Call of Duty WWII arriverà il 3 Novembre

Da poche ore è stato reso pubblico il nuovo trailer di Call of Duty WWII. Un Call of Duty che ritorna alle origini e porterà i giocatori per terra e in una situazione storica differente da quella ormai vista negli ultimi anni.

La storia di CoD WWII è pensata per la nuova generazione che non ha avuto modo di giocare i vecchi titoli e che potrà vivere parte della Seconda Guerra Mondiale.
La Campagna riguarda gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, cioè il 1944-1945 e sarà ambientata nel Nord Europa: Normandia, Francia, Belgio e soprattutto in Germania.
La storia racconterà del giovane soldato americano Ronald Daniels nei 18 mesi in cui Ronald passerà dall’essere solo una matricola a vivere la vera e propria guerra. Durante il suo viaggio farà la conoscenza di altri 11 soldati che faranno parte della sua squadra.
La durata della storia sarà paragonabile a quella degli altri CoD.

Per ciò che riguarda le novità sugli aspetti tecnici:
Non sarà presente l’interfaccia grafica, non ci sarà fisica e distruttibilità e il comparto cinematografico sarà il fiore all’occhiello del titolo perché il team di sviluppo, aiutato da uno storico, ha raccolto informazioni tramite pellicole e archivi per riprodurre fedelmente armi, ambienti e quant’altro. Inoltre il team si è recato nelle zone che hanno visto protagonista il conflitto per studiarle e poterle riportare nel miglior modo possibile all’interno del gioco, infatti per rendere quest’ultimo più immersivo sono stati utilizzati ambienti cupi e tetri.
La cosa più importante è stata la scelta di raccontare la vera storia attraverso il gioco tramite fatti veramente accaduti.
La modalità cooperativa sarà una rivisitazione di zombie: Nazi Zombie. In cui Hitler ha radunato un esercito di zombie per combattere.
Il team di sviluppo ha affermato che grazie alla potenza hardware di questa generazione, il gioco arriverà a 60 FPS su ogni piattaforma e che sarà presente un dettaglio grafico molto alto.

Call of Duty sarà disponibile, come già annunciato, il 3 Novembre per PlayStaion 4, Xbox One e PC. Per chi preordinerà il gioco avrà diritto a far parte della Beta, che sarà chiusa al pubblico.




Interessanti novità per Marvel vs. Capcom Infinite

Rilasciate da pochissimo alcune notizie molto interessanti riguardo Marvel vs. Capcom Infinite, che vedrà il suo debutto il 19 Settembre 2017.
Inizialmente annunciato con un trailer durante la manifestazione “Playstation Experience”, oggi fa nuovamente parlare di se anticipandoci quali saranno i bundle destinati al commercio e alcuni dei personaggi presenti nel gioco.

Infatti il colosso di Osaka, oltre alla data di rilascio ufficiale del gioco, ha distribuito un trailer dedicato alla storia del nuovo episodio e tutti i dettagli per i bundle in edizione limitata che arriveranno nei nostri negozi

Il primo bundle è la Deluxe Edition, al prezzo di 89.99$, in cui sarà presente all’interno un “Character Pass” tramite il quale si potranno scaricare i futuri 6 personaggi che verranno introdotti. Poi sarà la volta della Collector’s Edition, all’interno della quale, oltre al contenuto presente nella Deluxe Edition, si troveranno 4 Statuette e 6 Gemme dell’infinito a led, questo secondo bundle avrà un costo di 199.99$.

Come ciliegina sulla torta, la Capcom, introdurrà ben 8 nuovi personaggi, tutti ovviamente appartenenti all’universo Marvel e Capcom: Chun-Li, Chris Redfield, Strider Hiryu, Ultron, Hulk, Thor, Hawkeye, e Rocket Raccoon, che si uniscono ai precedentemente già annunciati, Ryu, Mega Man X, Iron Man, Captain Marvel, Captain America e Morrigan.




Outlast II: rilasciato trailer di lancio e prime immagini.

Outlast II sarà rilasciato sul mercato il 25 Aprile per Pc, Xbox One e Playstation4 e già dai trailer/ immagini si preannuncia un degno successore del primo capitolo.Quest’oggi Red Barrels, la casa produttrice della saga di Outlast, ha rilasciato un trailer di lancio e un bel po’ di foto macabre, un classico per il franchise di Outlast, materiale che ci offre una visione più completa delle ambientazioni e della storia di questo nuovo capitolo.
La trama non è collegata a quella del primo episodio, è ambientata negli anni 70 ed è ispirata al terribile massacro di Jonestown del 1978.
In Outlast II ci ritroveremo nei panni del cameraman e reporter Blake Langermann che si ritroverà in un villaggio sperduto dell’Arizona dove indagherà sull’assassinio di una donna. Inizialmente per Blake era una normalissima indagine: non sapeva di star andando incontro a qualcosa che non aveva mai visto prima d’ora.
Ecco qui di seguito il trailer di lancio, le immagini e le specifiche tecniche per poterlo giocare su pc:

 

 

Configurazione minima

OS: Windows Vista / 7 / 8 / 10, 64-bits
Processor: Intel Core i3-530
Memory: 4 GB RAM
Graphics: 1GB VRAM, NVIDIA Geforce GTX 260 / ATI Radeon HD 4870
DirectX: Version 10
Storage: 30 GB available space
Sound Card: DirectX Compatible
Additional Notes: Targetting 720p @ 30 fps

Configurazione raccomandata

OS: Windows Vista / 7 / 8 / 10, 64-bits
Processor: Intel Core i5
Memory: 8 GB RAM
Graphics: 1.5GB VRAM, NVIDIA Geforce GTX 660 / ATI Radeon HD 7850
DirectX: Version 11
Storage: 30 GB available space
Sound Card: DirectX Compatible
Additional Notes: Targetting 1080p @ 60 fps
Fonte: Steam

Inoltre fateci sapere con un commento cosa ne pensate di questo nuovo Horror targato Red Barrels




Redout: Race faster than ever

Nell’ultima edizione del premio Drago d’Oro a meritarsi il premio come “Miglior gioco italiano dell’anno” è stato un gioco che prende a piene mani dagli arcade racing del passato: parliamo di Redout, ultimo lavoro della casa torinese 34BigThings, che abbiamo intervistato al Let’s Play, proprio in occasione della premiazione. Il team ci ha parlato del titolo come un ritorno alle corse di vecchio stampo arcade, citando come fonti di ispirazione grandi classici come F-Zero o Wipeout.
La software house sta anche ultimando le fasi di porting per le console domestiche Ps4, Xbox One e Nintendo Switch, per le quali il gioco è già pre-ordinabile.
E adesso, analizziamo Redout più nel dettaglio:

Aspetti grafici

Redout gode di una grafica pulita, poco dettagliata ma molto colorata a fare da contorno alle nostre corse. Personalmente, viste le piattaforme a cui è orientato il gioco, avrei gradito che fossero state utilizzate textureshader orientati più al realismo piuttosto che lo stile poligonale che vediamo nel gioco.

Le navi

La “flotta” è suddivisa in 6 case navali, a loro volta distinte in 4 differenti classi sbloccabili gradualmente nel proseguo nel gioco. I concept sono molto originali, guardandoli, trasmettono immediatamente un’idea di futuristico e ipermoderno.
Ogni casa si differenzia dall’altra per parametri tecnici delle navi in scuderia: dalle più veloci alle più deboli, dalle robuste ma difficile da pilotare alle ben equilibrate per i piloti meno esperti, e così via.
Sin da subito le navi possono essere personalizzate sostituendo la livrea e scegliendo tra le varie colorazioni disponibili. Uno dei punti di forza di Redout sono i potenziamenti e i powerups, i quali hanno una funzione fondamentale nel gioco, andando a incidere sensibilmente sulla nostra esperienza di guida.

Gameplay

Redout mostra sin da subito la propria anima arcade, mettendo il giocatore davanti un menù semplice e intuitivo ma al contempo completo e ben realizzato.
Intraprendendo la modalità “carriera” si potrà selezionare una prima nave di classe I, con la quale avremo accesso alle prime gare: si nota fin da subito come le navi abbiano una buona manovrabilità e come ogni competizione risulti dinamica e adrenalinica. Proseguendo e quindi accumulando esperienza, si accrescerà il proprio “livello pilota“, tramite il quale si potrà avanzare negli eventi avendo accesso alle classi più alte delle navi. Qui purtroppo iniziano le prime note dolenti: finalmente dopo svariate gare, e dopo aver accumulato abbastanza esperienza e denaro, si riuscirà a sbloccare la nave di classe III; ma non si avrà il tempo di gridare “FINALMENTE CE L’HO FATTA!” che, da quel momento, si dovrà dimenticare quanto detto finora. Una volta entrati nella classe III, infatti, l’esperienza di guida cambierà radicalmente: sembrerà di essere un vecchietto alle prese con Mario Kart, le navi avversarie andranno in modalità “berserk“, VELOCISSIME:  è vero, anche la vostra nave sarà velocissima e completamente potenziata, ma loro si muoveranno con precisione millimetrica, sembreranno camminare su una monorotaia, non sbaglieranno una, DICO UNA sola curva!
Personalmente mi sono ritrovato a correre solo gli eventi delle prove a tempo, perché alla lunga ripetere le gare più e più volte nella speranza di arrivare al podio rischia di diventare frustrante. A ciò bisogna aggiungere altri fattori che variano nelle fasi avanzate di gioco. Provate, infatti, un po’ a immaginare tutto quel che abbiamo appena descritto sopra applicato a un semplice evento “corsa”: il risultato sarà che la vostra nave sarà – come detto – potentissima, e quindi anche difficile da pilotare, le navi avversarie andranno a velocità da missili terra-aria, i circuiti diventeranno sempre più ostici e tortuosi e, come ciliegina sulla torta, si potrà notare un effetto motion blur, o simile, che diventa talmente eccessivo da infastidire la visuale di guida.

Conclusioni

Sarò sincero, mi sono divertito parecchio giocando a Redout, guidare questi piccoli bolidi dà proprio una bella sensazione, e mi sentirei di consigliare il gioco a chiunque, come me, adori il genere arcade “gravità 0“.
Il gioco gode di molti aspetti positivi: oltre a quelli già illustrati sopra, c’è da porre l’accento sulla colonna sonora, d’effetto e molto esaltante, della quale abbiamo apprezzato i cambi di tono durante i salti e le immersioni, accompagnando ritmicamente il movimento dei veicoli. Anche la varietà dei tracciati e le ambientazioni a tema post-apocalittico hanno il loro grande fascino. Inoltre non sono da sottovalutare le numerose modalità di gara suddivise in “corsa”, “prova a tempo”, “boss”, “a punteggio”, “eliminazione” e tante altre ancora.
D’altro canto, come dicevamo, Redout ha la pecca di non riuscire a mantenere un equilibrio di gioco tra l’utente e quello degli avversari nei livelli più alti, e non offre, al contempo, la possibilità di cambiare livello di difficoltà per ovviare a questo disequilibrio. Questo può costituire un grosso problema, specie per i giocatori meno abili. Infine, non possiamo esprimere un giudizio riguardo la modalità multiplayer, la quale è prevista ma, al momento, risulta completamente deserta, (abbiamo tentato in diverse fasce orarie).

Nulla – quanto rilevato – che una buona patch non possa risolvere.

E ce lo auguriamo, perché il team di 34BigThings ha dimostrato, non solo di meritare i riconoscimenti ricevuti, ma soprattuto di saper lavorare bene, e siamo curiosi di vedere cosa ci riserverà in futuro questo giovane gruppo di sviluppatori.




final fantasy xv

Final Fantasy XV

Ebbene sì, ragazzi, mi trovo davanti alla tastiera e sto per recensire uno dei giochi più amati e criticati dell’anno.
Stiamo parlando dell’ultimo capolavoro nato dal genio di Hajime Tabata (che abbiamo recentemente intervistato), Final Fantasy XV, fra l’altro premiato come “Miglior Gioco dell’Anno” al Premio Drago d’Oro.
Avendo giocato solo alla Day One edition, che includeva un DLC per sbloccare la potentissima spada leggendaria “Masamune“, credo di poter dire di aver provato solo una versione “nuda” del titolo.
Infatti, con l’uscita del Pass Stagionale, il gioco si è evoluto ed espanso notevolmente rispetto alla versione disco.
Questo perché principalmente la Square Enix ha interesse nel far rimanere incollati alla TV i propri giocatori, rilasciando frequentemente DLC e patch con eventi speciali a cui partecipare che risultano molto attrattivi per gli utenti.
É un po come se gli sviluppatori ci stessero dicendo “Hey, non ti lasceremo togliere il disco dalla tua console così facilmente!”

Ma bando alle premesse, passiamo al lato narrativo del titolo firmato Square Enix, sul quale cercherò di anticipare il meno possibile in termini di storia in modo che, chi non ha ancora avuto il piacere di giocarsi questo titolo, non si rovini la sorpresa.

Storyline

FFXV ci fa vivere le vicende di Noctis Lucis Caelum, principe del regno di Lucis, che intraprende il suo viaggio per incontrare e quindi sposare la sua amata, la principessa Lunafreya Nox Fleuret, la quale vive da tempo prigioniera nel regno di Niflheim, retto dal governo dispotico dell’imperatore Iedolas Aldercapt e del suo cancelliere Ardyn Izunia, i quali tirano le fila del governo della nazione con l’intento di ingrandire il proprio esercito di automi, miscelando magia e macchine per conquistare il mondo. La guerra tra Lucis e Niflheim ebbe inizio dall’alba dei tempi e per questo il matrimonio dei due giovani viene visto di buon auspicio per porre fine all’interminabile ostilità tra le due fazioni.
Inutile dire che nulla andrà per il verso giusto.
Durante il viaggio di Noctis e dei suoi fidati amici di corte, Ignis, Prompto e Gladio, il regno di Lucis cade a seguito di un potente e tradimentoso attacco a sorpresa sferrato dal regno di Niflheim, annullando così ogni accordo: la scintilla che accenderà il fuoco della rivalsa nel cuore di Noctis.

Gameplay

Passando al modo di gioco, gli aspetti più importanti del gameplay sono principalmente due: uno è sicuramente l’innovativo e vastissimo sistema open world. Per agevolare gli spostamenti attraverso la mappa possiamo utilizzare l’automobile del Re di Lucis, la Regalia, consegnata al figlio per raggiungere Altissia, con la quale i nostri personaggi potranno spostarsi automaticamente o manualmente seguendo la strada che ci porterà, di luogo in luogo, alla scoperta dei segreti della regione di Duscae. Per chi ama la natura ci saranno i nostri amici pennuti, gli immancabili Chocobo.
Sia l’automobile che i Chocobo si potranno personalizzare durante il gioco.

L’altro aspetto assolutamente innovativo del gameplay – incredibile ma vero – riguarda il combat system. Infatti Final Fantasy, per la prima volta nella storia, abbandona il tanto amato e collaudatissimo sistema di combattimento a turni, per lasciare spazio ad una impostazione più action, rendendolo di fatto un action-jRPG. Ad ogni modo, dobbiamo assolutamente dire che il nuovo e inedito combat system ci ha lasciati a bocca aperta per quanto funziona molto bene: oserei dire “buona la prima”.
Gli sviluppatori, per non lasciare scontenti gli amanti dei turni hanno comunque creato un sistema ibrido, chiamato “RIFLESSIVO“, modalità nella quale si può decidere solamente come iniziare strategicamente il combattimento, per poi proseguirlo nella modalità di default.
I combattimenti sono fluidi e raramente risulteranno confusionari, ma questo dipenderà esclusivamente dalla quantità e dalla maestosità di alcuni nemici o dalle impostazioni della visuale.

Role Playing Game

Come tutti gli RPG che si rispettino, anche Final Fantasy possiede tutte le caratteristiche principali del genere:
alberi delle abilità, esperienza cumulativa, armi potenziabili, amuleti, pozioni, magie in pokéball (si, proprio così, adesso le magie verranno distillate in base ad alcuni elementi, da raccogliere in giro per il mondo per poi racchiuderle in una piccola sfera tascabile), ci sarà anche una vastissima mappa interamente da esplorare e tanto altro.

Specialità

Una simpatica novità sono invece le specialità uniche dei 4 personaggi, da sviluppare anch’esse in base alla frequenza di utilizzo di queste stesse e tramite l’albero delle abilità.
Noctis sarà un pescatore, Prompto sarà il fotografo del gruppo, Ignis vestirà i panni del cuoco durante gli accampamenti all’esterno, e Gladio sarà l’esploratore (forse il personaggio meno degno di nota). In relazione a ogni specializzazione sono state create delle quest secondarie che di tanto in tanto ci troveremo ad affrontare dimenticandoci per un po’ di dover salvare il mondo.

Longevità

La longevità del gioco, cercando di concludere quante più missioni secondarie (che a volte possono risultare ripetitive e frustranti) è davvero notevole. Personalmente ho impiegato circa 100 ore per completarlo e non ho speso un solo minuto per cercare di sbloccare tutti i trofei della mia PS4 quindi, se siete amanti del platino, preparatevi a dedicarvi parecchio tempo.

Conclusioni

Tirando le somme, credo che Final Fantasy XV sia uno di quei giochi che non si può fare a meno di possedere tra gli scaffali. Chi ha giocato e finito il gioco avrà avuto modo di rendersi conto di trovarsi davanti a un lavoro videoludico meraviglioso, immenso, graficamente pazzesco, ricco di contenuti, con un climax ascendente e fortemente drammatico che va a concludersi con un finale da mozzare il fiato e sicuramente inaspettato; ma, al contempo, potrebbe anche dire di avere qualche dubbio sulla completezza della trama, che potrete avere un po’ più chiara, guardando il film Kingsglaive: Final Fantasy XV, incluso nella versione deluxe del gioco, di cui costituisce il prequel.
A questo proposito, Hajime Tabata, durante un’ intervista, ha dichiarato prontamente che la storia, pur apparendo non lineare e non immediatamente comprensibile,
è stata volutamente studiata e pensata in tal maniera dal team di sviluppo.
Ad ogni modo, la software house assicura che continueranno ad uscire patch e DLC sempre più interessanti e che queste avranno un grosso impatto sull’intera trama.
Come ad esempio, la patch 1.07 già uscita a marzo, una versione modificata del tanto criticato capitolo 13, che meglio introduce il DLC Prospettiva Gladio o Episode Gladio,
nato ufficialmente per promuovere un nuovo tipo di esperienza di gioco in combattimento, ma che in realtà, mette finalmente al suo posto qualche tassello mancante nella trama principale, nello specifico quel che accade quando Noctis viene costretto a separarsi dai suoi compagni di viaggio, costringendo noi giocatori ad avventurarci in una zona anomala tra porte da sbloccare, nemici in quantità industriale da distruggere, nonsense, e trama farraginosa.

Alla luce di tutte queste informazioni è lecito chiedersi: per quale motivo si è sentita la necessità di modificare così sensibilmente il Capitolo 13?.
A noi non è dato saperlo, ma quel che è certo è che un titolo di questo calibro è stato messo in vendita in un modo per poi “costringere” i giocatori più curiosi ad acquistare i DLC per avere una versione “sensata” della trama.
Chissà, magari con l’uscita, prevista per Giugno, del DLC Episode Prompto potrebbe ancora cambiare qualcosa.




Gamecompass #3 – Parte 1