Phil Harrison

Phil Harrison: l’era d’oro del videogioco

Phil Harrison, executive manager che ha lavorato precedentemente per Sony, Atari e Microsoft, in un’intervista a GamesIndustry dice la sua riguardo il futuro del gaming.

«Un’era d’oro di democratizzazione delle piattaforme, democratizzazione di tecnologie e di contenuti. Quando cominciai a lavorare nell’industry, l’80% del budget di sviluppo era destinato alla creazione del motore grafico 3D, ed eravamo costretti a spendere quella cifra ogni volta che volevamo creare un nuovo gioco. Sarebbe come se un regista cestinasse la tecnologia dietro la telecamera Panavision per inventarne una nuova ogni volta che decida di girare un nuovo film»

Quando cominciai a lavorare nell’industry, l’80% del budget di sviluppo era destinato alla creazione del motore grafico 3D.

«Siamo arrivati a un punto dove abbiamo l’utenza, esistono i tool di sviluppo, distributori di software e la possibilità di creare servizi online. Adesso abbiamo il budget e molto più tempo per poter pensare a cosa fare all’interno di mondi virtuali credibili creati con una grafica credibile e una AI sofisticata. Cosa succede quando questi elementi coesistono? Ci aspetta un futuro davvero interessante.
Spero che lo stesso impulso che i servizi di streaming (come Netflix) hanno dato al mondo della televisione ci sia nell’epoca d’oro dei videogiochi di cui ho appena parlato. Speriamo che tutto questo porti la nuova generazione di creatori di contenuti e scrittori a pensare al mondo dei videogames in questo modo.»




The Sims 4 presto su Xbox One

The Sims 4, il simulatore di vita per eccellenza, è disponibile su PC dal 2014. Dallo store di Xbox arrivano però buone notizie: il gioco è in procinto di approdare su console e la data di rilascio è relativamente vicina. Il 17 novembre infatti il titolo di Electronic Arts farà capolino sullo store preceduto da una Deluxe Party Edition che arriverà invece qualche giorno prima, ovvero il 14 novembre.
Al momento purtroppo non si sa ancora nulla sul prezzo, che comunque non dovrebbe discostarsi di molto da quello dell’edizione PC.




Black Desert Online

Durante la conferenza Microsoft all’ultimo E3, è stata annunciata l’uscita di Black Desert Online, titolo che accompagnerà la nuova Xbox One X al suo lancio e che dovrebbe sfruttarne a pieno il potenziale; il gioco è già uscito per PC, e non ci siamo fatti sfuggire l’occasione per provarlo.
Il genere degli MMO si sta espandendo a dismisura: dopo il grande successo di World of Warcraft il mondo dei videogame ha sfornato una miriade di titoli simili o dello stesso genere.
Nello specifico, Black Desert Online è un sandbox MMORPG sviluppato dalla software house coreana Pearl Abyss per PC, ma che presto arriverà su PS4 e, come già detto, Xbox One.
In attesa dell’uscita della versione su console, vediamo qual è la resa del gioco in ambiente Windows.

Appena aperto il gioco, ci si trova dinanzi alla più importante e difficile scelta: che forma dare al personaggio da utilizzare. Black Desert Online ha, infatti, al suo interno ben 14 classi legate a un personaggio predefinito, con sesso ed età specifica, eccezion fatta per la classe Wizard e Witch, con stessa classe, dotate delle medesime abilità, differiscono solo per sesso; a parte le 3 comuni classi – Guerriero, Arciere e Mago – se ne possono scegliere altre quali Ninja, Valkyrie, Dark Knight, Berserker, e altre ancora.

Prima di iniziare la nostra avventura, come in ogni RPG che si rispetti, anche Black Desert ci dà l’opportunità di creare il nostro alter ego tramite uno dei migliori character creator che si possono trovare in circolazione. Già questa fase ci terrà incollati allo schermo per molto tempo per creare il nostro personaggio al meglio, magari ispirandoci a protagonisti di altri videogame o personaggi di serie tv, o facendo sbizzarrire la propria creatività.Il creator, molto semplice e intuitivo, ci permette di modificare anche i minimi dettagli del nostro personaggio, dai capelli alle gambe, dai più piccoli particolari del viso alla sua muscolatura; non a caso dicevamo come Black Desert Online abbia il miglior creator rispetto a qualunque altro MMORPG.
Quel che mi ha lasciato perplesso riguarda la scelta, da parte della software house, di non poter modificare il sesso dei personaggi: possiamo infatti modificare solo l’aspetto lasciando invariato il loro potere, scelta azzardata, che rende la creazione del personaggio alquanto proibitiva.
Subito dopo aver concluso con il creator, saremo catapultati in una terra senza nome, in cui inizierà il nostro viaggio.

Il gioco, per nostra sfortuna, non ha ottenuto alcuna traduzione italiana, e per questo la storia e le varie quest possono risultare poco comprensibili per chi non conosce benissimo l’inglese, ma con un po’ di intuito e grazie alle indicazioni che il gioco stesso offre si possono concludere facilmente.
Purtroppo, ad aggravare la situazione, ci si mettono anche l’HUD di gioco e l’UI che, già dai primi minuti, ci bombarda con menù a tendina, pop-up e informazioni di vario genere che danno molto fastidio.
Il gameplay si mostra confusionario, e questo non è un bene, rendere i primi momenti di gioco semplici ai nuovi utenti dovrebbe essere la priorità di ogni MMO; Black Desert Online invece li complica, complice il fatto che alcune importanti meccaniche non vengono spiegate, e al giocatore tocca andare nei vari forum a documentarsi.
Passando al combattimento, Black Desert Online gode di un combat system molto articolato, alle comuni mosse fisiche e magiche si affiancano combo e mosse speciali molto difficili da sferrare ma di estrema potenza, che mettono a dura prova i riflessi dei giocatori e ne esaltano la bravura.
Le battaglie sono molto articolate, vista la presenza di sprint, magie, salti; grazie a un’ampia libertà di movimento, in Black Desert Online è permesso anche accovacciarsi, scalare edifici, salire sui tetti e sfruttare tutto il potenziale dinamico a nostro vantaggio, soprattutto in fase di schivata e attacco dei nemici, visti i parecchi danni che questi infliggono a ogni colpo.

La storia e tutta la lore si basano su delle strane e misteriose pietre nere che si trovano nel sottosuolo di un vasto deserto, il deserto del regno di Valencia; la storia è però un’aspetto secondario, e infatti risulta banale e poco articolata, poiché il gioco si basa prevalentemente sull’economia, sulla compravendita di oggetti e sulla costruzione di una vera e propria economia in-game.

Black Desert Online è un gioco molto particolare, non si basa sulla semplice dinamica del “parla con gli NPC, prendi le quest, uccidi i nemici, completa le quest, riscuoti la ricompensa e ripeti poi tutto”: il gameplay del gioco ruota infatti principalmente attorno al commercio.
Per guadagnare monete che possono servire per comprare armamenti vari dai vendor che si incontreranno per le città, il gioco ci consente di acquistare delle fattorie e delle case, nonché di pescare, di coltivare terre, di tagliare alberi etc..
Questi lavori, però, potrebbero sottrarre tempo prezioso che potrebbe essere impiegato a farmare, a uccidere nemici, a completare quest, ed è per questo che il gioco ci viene in aiuto permettendoci di assumere dei dipendenti. Questo è uno degli aspetti più interessanti del titolo: il gioco ci farà infatti dirigere un’attività commerciale, con tanto di guadagni e tasse da pagare, come in un vero e proprio gestionale. Tutto questo business frutterà a mano a mano che compreremo attività e terreni da arare; i soldi serviranno a ricoprire i costi delle spedizioni nonché tutte le spese di gestione dell’attività. Per fortuna non dovremo pagare i salari ai nostri dipendenti, i quali sono alla stregua di veri e propri schiavi, acquistabili dai vari mercanti all’interno del titolo.
Il gioco ci permette inoltre sin da subito di comprare case arredabili (proprio come in The Sims) e che potranno essere utilizzate per qualunque scopo, come alloggio per noi o per i nostri sottoposti, o anche per ospitare negozi.
Il commercio riveste una parte molto importante, e chi non ha molta dimestichezza con l’inglese troverà non poca difficoltà ad affrontare alcune quest o gestire i nodi commerciali, importantissimi per l’economia.
Ma come detto in precedenza, il gioco spiega a stento tutte le proprie meccaniche, portando il giocatore verso la confusione, data anche dalle innumerevoli cifre, impostazioni e descrizioni poco chiare del titolo.

Il team di sviluppo ha fatto un grandissimo lavoro per quanto riguarda la grafica, creando un motore appositamente per lo sviluppo di Black Desert Online chiamato, appunto, Black Desert.
La grafica è uno degli aspetti più riusciti del gioco: durante la nostra avventura l’engine ci offrirà degli scenari molto suggestivi, dall’alba, di un’arancione intenso, al tramonto, con cromatismi che vanno dal rosso al giallo, alberi e piante si mostrano sempre con colori vivaci e sgargianti.
Questo livello di dettaglio andrà ovviamente a influire sulle prestazioni, e non tutti i PC potranno reggere il peso di caricamento del gioco. Anche con un PC di fascia media, in determinate circostanze, in città molto affollate o comunque dove vi siano molti elementi su schermo, il frame rate si abbasserà drasticamente, ma con le giuste impostazioni grafiche si potranno ridurre al minimo questi problemi.

Il sonoro, da qualche anno a questa parte, è diventato un’aspetto molto importante su cui puntare per ogni titolo, sul mercato abbiamo ormai videogame con un comparto sonoro da premio, come The Last of UsHorizon Zero Dawn, o Killzone. Altre software house si sono concentrate più sulla componente artistica e visiva, tralasciando l’aspetto uditivo come nel caso di Black Desert Online.
Ovviamente il gioco non ha un comparto audio pessimo, ma si ha l’impressione che non ci sia stato un lavoro di cura teso alla qualità: i rumori ambientali, soprattutto nelle città, diventano molto ripetitivi, col progredire del gioco, quasi ciclostilati. Ciò nonostante, durante l’esplorazione del mondo le musiche di sottofondo e rumori riescono comunque ad accompagnarci in maniera gradevole, senza sferzate verso l’alto, né particolari sbavature.

Black Desert Online ha molti lati positivi e altrettanti negativi, partendo dalla grafica e dal character creator sino ad alcuni aspetti del gameplay – inutilmente complesso e noioso a lungo andare – e a un sonoro senza particolari impennate.
Tralasciando questi difetti, nel complesso, bisogna dire che Black Desert Online è un MMORPG molto diverso da tutti gli altri, ovviamente per la modalità di creazione dei personaggi, ma anche per tutto un comparto gestionale che fa della compravendita di immobili e oggetti preziosi una meccanica fondante che impreziosisce il mondo di gioco.
Come tutti gli MMO, anche per Black Desert Online è consigliato giocare con un gruppo di amici, vista la presenza di gilde che molte volte dichiareranno guerra ad altri clan, ma è possibile giocare anche in solitaria.
Gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente questo titolo, ricco di quest e con un mondo di gioco molto vasto; chi volesse entrare da novizio nel mondo degli MMORPG faticherà non poco all’inizio ma, dopo qualche ora di gioco, potrà riuscire a orientarsi tra i vari menù di un gioco complesso, a volte dispersivo ma globalmente solido.

Processore: Intel Core i5-6500
Scheda video: Nvidia GeForce Gtx 1060 6GB Gigabyte G1-Gaming
Scheda Madre: MSI Z170A Gaming M3
RAM: Corsair Vengeance LPX 8GB 2400MHz DDR4
Sistema Operativo: Windows 10




XboxOneX

Xbox One X: problemi in vista secondo MIDiA Research Group

Per Microsoft si avvicina il lancio della sua nuova console, la Xbox One X. Console che è indubbiamente (a oggi) la più potente e tecnologicamente avanzata mai creata, ma questo, secondo una ricerca effettuata da MIDiA Research Group potrebbe non bastare. Durante una intervista rilasciata a WCCFTECH.comKarol Severin, Lead Analyst di MIDiA Research, ci dice che tutto dipenderà da come la Microsoft intenderà posizionare la console sul mercato. Secondo Severin, la Microsoft dovrebbe puntare, mostrando la potenza della nuova console, sull’utenza dei PC gamer in quanto più avvezza a spendere un prezzo maggiorato per un prodotto premium (quello che succede da sempre nel mercato delle GPU).
Il lead analyst continua dicendo che la mancanza al momento di esclusive AAA potrebbe essere un ulteriore problema in quanto le console non vendono solo in base alle specifiche tecniche e alle performance ma, al contrario, sono i contenuti a influenzare fortemente le scelte dei consumatori.

Nel frattempo Phil Spencer, CEO di Xbox smentisce con un tweet tutte le voci riguardanti un ipotetico ritardo del lancio della nuova console.Phil Spencer Answer




Phil Harrison: Switch apre le porte a nuovi videogiocatori

Negli ultimi anni, le case produttrici hanno combattuto tra loro per contendersi il trono della console migliore nel mercato videoludico: Sony e Microsoft, hanno creato modelli di console sempre più potenti, portando a un’evoluzione rapidissima.
Da pochi mesi Nintendo ha lanciato sul mercato Switch, una console ibrida, non potente come PS4 o Xbox One, ma che ha visto una gran risposta di pubblico e un’ottimo riscontro in termini di vendite.
Nintendo non punta sulla potenza hardware ma cerca di intrattenere in qualunque modo i giocatori, fornendo titoli sempre diversi e divertenti, da giocare in singolo o in compagnia.
Lo stesso Phil Harrison, ex vice presidente di MS e Sony, ha lodato ai microfoni di GameReactor il lavoro di Nintendo sulla nuova console:

«Penso che Sony abbia fatto un ottimo lavoro con PlayStation 4, rendendola molto popolare in tutto il mondo. Quello che mi chiedo, che è forse una preoccupazione, è: Microsoft e Sony stanno facendo sì che il mercato cresca? Si stanno impegnando per ampliare i contenuti per attirare più pubblico e più videogiocatori? Le ultime dichiarazioni e annunci fanno capire che si stanno concentrando sul pubblico hardcore. Considerando che Switch ha la possibilità attirare e far giocare un pubblico più ampio, sarà davvero interessante vedere come le dinamiche del mercato si modificheranno nei prossimi tre o quattro anni.»

Le parole di Phil sono state molto chiare: Sony e Microsoft dovrebbero dedicarsi di più al pubblico. Adesso non ci resterà che vedere come proseguirà il trend di Nintendo Switch e quale sarà la risposta delle due grandi concorrenti.




Cuphead

Cuphead: dimissioni e ipoteca sulle case

Durante una lunga intervista rilasciata a Gamesradar.com gli sviluppatori dell’ormai famosissimo vintage platformer in via di sviluppo Cuphead confidano all’outlet le loro iniziali difficoltà economiche avute durante la prima fase di sviluppo del gioco ma anche grande ambizione e forza di volontà.

“We realized that there were a lot of people out there that wanted what we were doing”

“Realizzamo subito che tantissima gente era interessata al nostro progetto”

Cuphead

“My brother and I quit our jobs, remortgaged our houses and began expanding the team. This was our chance to actually deliver the game we wanted to make all along, rather than the cut-scope game we originally planned with a three person team.”

“Dopo aver lasciato il nostro lavoro ed ipotecato le nostre case io e mio fratello cominciammo ad espandere il team. Questa era l’unica chance possibile per riuscire a portare a termine il gioco che noi avevamo sempre sognato di sviluppare al contrario avremmo dovuto rinunciare ed accontentarci del progetto iniziale disegnato attorno ad un team di sole tre persone.”

Cuphead è annunciato in uscita per il 2018 ed è sviluppato da StudioMDHR Entertainment come esclusiva Microsoft Windows & Xbox One




Greenberg parla di nuovi titoli per Xbox One X

La mancanza di titoli first-party mostrata da Microsoft durante la loro conferenza E3 è stata ampiamente discussa. La società ha ammesso di voler presentare solo i giochi che sono relativamente vicini al completamento. Questo, però, non significa che non ci siano altri titoli in programmazione.
Aaron Greenberg, boss del marketing di Redmond, ha parlato anche di Scalebound, gioco che è stato presentato tempo fa e poi in ultima analisi annullato perché, nonostante le migliori intenzioni, “le scintille non sempre volano”, dice Greenberg: «posso dirti che ci sono molti altri progetti per Xbox, con tantissimi titoli di cui oggi non parleremo».
Greenberg si è mantenuto vago durante tutta la durata dell’intervista, parlando solo dei titoli già presentati durante la conferenza E3, glissando abilmente le domande poste dal giornalista e dando conferma, però, che Microsoft farà un’altra importante conferenza al prossimo GamesCom, durante il quale verranno presentati tanti altri nuovi titoli.




Shawn Layden: PlayStation 5 sarà una vera next-gen

Durante l’E3 di quest’anno il mercato delle console è stato scosso dalla presentazione della nuova console Microsoft: Xbox One X.
La nuova console è un concentrato di potenza, infatti riesce a far girare titoli in 4K a 60FPS. Ma Sony, dopo la mossa di Microsoft, non starà con le mani in mano, e prima o poi dovrà presentare una console che possa veramente competere, sul piano dell’hardware, con il top di gamma della casa di Redmond.
Il sito tedesco Golem.de ha intervistato Shawn Layden, presidente del CEO di Sony, il quale, alla domanda se ci sarà un gioco che girerà solo su PS4 Pro e non sulla PS4 standard, Layden risponde: «Non accadrà mai: Playstation 4 Pro offre solamente alcuni vantaggi, quali risoluzioni 4K e HMD (Head-Mounted Display, compatibilità con VR) per i giocatori che possono utilizzarla e vogliono utilizzarla. Inoltre un frame rate più stabile e un ingente spazio su disco. Ma chi ha una PS4 standard, non ha svantaggi reali. Ognuno dei nostri giochi continuerà a girare su PS4 e forse un po’ meglio sulla Pro».
E, inoltre, Layden ha dichiarato che PlayStation 5 sarà una console true next-gen, non come PS4 Pro, ma una console nuova, potente e con nuove tecnologie. Vedremo AMD, Vega e Ryzen sulla nuova PlayStation 5? Di certo questo sembra significare che i giochi della prossima console di casa Sony non saranno compatibili con le attuali PS4 e PS4 Pro, segnando un’ulteriore frattura con il cammino intrapreso da Microsoft, che ha invece optato per un passo in continuità con l’attuale sistema Xbox One, nella quale i titoli pensati per la console più recente non escludono comunque la precedente (come era già stato fatto da Sony con PS4 Pro).
L’idea di Sony potrebbe essere quella di lanciare sul mercato una nuova console prima del 2019.




The Evil Within 2: nuove indiscrezioni

The Evil Within 2, il nuovo progetto di Bethesda, secondo alcune indiscrezioni non sarà diretto da Shinji Mikami, che avrà solo la veste di produttore in questo sequel presentato All’E3 2017.
Al suo posto troveremo John Johanas, che ha diretto i due DLC del gioco (The Assignment e The Consequence), e che, pur con un ruolo minore, ha lavorato nel primo capitolo di The Evil Within.

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La nuova esclusiva Microsoft potrebbe essere in stile Horizon: Zero Dawn

I principali annunci di lavoro oggi passano da LinkedIn, e il mondo videoludico non fa eccezione; e quando si tratta di tecnici qualificati gli annunci lavorativi nel settore sono spesso forieri di un titolo work in progress. E pare proprio lasciare pochi dubbi l’annuncio dell’Head of Recruitment di Microsoft, Sandor Roberts, il quale scrive che a Redmond un Lead Environment Artist per un titolo nextgen tripla A in pieno stile Horizon: Zero Dawn.

L’ultimo titolo di Guerrilla Games sembra aver già lasciato il segno nel mercato videoludico e, considerando anche le dichiarazioni rilasciate al Telegraph da Shawn Layden, secondo il quale il marchio Horizon: Zero Dawn ci accompagnerà per lungo tempo, possiamo ormai affermare con una certa sicurezza che la storia di Aloy è già entrata di diritto nell’Olimpo dei videogame più rilevanti di sempre.