Steamworld Dig 2

Non esordirò con una triste battuta sulla miniera o sul duro lavoro, pur avendone a disposizione, ehm, una miniera. Piuttosto parlerò di oggetti di valore, preziosi, gioielli e questa vi prego concedetemela visto che mi viene servita su un piatto d’argento, o meglio d’oro. E di oro, topazi, rubini ma anche tanti altri minerali e ben più strambi è costellato il sottosuolo di El Machino, mondo di gioco disegnato a regola d’arte nel quale letteralmente sprofonderemo e dentro al quale trascorreremo le tante ore che ci porteranno a completare al 100% la nostra missione, ottenendo la tanto agognata Prova di completamento.
Fughiamo subito ogni dubbio: cosa è cambiato rispetto al primo capitolo? Tutto e niente: la base è la stessa ma non ci sono più le mappe generate proceduralmente e  abbiamo di fronte una versione migliorata, sotto tutti gli aspetti, di Steamworld Dig. Scendiamo più a fondo e scopriamo perché (d’accordo, la smetto con le battute scontate).

Image & Form, team svedese tornato alla ribalta nel 2013 dapprima su Nintendo 3DS e in seguito su tutte le altre piattaforme, ci aveva già narrato le vicende del piccolo robot Rusty, in un videogame in stile metroidvania dall’ambientazione steampunk-western. Parliamoci chiaro: forse l’unico vero difetto – se così si può chiamare – di questo capitolo è proprio la mancanza di quel fattore originalità che scaturisce, come è naturale che sia, proprio dal fatto di essere il secondo – terzo se si considera lo spinoff Steamworld Heist – episodio di una saga. In tutto il resto invece il gioco è riuscito a migliorare la propria formula e sotto ogni punto di vista: questa volta guideremo Doroty, che alla ricerca di Rusty partirà per la sua piccola grande avventura in compagnia del suo fidato piccone per ripulire le miniere sotto la città di El Machino. Fra gioielli, denaro, manufatti, ingranaggi e congegni trovati sottoterra, ci ritroveremo incastrati in una bellissima meccanica di progressione che ci farà venir voglia di utilizzare tutti i nuovi strumenti e i potenziamenti ottenuti per raggiungere aree fino a poco tempo prima inaccessibili o per sconfiggere più facilmente i nemici. A ciò si aggiunge un sistema di perk che grazie agli ingranaggi – che si possono riassegnare in ogni momento ai vari slot – ci dà la possibilità di attivare ulteriori abilità relative all’equipaggiamento.

Dalla raffinatezza del game design alla cura di ogni particolare grafico e sonoro Steamworld Dig 2 è l’esempio di come un team relativamente piccolo possa realizzare un lavoro ispirato e profondo, senza ripetersi e anzi migliorando notevolmente la propria IP. Ogni aspetto del gioco è perfettamente equilibrato, a partire dalle meccaniche vere e proprie per arrivare al livello di difficoltà, che ci dà la possibilità di aggiungere fino a tre handicap innalzando dunque il livello di sfida per i giocatori più esigenti e lo fa in-game con una soluzione alquanto bizzarra: grazie al ritrovamento di determinate aree segrete ci verranno consegnati alcuni particolari progetti che ci permetteranno appunto di aumentare la difficoltà mentre stiamo giocando, assegnando i soliti ingranaggi alla mod. Inoltre avremo a disposizione uno spazio limitato per trasportare in superficie le risorse che troveremo man mano e venderle in cambio di denaro con il quale poi acquistare i vari potenziamenti. Grazie all’utilizzo dei tubi di trasporto, novità introdotta in questo capitolo, non dovremo affrontare viaggi troppo frustranti per risalire in superficie, a patto di trovarli prima di esaurire le nostre energie. Una particolare menzione va alle meccaniche di combattimento, anch’esse migliorate notevolmente, tanto che adesso risulta molto più divertente e appagante ingaggiare in lotta i tanti nemici presenti sulla mappa, ciascuno con le proprie peculiari abilità. Alla nostra morte perderemo gran parte di quello che fino ad allora abbiamo raccolto, ma potremo limitare i danni spendendo bene il nostro denaro e gli ingranaggi.

Su Nintendo Switch il gioco si comporta in maniera egregia, nessuna incertezza o calo di framerate, dettagli straordinari ed effetti visivi davvero molto curati. Sia sul dock che in modalità portatile è un titolo che sicuramente vale ciò che costa, considerato anche il fattore longevità, che si attesta intorno alle 15 ore di gioco nella modalità normale e anche oltre se lo si vuole completare del tutto e con un grado di sfida più elevato.




Annunciati i titoli PS PLUS di ottobre 2017

È passato circa un mese dall’aumento del costo del PS Plus e già si vedono miglioramenti nel parco titoli che offre ogni mese.  Lo scorso aggiornamento abbiamo avuto per PS4: inFAMOUS Second Son, ultimo capitolo della saga inFAMOUS, e Child of Light, RPG a turni prodotto da Ubisoft.
Ma anche questo mese i grandi titoli non mancano, eccovi la lista:

  • Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (PS4)
  • Amnesia: Collection (PS4)
  • Monster Jam Battlegrounds (PS3)
  • Hustle Kings (PS3)
  • Hue (PS Vita & PS4)
  • Sky Force Anniversary (PS Vita & PS4)
  • RIGS: Mechanised Combat League (PSVR)
  • Dimmi Chi Sei! (PS4)

I giochi per il PlayStation Plus saranno disponibili al prossimo aggiornamento settimanale, martedì 3 ottobre. 




Annunciati i titoli PS PLUS di settembre 2017

Dopo l’annuncio del rincaro del PS Plus, molti utenti si sono domandati se questo fosse dovuto all’aumento di qualità dei titoli che Sony offre per chi fosse abbonato al suo servizi.
Abbiamo visto passare giochi dal calibro di Life Is Strange, Until Dawn e Just Cause 3, adesso è il momento per InFamous Second Son e Child of Light.
Ecco la lista completa di tutti e 8 i giochi presenti nel PS Plus durante il mese di settembre:

  • inFamous: Second Son (PS4)
  • Child of Light (PS4)
  • RIGS: Mechanised Combat League (PSVR)
  • Dimmi Chi Sei! (PS4)
  • Truck Racer (PS3)
  • Handball 2016 (PS3)
  • We Are Doomed (PS Vita & PS4)
  • Hatoful Boyfriend (PS Vita & PS4)
    I giochi per il PlayStation Plus saranno disponibili al prossimo aggiornamento settimanale, martedì  5 settembre. 



Annunciati i titoli PS PLUS di agosto 2017

Dopo 2 ottimi mesi per gli utenti abbonati a PS PLUS, che hanno potuto scaricare titoli del calibro di Life is Strange e nel mese di luglio Until Dawn, il mese di agosto non delude e regala dei bei titoli:

  • Just Cause 3 (PS4)
  • Assassin’s Creed: Freedom Cry (PS4)
  • Dimmi Chi Sei! (PS4 – Titolo Bonus)
  • Super Motherload (PS3)
  • Snake Ball (PS3)
  • Downwell (PS Vita)
  • Level 22 (PS Vita)

I giochi per il PlayStation Plus saranno disponibili al prossimo aggiornamento settimanale, martedì 1 agosto.




Annunciati i titoli PS PLUS di luglio 2017

Dopo i grandi titoli dello scorso mese, tra cui Life is Strange e Killing Floor 2, che hanno fatto felici molti utenti, sono stati annunciati i giochi che saranno presenti nell’offerta PS+ del mese di luglio 2017, che non hanno niente da invidiare a quelli dello scorso mese. Ecco la lista:

  • Until Dawn (PS4)
  • Game of Thrones: A Telltale Series (PS4)
  • Dimmi Chi Sei! (PS4)
  • Tokyo Jungle (PS3)
  • Darkstalker Resurrection (PS3)
  • Don’t Die Mr Robot (PS Vita)
  • Element4l (PS Vita)

I giochi gratis per il PlayStation Plus saranno disponibili al prossimo aggiornamento settimanale, martedì 4 luglio.




Gravity Rush 2

Il mio primo giorno di lavoro estivo: al ristorante, addetto alla sala. Era l’estate del 2007, un’isola nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, caldo asfissiante e un pizzico di tregua nemmeno dopo il tramonto. Avevo sostituito il ragazzo che adesso lavorava come barman nel locale situato un numero civico più avanti, coi tavoli piazzati proprio sullo stesso marciapiede in cui erano sistemati i nostri. A fine serata un cliente, un signore distinto dagli occhi a mandorla, turista straniero ovviamente, habitué col senno di poi, mi fa un cenno chiedendomi il conto. Arrivato al tavolo, mi guarda e, molto lentamente, con un marcato e inconfondibile accento giapponese à la Haruhiko Yamanouchi mi fa: «Sapete qual è il problema di voi italiani?». Sorrido imbarazzato e aspetto che continui, sperando in cuor mio di non aver commesso errori, durante il servizio, che potrebbero averlo infastidito e che potrebbero mettere a repentaglio il lavoro appena trovato,  «In Giappone,» prosegue «lavoriamo ogni giorno per migliorarci in ciò che sappiamo fare»; lì per lì non riesco a capire a cosa esattamente si riferisca e mi si dipinge sul volto quell’espressione tipica di attonimento di chi vorrebbe replicare ma non ha ancora colto il senso e però rimane a bocca aperta, in silenzio. Lui, voltandosi per la proverbiale, impercettibile frazione di secondo, posa lo sguardo sul ragazzo che sta lavorando al bancone del locale accanto al nostro ristorante, quel ragazzo di cui io oggi sono il sostituto; poi si rivolge nuovamente a me e continua: «Voi italiani, invece, non vedete l’ora di fare qualcosa di nuovo ogni giorno. Oggi siete qui, domani vi trovate lì.»

Japan Studio, Project Siren, Keiichiro Toyama e il suo Team Gravity: è il 2012 e Gravity Daze (questo il titolo originale), partito come progetto PS3 fa invece la sua apparizione come esclusiva su PS Vita, la console portatile di Sony. Nel giro di pochissimi mesi ne diventa vox populi la killer-app, per quanto il titolo rimanga poco conosciuto in Occidente, viste le scarse vendite della console.
Il gioco, un action adventure in cel-shading che sfrutta appieno le potenzialità del dispositivo, ci introduce a un mondo fantastico e fluttuante nel quale la protagonista – la bella, ingenua e smemorata Kat – si ritrova a girovagare alla ricerca dei propri ricordi in compagnia di un misterioso gatto che, a quanto pare, è causa del potere che le permette di manipolare la gravità e di aiutare i bizzarri cittadini di Hekseville, minacciati da tempeste gravitazionali e sinistre creature, fino a diventarne la beniamina.
Devo dire la verità: prima di cominciare a giocare questo secondo capitolo ho deciso deliberatamente di non provare la remastered per PS4 a cura di Bluepoint Games, ho preferito invece rispolverare PS Vita per rinfrescarmi un po’ la memoria come si deve. A distanza di cinque anni, Gravity Rush rimane un gioco di tutto rispetto, così come la console che lo ospita, che nel tempo è stata – da me – messa da parte in favore dell’handheld di Nintendo (quando si dice che sono i giochi a fare la fortuna di una console e non la tecnologia hardware, come invece in molti sostengono di questi tempi), un titolo, dicevo, ancora in grado di divertire, un gioco che trova la sua giusta dimensione su quella console portatile.

In questo secondo episodio, la storia riprende esattamente da dove si era interrotta, con una Kat catapultata in un nuovo scenario, attorniata da nuovi personaggi e priva dei propri poteri: il pretesto giusto insomma per poter reintrodurre le meccaniche di gioco, a beneficio di chi si approccia per la prima volta alla saga, e nuovi comandi sul controller della Playstation 4 per chi invece, come me, proviene da un’esperienza su portatile.
Ed è proprio qui che nascono le prime perplessità: i comandi sembrano essere peggiorati rispetto al predecessore, se non fosse che effettivamente è possibile regolare/disabilitare alcune funzioni assegnate al controller, si direbbe comunque che non è stato fatto alcun passo avanti in tal senso. Man mano che Kat va riacquisendo poteri e abilità durante il primo e il secondo capitolo della storia ci si rende conto di quanto possa diventare sempre più frustrante – specie poi nelle fasi avanzate di gioco – gestire i movimenti a mezz’aria della protagonista, che di libertà ne ha veramente tanta visti i poteri di cui dispone. Complice di tale, annunciato disastro è una telecamera anch’essa per nulla migliorata rispetto al primo episodio, che ci darà del filo da torcere durante le 20 ore abbondanti in cui si svolge la parte principale della storia. La narrazione, a causa di alcune ingenuità in fase di scrittura, come ad esempio il dar per scontato molti degli eventi accaduti in Gravity Rush o durante i quasi venti minuti dell’anime Ouverture – pubblicato gratuitamente sul canale Youtube di Playstation un mese prima del lancio, doppiato nello stesso idioma di fantasia che caratterizza i dialoghi del gioco e sottotitolato anche in lingua italiana – non tende certo all’eccellenza e, pur ribadendo i buoni spunti che caratterizzavano il primo episodio, li riduce a una a tratti sbiadita imitazione.

Ma veniamo ai lati positivi: a partire dall’eccellente realizzazione artistica, ispirata tanto a Mœbius quanto a certe produzioni manga, continuando per le sublimi animazioni e la straordinaria colonna sonora, un framerate piuttosto stabile, una rosa di missioni secondarie, sfide, cacce al tesoro, un sistema di potenziamento delle abilità accompagnato dall’uso di speciali talismani che più in là nel gioco possono anche essere fusi fra loro per crearne di nuovi, aggiungendo così una buona dose di personalizzazione ai propri poteri, non dimenticandoci inoltre di una modalità foto migliorata, dell’implementazione delle gestures, dei costumi (quello di 2B direttamente da Nier: Automata su tutti), del DLC gratuito che espande la storia e ce la fa vivere dal punto di vista di Raven, dei sempre piacevoli dialoghi in stile fumetto in parallasse e di alcune memorabili bossfight, risulta evidente che gli aspetti di rilievo di questo titolo non sono certo pochi. Lodevole è anche lo sforzo fatto per rendere un po’ meno ripetitive alcune di queste attività, se si gioca con una connessione a internet attiva, dando la possibilità di poter sfidare e raccogliere sfide, giudicare scatti fotografici e a nostra volta venire giudicati dagli amici o da simpatici sconosciuti.

Jirō Ono è un arzillo vecchietto di 92 anni. Il suo piccolo ristorante conta meno di dieci posti a sedere e per poter gustare il suo menu 3 stelle Michelin bisogna prenotare mesi prima e avere in tasca almeno 300 dollari in contanti. Sin dall’età di 9 anni si sveglia ogni mattina con un solo proposito: migliorare il proprio sushi.
Ciò che accomuna il grande chef di Tokyo e i membri di Project Siren  oltre al non essere italiani – è la minuziosa dedizione al proprio lavoro. Probabilmente, offrendo a questi ultimi l’opportunità di migliorare quegli aspetti che non hanno del tutto convinto in Gravity Rush 2, sono certo che i prossimi capitoli potranno tendere naturalmente ad avvicinarsi di più a quell’idea di perfezione che ogni buon giapponese insegue.




Ecco i titoli PS PLUS disponibili per il mese di giugno 2017

Ieri sono trapelate alcune informazioni sui titoli PS4 per il PS PLUS di giugno, oggi sono stati resi noti i titoli ufficiali:

Killing Floor 2 (PS4)
Life is Strange (PS4)
Abyss Odyssey (PS3)
WRC 5: World Rally Championship (PS3)
Neon Chrome (PS Vita – cross-buy con PS4)
Spy Chameleon (PS Vita)

I giochi gratis per il PlayStation Plus saranno disponibili al prossimo aggiornamento settimanale, martedì 6 giugno.