Intel: Coffee Lake in arrivo

L’arrivo di Coffee Lake nei negozi è previsto in pochi mesi. Dal punto di vista dell’architettura, questi chip di ottava generazione rimangono quasi identici a Skylake. Tuttavia si distinguono per la presenza di 6 core, le prime CPU su Socket LGA1151 ad averli. Il loro lancio sarà un nuovo tentativo di risposta ad AMD Ryzen. Se l’aspetto tecnico dei Coffee Lake non merita particolari approfondimenti, considerato che la scheda tecnica parla da sé, c’è tanto da dire riguardo il posizionamento di mercato e su che fascia verranno piazzati. Secondo delle fonti ufficiali in fascia alta abbiamo: il Core i7 8700K con 6 core, un clock a una frequenza base di 3,70 GHz e Hyperthreading (SMT) che permette di gestire un totale di 12 thread. Il chip comprende una cache L3 da 12 MB e un TDP di 95W. Le frequenze sono più alte rispetto a quelle del nuovissimo Core i7 7800X su LGA2066, che non supera i 3,50 GHz di base e ha un TDP di 140W. I 6 core a 3,70 GHz tuttavia, consentono il Core i7 di superare il Ryzen 5 1600X e tutto ciò non sembra una coincidenza, presumendo sia il diretto rivale. Intel prevede anche una versione “non-K“, il Core i7 8700, la cui frequenza scende bruscamente, come nelle generazioni precedenti: di base 3.20 GHz. Più interessante, il Core i5 8600K, ha anche 6 core a una frequenza inferiore di 3,60 GHz. Differisce anche dal Core i7 dall’assenza di Hyperthreading e una cache L3 a 9 MB e il TDP rimane a 95W come per i Core i7. La numerazione completa della gamma è prevista fino 8400. La frequenza dei Core i5 di quest’ultimo è limitata a 2,80 GHz, ma manterrà i 6 core con un TDP non superiore di 65W. Previsti anche i Coffee Lake per il mercato mobile. Può essere trovato nelle versioni di fascia alta con 6 core ed è la prima volta che il mobile vede la presenza di un 6 core, il tutto a una frequenza molto più bassa. Gli attuali campioni per mobile hanno 2,00 GHz con un TDP di 45W. Ma probabilmente la cosa più interessante è la nuova piattaforma Coffee Lake-U. Dei test che circolano in questo momento mostrano una CPU quad core a 2,00 GHz e 6 MB di cache con Hyperthreading e un tipo di chip grafico GT3e con eDRAM, il tutto con un TDP di 28W. Un miglioramento notevole, poiché Intel precedentemente ha proposto qualsiasi tipo di CPU “U” con due core e per avere un quad core bisognava avere una CPU della linea “H” che hanno un TDP di 45W.




Pentium G4560 vende più della serie Core i3, Intel decide di “uccidere” la CPU

Il processore LGA1151 di Intel, il Pentium G4560 dual-core, viene venduto fin troppo secondo Intel. Per le ultime due generazioni, Intel ha abilitato l’HyperThreading su chip dual-core della serie Pentium e ha ampliato la quantità di cache L3 da 2 MB a 3 MB e questo ha portato a una vendita maggiore dei Pentium rispetto alla soluzione Core i3. L’HyperThreading si è diffuso sempre di più con un crescente numero di giochi e applicazioni che non funzionerebbero senza almeno 4 core logici. Il Pentium G4560 è un processore che costa poco e offre tanto a chi ha scarso budget, e con soli 70 € si possono avere 2 core, 4 thread, l’ultima architettura “Kaby Lake“, 3 MB L3 cache e 3.50 GHz. Sul lato opposto, questo rende l’acquisto delle soluzioni Core i3 dual-core costose quasi il doppio rispetto al Pentium G4560. E cosa decide Intel ? Di “ucciderlo”.
Secondo una relazione di DigiWorthy, infatti, Intel ha deciso di ridurre la produzione del Pentium G4560 per crippare la sua disponibilità e costringere i consumatori a optare per i processori Core i3 più potenti della 7a generazione. Il più economico, il Core i3-7100, ha un prezzo che raggiunge quasi doppio rispetto a quello del Pentium G4560: parliamo di ben 110 €. Si ottengono gli stessi due core “Kaby Lake”, 4 thread abilitati da HyperThreading, la stessa cache L3 di 3 MB, ma velocità di clock leggermente più alte di 3.90 GHz e una scheda video integrata più veloce. Quasi il doppio del prezzo per soli 400 MHz? Bisogna anche contare che, oltre le differenze citate, cambia il TDP e quindi variano i consumi e le temperature, le istruzioni della CPU (infatti il Core i3 ha qualche istruzione in più), e la possibilità di installare RAM di frequenza più alta. Neppure nel caso dei Core i7 più costosi di Intel è accaduta qualcosa del genere. Non ci resta che attendere di capire se davvero il dominatore di fascia bassa di Intel avrà un freno sulla produzione o se Intel ha invece altri piani. Quel che pare certo è che la clientela non sarà tanto felice della fine di questo ottimo processore, specialmente con l’imminente uscita di Ryzen 3 da parte di AMD.