In un’intervista rilasciata nel suo blog, Lionel Raynaud di Ubisoft ha spiegato il motivo per cui la compagnia francese vorrebbe tenere impegnati i giocatori, smettendo di proporre esperienze di gioco che siano “finite”, in favore di titoli costruiti attorno non più a una lunga storia, ma una narrativa più frammentata in diversi archi più piccoli.
Secondo Raynaud, lo studio non vuole che i loro giochi non abbiano più nulla da offrire dopo aver portato a termine la storia principale e questo, significa creare un’esperienza che sia abbastanza ricca da spingere il giocatore a ritornare a giocare anche dopo il finale principale.
Ubisoft aveva anche espresso opinioni simili alla conferenza E3 di quest’anno, come riportato da VentureBeat, dove è stato spiegato come in Assassin’s Creed: Odyssey i giocatori non potranno semplicemente portare a termine la storia, e che le loro decisioni porteranno sempre a nuovi conflitti e avventure.
Ubisoft vorrebbe allontanarsi da esperienze di gioco “finite”
Alfonso Sollano
Gamer veterano, SEGA addicted e amante della cultura videoludica nipponica. Nel tempo libero, alleva equini di altezza non superiore ai 149 cm. Gioca su PS4 Pro e Nintendo Switch, talvolta su PC, ma rimpiange quotidianamente il Mega Drive.