate saranno 4v4 e dureranno molto meno di quelle di Destiny – 8 minuti per l’esattezza – questo per via delle nuove meccaniche per l’ottenimento di punti, che richiederà di fare meno uccisioni, e per via delle squadre più piccole.
“Detonazione” è la modalità crogiolo che ha portato una ventata di novità nell’aspetto competitivo. Questa nuova modalità è molto simile a “Cerca e Distruggi” di Call of Duty: infatti lo scopo principale è quello di innescare una carica e la squadra che difende dovrà disinnescarla o uccidere tutti gli avversari prima che la inneschino.
Ma un problema che ho riscontrato è stato il tempo di innesco della carica, troppo veloce, se messo al confronto con quello di disinnesco. Così facendo porta un vantaggio solo alla squadra offensiva, che avrà più tempo per nascondersi e scappare.
Dentro la spirale di Destiny 2
Il nuovo assalto “La Spirale Invertita” sarà giocabile durante la fase beta. Ambientato su Nessus, pianeta che colonizzato dai Vex, i guardiani dovranno sconfiggere la Legione Rossa e un grosso Vex, il boss.
Questo assalto ci farà esplorare il nuovo mondo di gioco, che sembra molto legato all’ambientazione del primo capitolo, ma non è del tutto uguale, complice la presenza dei Vex, quindi l’ambientazione doveva richiamare quella di Venere del primo capitolo.
Durante la nostra avanzata incontreremo Vex e Cabal, che dovremo sconfiggere per giungere al boss. Le meccaniche della boss fight sono diverse da qualunque assalto del precedente capitolo: lo scontro si svolgerà in 3 diverse aree, tutte una di seguito all’altra, apportando differenti malus ai guardiani.
Le nuove sottoclassi
Destiny 2 avrà in tutto 6 sottoclassi, fea cui le 3 nuove Fulminatore, Sentinella e Lama dell’alba, e le prime 3 che ci hanno accompagnato durante Destiny, Camminatore del vuoto, Assaltatore e Pistolero.
Le vecchie super abilità hanno soltanto ricevuto qualche restyling, niente di particolare, tranne per il pistolero, che avrà 6 colpi di pistola d’oro anziché 3, e per l’assaltatore, che non si fermerà a dare un potente pugno alla terra, ma dopo potrà muoversi e sferrare altri pugni, ma le vere protagoniste della beta sono state le nuove abilità che saranno presenti in Destiny 2.
Di seguito le descrizioni delle nuove sottoclassi:
- Fulminatore, super del cacciatore: evoca un bastone ricoperto di energia ad arco che darà al cacciatore una maggior agilità per poter sferrare i suoi attacchi in maniera veloce, ma precisa.
- Sentinella, super del titano: evoca uno scudo del vuoto, permettendogli di respingere i danni subiti e attaccare i nemici lanciandolo o con un corpo a corpo.
- Lama dell’aurora, super dello stregone: crea delle ali con l’energia solare e sfodera la Spada per poter attaccare e sferrare degli spettacolari colpi aerei rilasciando energia, polverizzando i nemici.
Ogni abilità avrà 3 opzioni diverse di granate e salti, 2 opzioni per una nuova abilità che cambierà in base alla sottoclasse e 2 gruppi, contenenti 4 perk ciascuno che ci forniranno degli specifici bonus per la sottoclasse; i perk che modificavano armatura, agilità e recupero, che erano presenti all’interno dell’albero delle abilità in Destiny, adesso sono state assegnate ai vari pezzi di armatura.
Le nuove meccaniche
Destiny 2 ha ricevuto molte modifiche al gameplay: una di queste riguarda l’inventario, la schermata delle armi. Infatti, le armi non sono più divise per categoria – primarie, speciali e pesanti – ma le armi primarie occuperanno il primo e il secondo slot, indipendentemente dalla tipologia dell’arma, mentre lo slot delle armi pesanti sarà riservato a fucile a pompa, fucile da precisione, lanciagranate, mitragliatrici, fucili a fusioni e lanciarazzi. Questa nuova divisione ha apportato sia in PvE sia in PvP, delle modifiche molto evidenti, sia al gunplay sia al gameplay. Inoltre, anche le super abilità, si ricaricheranno molto più lentamente, portando i giocatori a utilizzare molto di più le armi primarie, che si dovranno scegliere attentamente, creando accoppiate che possano essere utili in qualsiasi momento.
Queste modifiche alle meccaniche di gioco le ho particolarmente apprezzate: in Destiny il crogiolo era sempre popolato da fucili a pompa e cecchini e, dopo la patch, anche dalle pistole da supporto. Adesso, invece, bisogna studiare una combo che possa servire sia per le lunghe distanze sia per quelle ravvicinate, portandoci a elaborare una strategia, meccanica che in Destiny non si presentava quasi mai.