Splatoon 2
Dopo il rilascio di nuovi titoli di IP storiche quali The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild e Mario Kart 8: Deluxe Edition, e dopo l’uscita di Arms, Nintendo fa un altro passo nella direzione degli esport con Splatoon 2.
Il nuovo titolo per Switch è uno shooter in terza persona che, come nel primo capitolo, ha come personaggi centrali gli Inkling, ragazzini calamaro che in un’arena dovranno sfidarsi a colpi di inchiostro colorato in cui potranno anche nuotare, nascondersi e ricaricare il proprio colore.
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La campagna di Splatoon 2 è un ottimo modo per insegnare al giocatore le meccaniche di gioco, ed è fatta apposta per imparare a padroneggiare alcune delle armi utilizzabili nella modalità multigiocatore.
Il giocatore verrà guidato da Marina, una delle Squid Sister, la quale, una volta arrivati a Valle Polpo, ci metterà al corrente della misteriosa scomparsa dell’enorme Pesce Gatto e di Stella, altro membro delle Squid Sister. Ragion per cui vestiremo i panni dell’Agente 4 per andare alla loro ricerca.
Le meccaniche sono molto simili a quelle del capitolo precedente: la nostra avventura si svolgerà in 5 zone diverse, ognuna delle quali è composta da aree completamente esplorabili e zeppe di segreti, isole fluttuanti tra loro collegate alle quali accederemo in serie dopo aver superato con successo ogni ostacolo e la classica boss-fight, che in Splatoon diventa un momento spettacolare, divertente e molto originale.
L’armamentario è stato quasi del tutto rinnovato rispetto al precedente capitolo, avremo infatti l’occasione di giocare con moltissime armi primarie e armi speciali totalmente nuove. Nel corso del gioco sarà fondamentale ottenere vestiti che ci faranno acquisire abilità specifiche, che saranno acquistabili assieme alle armi nei negozi della piazza di Coloropoli e attraverso l’app “Nintendo Switch Online“, nella quale sono presenti alcuni accessori esclusivi.
La modalità principale delle partite amichevoli è “Mischia mollusca“, il cui obiettivo è quello di colorare più dell’avversario la mappa a disposizione.
Oltre alle amichevoli, sono presenti le “Partite pro”, accessibili dal livello 10 in poi, e le impegnative “Partite lega”, accessibili dopo aver raggiunto il rango B- nelle partite pro. All’interno delle partite potremo scegliere fra tre tipi di modalità: “Zona splat“, in cui i team dovranno affrontarsi per il controllo di zone specifiche, “Torre mobile“, una frenetica modalità in cui i giocatori dovranno scortare una torre attraverso i vari checkpoint prima della squadra avversaria, e “Bazookarp“, nella quale bisognerà trasportare l’omonima arma speciale all’interno della base nemica. Nelle “partite pro” il giocatore dovrà giocare senza un team, al contrario delle “partite lega”, giocabili in sessioni da due ore insieme a una squadra di amici.
Il comparto online lascia qualche dubbio: ci sono molti dettagli che sembrano essere stati tralasciati, dalla mancanza di un’opzione che consenta di uscire dal matchmaking fin quando non si riescono a trovare abbastanza persone per iniziare una partita all’impossibilità di cambiare armi ed equipaggiamento durante le partite se non interrompendo tutto e tornando nella piazza.
Splatoon 2 vede l’aggiunta della modalità “Salmon Run“, nella quale si dovranno affrontare orde di nemici – i Salmonoidi – in un’avvincente battaglia in tre round che potrà ospitare un massimo di quattro giocatori, ognuno con un’arma differente assegnata a rotazione. L’obiettivo è quello di raccogliere il numero di uova dorate rilasciate dai vari mini boss che spawneranno nel tempo, battendo tutti gli avversari che tenteranno di riprendersele. Terminate le ondate nemiche si riceverà un punteggio che si accumulerà di partita in partita e che darà diritto a ricevere premi che vanno da armi a bonus speciali a vestiario con relative abilità.
Tirando le somme, Splatoon 2 si può considerare un altro piccolo capolavoro a marchio Nintendo, risultando un gioco divertente, dal gameplay veloce, coinvolgente, dotato di una grafica cartoonesca e bellissima che non scade nell’infantile e sorretto da coinvolgenti soundtrack che infondono calma ma accompagnano bene anche le sfide nei momenti più concitati. Pur essendo totalmente diverso nel genere, il titolo può rivaleggiare senza timore con i più famosi (e più “seri”) shooter sul mercato e ambire a diventare un esport al rango dei più giocati.