Etna Comics 2018

Dunque, Etna Comics. La fiera del fumetto più grande della Trinacria, quella che un po’ tutti gli appassionati (siciliani e non) di anime, manga, comics, videogame, film e serie tv aspettano ogni anno per… fare cosa? È una domanda che mi viene posta spesso da parenti o da chiunque non abbia mai partecipato a eventi del genere, e paradossalmente ogni anno diventa sempre più difficile rispondere. Da eventi di nicchia quali erano, queste fiere diventano, anno dopo anno, un fenomeno di massa, dove si fa di tutto, ma allo stesso tempo niente. Quest’anno, tra l’altro, è stato nuovamente battuto il record di presenze: più di 80.000 persone sono state registrate tra gli ingressi al centro fieristico Le Ciminiere dal 31 maggio al 3 giugno. Ma sul tema torneremo più tardi.


Parliamo piuttosto di ciò che ho visto in questa ottava edizione. La struttura della fiera, pur presentando zone leggermente diverse dall’anno scorso, è rimasta pressoché invariata: 11 aree distinte per tematica, all’interno delle quali sono stati organizzati svariati tipi di attività, contornati da persone più o meno famose, spettacoli, e intrattenimento di ogni genere.

Una delle aree, la YouTube Alley, è stata letteralmente inondata da migliaia di persone, grazie agli ospiti che hanno tenuto le loro conferenze all’interno: YouTube Fa Cagare, Tia Taylor, Playerinside, Federic95Ita, Nocoldiz, Link4Universe e molti altri. Tra questi, sono riuscita a fare un paio di domande ai Playerinside e Nocoldiz, una volta concluse le loro rispettive conferenze.
Iniziamo dalla coppia catanese:

«Cosa vi aspettate da questo E3?»

Midna:

«In sostanza ci aspettiamo delle conferme di ciò che è stato annunciato: date di uscita, per esempio di Kingdom Hearts 3, e qualcosa di più su ciò che è stato già visto almeno in parte nei mesi precedenti.»

Raiden:

«Sarà un E3 di transizione in cui vedremo tantissime conferme e magari qualche piccola novità, oppure anche una o due bombe.»

Subito dopo è stato il turno di Paolo, in arte Nocoldiz, diventato famoso sulla piattaforma grazie alle sue YouTube Poop.

«Perché secondo te molti pooper italiani hanno abbandonato YouTube?»
«Una delle cause principali che ha spinto molti pooper ad abbandonare è il freebooting [la pratica di rubare i video da canali YouTube per caricarli altrove senza autorizzazione, NdR], perché dopo che hai lavorato tantissimo e vedi una pagina Facebook rubarti il video, facendo centinaia di migliaia di visual sul tuo lavoro senza neanche citarti, te la prendi così tanto da indurti ad abbandonare tutto. Ho conosciuto veramente tante persone che l’hanno fatto.»

Un must di Etna Comics – potrebbe essere forse definito il suo cuore pulsante – è sicuramente il padiglione F1, tappa fondamentale per qualsiasi tipo di visitatore della fiera, grazie alla moltitudine di stand presenti in ogni angolo e di diverso tipo: in parole povere, è quella parte della fiera dove si tirano fuori i soldi (e dove ho girato per più tempo); si va dall’Area Comics al piano terra che ospitava le grandi case editrici come Panini e Star Comics e gli autori indipendenti, tra fumettisti e scrittori, scuole del fumetto fino ad artisti più conosciuti, come J.M. De Matteis (co-autore di Justice League Internationalfra le altre cose,  nonché autore di alcuni notissimi Spider-Man come L’ultima caccia di Kraven e Il bambino dentro), Hiromi Matsushita e Kazuko Tadano (coppia che ha contribuito alla creazione dell’anime di Sailor Moon).
Salendo al secondo piano, una folta schiera di stand dedicati ai vari gadget han fatto da padrona indiscussa, tra veterani della manifestazione e new entry all’interno della fiera siciliana provenienti da tutta Italia.
Il terzo piano, per quanto di dimensioni minori, ha ospitato attività molto diverse fra loro: dalle dimostrazioni sulle arti marziali al karaoke, dall’escape room ai mini cosplay contest, con un tema diverso a seconda del giorno.
Totalmente diverso rispetto dagli altri anni invece è stato il padiglione C1, che è rimasto sempre prevalentemente dedicato ai videogiochi, ma anche all’Area Altrimondi. All’entrata si viene accolti da dei magnifici pezzi scenografici tratti dalla saga di Harry Potter, con tanto di shop vero e proprio all’interno della bottega di Ollivander; c’è stato anche spazio per ospitare delle piccole zone a tema Ghostbuster, Star Wars e S.H.I.E.L.D. .


Il secondo piano, come già detto, è stato dedicato al gaming, che sia retro, su console o PC: tra vari venditori di giochi nuovi, usati, recenti e non, ho trovato Marco Alfieri, sviluppatore indipendente e creatore di Call of Salveenee e Ruspa League.

«Cosa pensi della scena videoludica Indie italiana?»
«Penso che sia estremamente buona e ci sono dei titoli veramente formidabili, tra cui Remothered e Doom & Destiny, uno dei giochi più venduti sugli store Android e IOS. Ci sono giochi demenziali come Grezzo 2, Super Botte e Bamba II Turbo e poi ovviamente il mio. Abbiamo un sacco di titoli indipendenti, anche meno conosciuti, come Red Rope e Circle of Sumo. Purtroppo abbiamo delle leggi che impediscono di farli a modo. Fai conto che per sbloccare i fondi europei abbiamo dovuto aspettare fino allo scorso anno, quando nei bandi audiovisivi sono stati inclusi i videogiochi.»

In mezzo alle vecchie console polverose e ai televisori a tubo catodico sono riuscita a incontrare MrPoldoAkbar che, nonostante faccia tutt’altro che occuparsi di gaming sul suo canale YouTube, in via eccezionale è stato parte dello staff dell’area retrogaming.

«Il tuo canale YouTube non parla di retrogaming, come è nata questa connessione?»
«Non c’è una vera e propria connessione diretta con il mio canale YouTube: mi trovo in quest’area come vero appassionato di retrogaming anche se non è il format del mio canale, perché comunque possiedo molti oggetti retrò a casa e sono molto attivo in questo ambito. La mia situazione era sempre quella del bambino che aveva la console vecchia. Quando è uscita la PS1 io ero là a giocare col mio Game Boy Advance, quando tutti avevano la PS3 io ho finalmente ottenuto la mia prima PS1, diciamo che mi dilettavo nelle cose vecchie che costavano di meno.»

Anche in questa edizione, la zona all’aperto non è stata risparmiata, ospitando i sempre presenti Progetto Eden, Umbrella Italian Division e Brotherhood of Trinacria, oltre a numerosi punti di ristoro, per non parlare dell’Area Palco, dove si sono svolti gli spettacoli de iSoldiSpicci, Immanuel Casto, Pietro Ubaldi, Miwa, l’immancabile Cosplay Contest e tantissimi altri.
Sempre all’esterno (o quasi), il padiglione Etna ha incluso dentro il suo enorme tendone una moltitudine di postazioni per giochi da tavolo e un piccolissimo corner completamente dedicato a Nintendo Switch, dove ho trascorso ore intere a parlare con chiunque venisse a provare Breath of the Wild e con i promoter stessi, ed è questo uno degli aspetti che amo di più delle fiere: il dialogo libero, e come questo possa instaurarsi facilmente anche tra sconosciuti, perché sotto sotto sai che se quella persona si trova lì è proprio come te, o curiosa, e puoi insegnargli parte di quello che sai, o è appassionata, e può divenire occasione per scambiarsi opinioni o parlare della propria esperienza, in questo caso con la saga di Zelda.


E qui mi ricollego al tema iniziale: è possibile che questa occasione di dialogo venga in qualche modo “macchiata” rendendo le fiere del fumetto qualcosa che può interessare “un po’ a tutti”? Non più solo amanti della cultura pop, ma anche persone che hanno pagato il biglietto solo ed esclusivamente per vedere un determinato ospite, che sostanzialmente con la fiera c’entra poco, come gli stessi Soldi Spicci, Immanuel Casto, Andrea Agresti, Matteo Viviani, Raul Cremona. È come se così facendo, questa fiera, ma anche molte altre che stanno seguendo questa strada, stiano perdendo la propria identità di settore, facendosi sempre più generalista. Resta il divertimento, resta la gran varietà di cose da fare (che, anzi, aumenta) ma forse l’imbastardimento andrebbe dosato: va bene l’apertura, va bene che il mondo nerd e la cultura pop non siano più esclusivo appannaggio di iperappassionati, ma anche l’innesto di novità va fatto mantenendo degli equilibri.  Rischia altrimenti di venire a mancare, di anno in anno, la magia presente nei primi anni, quando questi eventi erano solo un luogo d’incontro per appassionati. E, ripeto, non si vuole questo, non è la critica settaria ed esclusiva di chi vuole un ambiente selezionato e ristretto: ma l’eccessiva apertura rischia di deformare eventi che hanno iniziato avendo un focus ben preciso, e questo comporta negli anni il rischio della perdita d’identità, rischiando di scivolare nell’accozzaglia, o, peggio, di privilegiare il “popolare”, quello che fa numero, a scapito della cultura pop genuina, quella che vede nei fumetti, nei videogame, in certa letteratura, in un certo cinema e serie tv, in manga, anime e quant’altro, il proprio sedimento, quello che ha nutrito un po’ tutti noi che abbiamo amato certi eventi per quel che raccoglievano, e non per i singoli nomi di richiamo.

A ogni modo, anche quest’anno il bilancio può dirsi positivo. Al prossimo Etna Comics!

(Si ringrazia Giovanni Cucuzza per le foto all’aperto)




Ecco il programma del Nahar Comics & Games

Ecco il programma del Nahar Comics & Games che avrà luogo domani, domenica 30 luglio 2017, a Naro (AG), all’interno del Palazzo Malfitano:

Ore 10.00 Ingresso Fiera
Ore 11.00 – 13.30 e Ore 14.00 – 15.00 Iscrizione Nahar Cosplay Contest
Ore 12.00 Conferenza “Eroe Greco Vs Eroe Moderno”, di Delacroix
Ore 13.00 – 15.00 Horror House
Ore 14.30 Conferenza “Da Youtube al microfono” – Maghi Merrino Speech
Ore 15.30 Spettacolo di Magia – Mago Dimis
Ore 16.00 Nahar Cosplay Contest
Ore 18.00 Esibizione Maidolls Team Nyan
Ore 18.30 NaHar FaHactor (Quizzettone)
Ore 19.00 Premiazione Nahar Cosplay Contest
Ore 20.00 Concerto Disney di Alessandra Raven e Marco Mondì.

Area Stand
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Area Games e Giochi da Tavolo
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00

TORNEI
Ore 14.30 Iscrizione Torneo Yu-Gi-Oh
Ore 15.00 Torneo Yu-Gi-Oh
Dalle ore 10.30 Iscrizione Tornei Fifa 17 e Tekken 7
Dalle ore 10.30 Torneo Speed Run Crash Bandicoot N.Sane Trilogy
Ore 16.00 Inizio Tornei Fifa 17 e Tekken 7

Area Fumettisti/Illustratori
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Area Youtubers
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Area Medievale
Dalle ore 10.00 alle ore 19.00

  • Tornei di Spade
  • Tornei di Tiro con l’Arco
  • Laboratorio di Alchimia
  • Bardi e Musici

Falconieri
Dalle ore 10.00 alle ore 20.00

Maid Café – Maidolls Team Nyan
Dalle ore 10.30 alle ore 19.00

Vi ricordiamo che lo stand di GameCompass e Teleacras sarà visitabile durante tutto l’evento al Pianos Tirith.




MCM COMICCON LONDON

MCM London Comic Con 2017

Quanti anni hai? Di che razza sei? Sei single o sposato? Tutte domande a cui puoi rispondere: e chi se ne frega, io vado al Comicon, quel magico posto dove puoi essere te stesso per tre giorni senza pensare al giudizio altrui. Come da consuetudine, ogni 6 mesi a Londra, presso il Royal Excel Dock, spazio grande come 2 stadi di calcio, si è svolto dal 26 al 28 giugno il MCM Comicon, fiera dedicata alla cultura nerd organizzata da Grant Craig H., Owen E., Hannah W., alla quale accorrono migliaia di persone di ogni età per godersi una giornata tra stand di fumetti, spazi videoludici, angoli dedicati agli oggetti da collezione, cibarie asiatiche e ospiti speciali. Quest’anno, nonostante la location dia sempre una sensazione di folla e riempimento, le statistiche indicavano una percentuale di ingressi in meno pari al 30%, complice probabilmente l’allarme terrorismo e il recente attentato di Manchester: la fiera era considerata un sito sensibile, e la sicurezza quest’anno era infatti minuziosamente organizzata, comprendendo cani anti bomba a controlli di ogni genere, anche prima di arrivare sul posto.

Gaming a non finire

PC Gaming, PS4, Nintendo Switch, Xbox One, tutti a disposizione dei gamer più accaniti; tantissimi i videogiochi in esposizione che abbiamo potuto provare (o rigiocare), da giochi d’intelletto a titoli ad alta tensione come White Day, passando per il giocoso Splatoon 2, oltre ad alcune simulazioni per PSVR. Fra i titoli più gettonati di quest’anno figuravano i picchiaduro come Arms, prossima attesissima uscita di casa Nintendo – che GameCompass ha già testato durante il Global TestPunch – un vero antistress che richiama alla mente i tempi in cui nelle sale giochi si trovava il videogame di Ken Shiro e si passavano ore a sferrar pugni contro i pad: il titolo Nintendo dà il vantaggi di non ridursi le nocche a sangue ottenendo comunque alla fine del gioco la stessa sensazione di bicipite gonfio “da culturista”, senza bisogno di far esplodere teste sullo schermo (e sarebbe un peccato, tanto sono simpatici i personaggi del roster di Arms); sono stati gettonatissimi anche titoli come il supereroistico Injustice 2, che stupisce dal punto di vista tecnico e della giocabilità, oltre a offrire una storia interessante ed elaborata almeno quanto quella del primo capitolo, e il sempreverde Tekken 7, nel cui roster figura adesso Akuma, direttamente dalla serie Street Fighter, e del quale saltano all’occhio la grafica migliorata, costumi rinnovati e nuove mosse per i personaggi che ci accompagnano dagli anni ’90. Lunghe file per provare in anteprima ogni videogame, come sempre in queste occasioni, ma l’attesa è ben ripagata.

Tanti ospiti speciali

Non potevano mancare gli ospiti speciali ad arricchire un evento già così ricco e composito, con ospiti del calibro di Donnie Yen (IP man), Lou Ferrigno (il primo Hulk cinematografico), Sam Jones (Flash Gordon), Summer Glau (Firefly, Terminator), Victor Gaber (Flash, Legend of Tomorrow), Verne Troyer (Mini me, Austin Power) su tutti. Uno spazio della fiera era adibito soltanto alle interviste, con un solo ospite a concedersi al pubblico, mentre per gli altri era necessario affrontare una fila inenarrabile e sborsare 30/40 sterline per portar con sé una foto con autografo. Veterani delle fiere del fumetto come il tenente Ura dello storico Star Trek sono stati invece reclutati come giudici al contest per il più bel cosplay, dove tra scenette tratte da film, monologhi ed esibizioni, vari cosplayer hanno intrattenuto il numeroso pubblico in un teatro interno da più di 300 posti.

Cosplay per ogni palato

E proprio a proposito di cosplay, se ne trovavano di ogni fascia d’età, razza, sesso, agghindati in ogni modo, dall’abbozzato e pluriutilizzato cosplay dell’eroe o del villain (onnipresente a ogni fiera almeno un Joker vestito di semplice maglietta viola e con cerone in volto) a certi capolavori di ingegneria del costume degni di certi colossal hollywoodiani (su tutti un sofisticato Ironman in metallo dotato di servo motori per azionare il sistema d’uscita dei razzi e di casse audio che sparavano a tutto volume Iron Man dei Black Sabbath), passando per il gruppo di amici coordinati a tema Justice League of America, fino a un’intera famiglia vestita da The Incredibles. Era un po’ traumatico avvicinarsi a una Wonder Woman vista di spalle, sperando fosse la nerd dei tuoi sogni, elaborare una frase da attraccone alla Barney Stinson per poi scoprirle, appena girata, una barba e voce da camionista. Ma anche questo è il gioco del cosplay.

Comicon

Rifocillarsi e andar via

Non bastasse la traversata oceanica per arrivare al Comicon – 2 ore circa tra treno e metro dal centro di Londra, più la coda per i controlli e i biglietti – tutto questo girare fa venire fame, e per fortuna la fiera era attrezzata, trasportandoci nell’atmosfera degli anime o dei jrpg tra dorayaki, okonomiyaki, gatsu gatsu curry, sushi e tanto altro che riusciva a offrire un po’ di ristoro in tutto il tran tran di una fiera divertente, stancante ma al contempo emozionante e affascinante, che permette di liberare e condividere con 5000 persone il nerd che è in te e che al lavoro e nella vita di tutti giorni si tiene spesso buono, nel privato della propria stanza, per restare socialmente accettabili. Appuntamento a Londra per la prossima fiera a ottobre.
Lunga vita e prosperità.

Giorgio Contino

Giorgio Contino